Palazzo Grillo: dimora storica, hotel 4 stelle e spazio espositivo. Un viaggio tra Barocco e design

Genova, 11/08/2025.

Il sistema dei Palazzi dei Rolli a Genova è ormai un circuito conosciutissimo tra arte, architettura, affreschi e gioielli incastonati tra le vie della città. Un elenco di dimore nobiliari che, a partire dal Cinquecento, non solo ospitavano le famiglie proprietarie, ma occasionalmente anche tutte quelle personalità e autorità che da fuori venivano in visita a Genova. Dal 2006 sono stati riconosciuti dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità e i Rolli Days, gli appuntamenti che aprono le loro porte al pubblico, sono sempre un successo con visitatori provenienti da tutto il mondo e prenotazioni sold out quasi ovunque.

Tra questi c'è anche Palazzo Grillo, forse più defilato rispetto ai grandi classici come Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, nella centrale via Garibaldi, che però in realtà sorge proprio nel cuore del centro storico di Genova, in piazza della Vigne, a pochi passi da via Soziglia e che oggi è sede di un hotel 4 stelle, aperto nel 2017.

Nel Cinquecento, come si evince dalla toponomastica, qui c'erano vigne, campi (la piazza denominata Campetto è a pochi metri da qui) e sparute costruzioni, che poi sono state accorpate in un unico palazzo, che via via è cresciuto. Nel 1545, qualcosa cambia, quando il marchese Domenico Grillo sposa Nicoletta Imperiale, membro della nobile famiglia proprietaria dell'omonimo palazzo situato proprio a Campetto, anch'esso inserito nell'elenco dei Rolli. Come dimora della coppia, ecco che viene scelto Palazzo Grillo: 2500 metri quadri che custodiscono affreschi di grandi eccellenze artistiche genovesi, come il pittore Bernardo Castello, autore delle raffigurazioni del salone d'entrata e di quelle che decorano la facciata. Non è finita, perchè a Palazzo Grillo si trova anche una piccola volta affrescata da Domenico Piola, probabilmente in origine una meridiana che segnava il trascorrere delle ore, con putti che danzano in cerchio e lo scudo con gli stemmi delle famiglie Grillo e Imperiale.

Da quell'epoca Palazzo Grillo ha attraversato i secoli, subendo nel 1684 le conseguenze di un pesante bombardamento della squadra navale di Luigi XIV, passando per lunghissimi periodi di completo abbandono, seguiti da fasi di occupazione abusiva, nel 2012. Il Palazzo poi è passato sotto la gestione di Arte Genova, Aziende regionali territoriali per l'edilizia e dopo lo sgombero è stato rinnovato ad uso alberghiero: «I Palazzi di Rolli erano originariamente destinati all'ospitalità, quindi tornare alla vecchia destinazione d'uso è un fatto sicuramente interessante», racconta Matteo Paini, gestore della dimora storica.

«L'hotel è composto da 25 camere su una superficie totale di 2500 metri quadri. Al primo piano, inoltre, esiste uno spazio espositivo, che si chiama proprio Primo piano, che ospita mostre di fotografia e arte contemporanea, mentre al secondo piano nobile abbiamo pensato ad una sala relax e lettura, un salone dove gli ospiti gli ospiti si possono prendere una pausa dal viaggio e programmare i prossimi itinerari».

Pezzi di design contemporaneo, dal sapore nord europeo, si mescolano agli affreschi barocchi creando un mix equilibrato e coerente. Dal secondo piano nobile, così come dalla suite a pochi passi da qui si vedono piazza delle Vigne e la chiesa di santa Maria delle Vigne

Anche il terrazzo all'ultimo piano, da cui si scorge il campanile della cattedrale di San Lorenzo, ospita un arredamento minimal, una sorta di oasi di sobrietà stilistica nel mezzo della varietà architettotica che solo un centro storico come quello di Genova può custodire.

«L'animo multisfaccettato di Palazzo Grillo, dimora storica inclusa nel sistema dei Rolli (e qundi visitabile durante i Rolli Days) e hotel 4 stelle, è il risultato di una collaborazione vincente tra privato e pubblico. Noi siamo arrivati a gestirlo perché abbiamo partecipato a un bando e lo abbiamo vinto, forti anche della nostra esperienza di gestione dell'Hotel Le Nuvole, altra dimora storica sempre in piazza delle Vigne. A completamento di tutto, a settembre 2025 apriremo anche un bistrot, ovviamente sulla stessa piazza», conclude Matteo. 

Di Paola Popa

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