È Guernica, riletta e reinterpretata in tutte le sue sfumature, la protagonista di Quarto Pianeta Festival che si è aperto giovedì 11 settembre e prosegue fino all'8 novembre 2025 nella sede dell'ex Ospedale psichiatrico di Genova Quarto, promosso da IMFI - Istituto per le Materie e Forme Inconsapevoli con la collaborazione del Coordinamento Quarto Pianeta.
«Di fronte ai conflitti e alle incertezze che ormai invadono le nostre vite, il Festival vuole rappresentare uno spazio per riflettere, raccontare e immaginare un futuro possibile, costruendo speranza e resilienza - spiega Rossella Soro, vicepresidente IMFI e direttrice artistica dell’evento.
Un percorso visivo e sonoro con scenografie, installazioni, fotografie, grafiche, sculture, video e performance dal vivo che ha l’obiettivo di ritrovare nel dipinto di Picasso del 1937, nel suo urlo contro la guerra e le sue vittime, l’attualità di quanto sta succedendo oggi.
Alberto Cerchi - che ha coordinato l’allestimento dello Spazio 21 ne spiega la genesi: «L'Arte deve far pensare e far riflettere, con i suoi mezzi, che sono sempre di pace e di integrazione. Il nostro lavoro si è basato soprattutto sul confronto e sulla modalità dei laboratori inclusivi per tutti: ragazzi e adulti, abili e non abili, artisti e non artisti, ponendo in primo piano la realizzazione del percorso fatto di intrecci creativi, senso ludico e voglia di partecipazione. Oggi - conclude Cerchi - il pensiero corre alle guerre attuali, in Palestina e in Ucraina, ma non solo, per questo ci siamo concentrati su Guernica».
Oltre ad Alberto Cerchi hanno partecipato alla realizzazione delle installazioni Marco Alloisio, Zoe Amato, Stefano Bertoli, Teresa Bozano, Gianfranco Carrozzini, Andrea Contini, Danila Di Salvo, Antonio Gambale, Sergio Giordanelli, Gruppo Basaglia, Gruppo Former, Gruppo San Marcellino, Gruppo Speciale, Gruppo pittura IMFI, Homeyra Hosseini, Marina Junyent Mercader, Magdalena Kaczowka, Vincenzo Lagalla, Silvia Ottobrini, Lorenzo Penco, Enrico Pierini, Elisa Romanelli, Sonia Soffritti.
«Con "Futuro" rimaniamo fedeli all’impronta originaria che ha dato vita al Festival nel 2012 - aggiunge Amedeo Gagliardi, portavoce del Coordinamento Quarto Pianeta - dimostrando dissenso abbiamo creduto che le cose potessero cambiare e abbiamo avuto ragione. Oggi siamo ancora qui e con noi sono presenti altre funzioni pubbliche di ASL3 e del Municipio. Dobbiamo ancora fare passi in avanti: oggi continuiamo ad avere fiducia che la nuova amministrazione comunale possa sviluppare qui nuovi ed importanti progetti. Il Festival è l’espressione concreta per continuare a credere ed a sperare che la realtà sociale migliori, che migliorino i servizi, che il prendersi cura diventi più forte dell’abbandono».