Giulio Scarpati è il protagonista del film Le stanze di Verdi, che presenta sabato 27 settembre 2025, alle ore 18.30, al cinema Sivori (salita S. Caterina 54 r. Genova, tel. 010/583261 oppure 010/5532054; qui i biglietti online) insieme al coprotagonista Marco Corradi e al produttore Giorgio Leopardi. L'incontro è moderato dal critico musicale Roberto Iovino. Il docufilm è a cura di Pupi Avati e nasce su iniziativa di Giorgio Leopardi, appassionato verdiano e cultore di cinema, attivo a Genova negli anni Ottanta come gestore di una delle prime multisale italiane, l’Universale. Il suo desiderio era restituire un’immagine nuova e meno conosciuta di Giuseppe Verdi. Non soltanto il sommo compositore, ma anche l’uomo curioso, agronomo, filantropo, imprenditore agricolo, patriota e benefattore.
Il regista Riccardo Marchesini, allievo di Avati, per dare forma a questo progetto immagina un road movie nei luoghi verdiani guidato da un attore popolare come Giulio Scarpati. Nella sua lunga carriera, Scarpati, che è salito la prima volta sul palco a soli 12 anni, è stato attivo con successo al cinema, dove ha ottenuto il David come Migliore attore protagonista con “Il giudice ragazzino” nel 1994, a teatro dov’è stato diretto da registi come Aldo Trionfo, Antoine Vitez, Massimo Castri ed Ettore Scola, e in televisione dov’è stato protagonista della fortunata serie “Un medico in famiglia”, solo per fare qualche esempio.
“Le stanze di Verdi” inizia con Giulio Scarpati nei panni di sé stesso, a Piacenza per uno spettacolo teatrale. Attratto da una gigantografia di Giuseppe Verdi e incuriosito dalla notizia che la casa natale del grande compositore è in vendita, chiede informazioni al concierge dell’albergo. Quest’ultimo lo mette in contatto con un esperto verdiano, l’avvocato Marco Corradi, ex campione di rugby, con cui inizia il viaggio alla scoperta dei luoghi verdiani. I due, a bordo di una Jaguar d’annata, partono da Piacenza dove visitano l’ex albergo San Marco in stile liberty e il Conservatorio, e proseguono per Villanova d’Arda dove si trova l’ospedale costruito per i contadini da Verdi, i poderi, i caseifici, le cascine dove scopre il Verdi imprenditore agricolo. Nel viaggio di ritorno, Scarpati si addormenta e sogna altri luoghi verdiani: Roncole dov’è nato il compositore, poi Busseto e Milano, città che gli ha intitolato il Conservatorio. Al Grand Hotel et de Milan entra nella stanza dove l’autore di “Aida”; “Traviata”, “Rigoletto”, visse i suoi ultimi giorni. Frugando in un cassetto, scopre il libretto di una sua opera. Al suo risveglio Scarpati torna a teatro e dopo lo spettacolo si trova intasca in libretto che gli era apparso in sogno. Forse un gesto silenzioso e magico del Maestro per ringraziarlo di avere mostrato la sua vita e mantenuto vivo il suo ricordo.
Al termine della proiezione il Consorzio Tutela Grana Padana offre assaggi di formaggio. Per info t. 010 583261 | info@alesbet.it | sito Circuito Cinema Genova.