Forte Sperone: sulle alture di Genova una struttura abbandonata. Quale futuro si prospetta?

Forte Sperone Forte Sperone

Genova, 23/09/2025.

Genova non è solo una città di mare. Alle sue spalle, infatti, si estende l’Appennino Ligure, sulle cui sommità si è edificata una delle cinte murarie più lunghe d’Europa. Questo fatto é spesso utilizzato per ribadire il fatto che i genovesi sono stati sempre un popolo chiuso, non avvezzo ai contatti, che si é sempre trovato piuttosto a suo agio nella sua striscia di terra stretta tra mare e monti, senza sentire particolare bisogno di modificare il proprio carattere schivo. 

Ovviamente questo non è vero, poiché Genova, nel corso della storia, ha sempre avuto un ruolo centrale nei commerci nell'area del Mediterraneo e non solo, visti i suoi scambi con l'Oriente. Queste mura e fortificazioni sono state edificate a scopo difensivo, in periodi di guerre, assedi e invasioni. Molte di queste, in realtà, non sono neppure troppo antiche, perché risalgono alla fine del Settecento, quando non addirittura alla metà dell'Ottocento.

Alle spalle di Genova esiste un numero considerevole di fortificazioni, anche se la cifra esatta non è mai ben definita, tenendo conto di alcuni sono ormai ridotti a ruderi (come Forte Fratello Maggiore) e che di molti si è persa traccia. Si incontrano camminando lungo le alture della città, tra i sentieri che formano la Strada dei Forti, ma ciò che in alcuni casi non si incontra è la cura verso questo patrimonio ricchissimo della città.

Sono divisi tra forti occidentali, centrali e orientali, sebbene questa non sia una suddivisione così rigorosa. Tra i primi sono normalmente elencati Forte Tenaglie, Forte Crocetta, Forte Belvedere, Forte Begato e Forte Castellaccio. Nella parte più orientale della città ci sono invece Forte San Giuliano, Forte San Martino, Forte Santa Tecla (recentemente riaperto al pubblico) Forte Quezzi, Forte Richelieu e Forte Monteratti. Al centro, invece, troviamo Forte Fratello Minore, Forte Puin, Forte Diamante e Forte Sperone. È proprio qui che nasce un quesito, tra abbandono, ruggine, vegetazione incolta, rifiuti e segni evidenti di atti di vandalismo, come scritte sui muri: chissà, se opportunamente ristrutturato e messo in sicurezza, cosa potrebbe offrire alla città di Genova e ai turisti Forte Sperone?

Lo stesso vale per un altro gioiello delle fortificazioni genovesi, ossia Forte Diamante, così chiamato per la sua forma che ricorda appunto la pietra preziosa, che giace abbandonato sulla cima del monte omonimo, a poco più di seicento metri di altezza, tra la Val Polcevera e la Val Bisagno.

Nel 2024 con i contributi del Pnrr, sono iniziati i lavori di restauro della Strada dei Forti. Alcuni sono terminati, come nel caso della terrazza panoramica che si trova a pochi passi da Forte Fratello Minore, da cui si può godere di una vista spettacolare sulla città di Genova, tra il mare laggiù e i monti dietro le spalle. Altri sono in via di completamento, come nel caso di Forte Puin, piccolo gioiello di architettura militare del Diciannovesimo secolo, che in passato rappresentava il limite settentrionale della cinta muraria a protezione della città. La ristrutturazione è terminata, anche se il cancello è ancora chiuso, ma dal mese dall'autunno 2025 (data ancora da definire) le attività verranno riprese, grazie all'attività dell'Associazione di Promozione Sociale Outdoor Experience Genova che lo ha in concessione da qualche anno. Altri interventi, però, sembrano fermi, come quelli relativi ai punti di ristoro in legno sul bivio tra il sentiero che porta a Forte Fratello Minore e Forte Diamante.

Forte Diamante

Tornando a Forte Sperone: si tratta di una vastissima struttura militare della metà del Settecento, sulla vetta del monte Peralto, che fino agli anni 2000 ospitava gli spettacoli teatrali della rassegna Luci sui Forti, ma che ora è abbandonata. Degrado e incuria si sono impossessati di questa fortificazione che si sviluppa su tre livelli, che ha attraversato quasi indenne gli assedi austro-piemontesi, inglesi e le guerre napoleoniche, per arrivare fino a noi in uno stato che non fa onore all'imponenza di uno spazio che potrebbe essere restaurato e restituito alla cittadinanza e non solo.

Chiudiamo con una nota positiva però, anzi due. Oltre a Forte Puin, ci sono altre fortificazioni che stanno rivivendo una nuova vita. La prima è Forte Tenaglie, alle spalle del quartiere di Sampierdarena, che dal 2013 è nelle mani dell'Associazione La Piuma, che ha completamente ristrutturato la Casa del Telegrafo, la struttura principale del forte e l'ha trasformata in casa famiglia. Forte Tenaglie si può visitare, per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a questo indirizzo

Forte Puin

Anche Forte Begato, facilmente raggiungibile da Righi, con i suoi bastioni e il grande cortile centrale, edificato tra il 1818 e il 1831 è stato ristrutturato, col contributo della Comunità Europea sarà riaperto al pubblico, ospitando iniziative e una mostra permanente sulla storia dei forti. La sua destinazione d'uso è quella di hub del Sistema dei Forti, pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti. I lavori sono ancora in corso, ma dovrebbero terminare all'inizio del 2026.

Alla luce di questi fatti, anche Forte Sperone (e il Diamante) si meriterebbero di splendere nuovamente, per la città di Genova e per chi viene a visitarla.

Di Paola Popa

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