Genova, 17/07/2025.
Approvate dalla giunta comunale, su proposta dell'assessore al Lavoro e Rapporti sindacali Emilio Robotti, le linee d'indirizzo per la tutela della retribuzione minima salariale nei contratti del Comune di Genova. Le linee guida approvate dalla giunta Salis prevedono che, in tutti gli affidamenti di appalto o concessioni, di lavori, servizi e forniture (indipendentemente dal valore economico), l'amministrazione comunale osservi particolare attenzione all'applicazione del contratto collettivo nazionale (artt 11 e 119 codice degli appalti) sulle tutele economiche e normative.
Sarà osservata la corretta individuazione del contratto applicabile ai lavoratori del settore dell'appalto, verificando l'equivalenza delle tutele normative ed economiche in caso di utilizzo di diverso contratto di lavoro da parte dell'appaltatore rispetto a quello indicato dalla stazione appaltante. Inoltre, è stabilito che, in caso di procedura di gara con aggiudicazione al miglior rapporto qualità prezzo, sia inserito, tra i criteri di valutazione, l'impegno dell'appaltatore a garantire al proprio personale nell'esecuzione dell'appalto una retribuzione oraria lorda non inferiore a 9 euro lordi.
«Questa delibera ha per me un valore simbolico fortissimo», ha commentato la sindaca Silvia Salis nel corso del dopo giunta a Palazzo Tursi per l'illustrazione dei principali provvedimenti approvati. «È una promessa che avevamo fatto in campagna elettorale, per fermare il lavoro povero pagato con i soldi pubblici, e la stiamo mantenendo. Genova deve essere un esempio: il lavoro non è una voce di bilancio da tagliare. E ciò che dà dignità alla nostra città. Oggi cominciamo a dirlo con atti, non parole».
La sindaca spiega che in tutti gli appalti e concessioni del Comune di Genova ci sara un principio chiaro: «Il contratto collettivo nazionale applicato dovrà essere quello stipulato dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative. Inoltre, per la prima volta, in caso di gara con aggiudicazione sulla base della qualità, i partecipanti saranno valutati anche sull'impegno a garantire al proprio personale almeno 9 euro lordi all'ora».
La sindaca ha anche trattato il tema che in questi ultimi giorni è stato al centro della cronaca, ossia quello relativo all'aumento dell'IMU: «È ovvio che questa manovra abbia creato del malcontento, è una manovra che non abbiamo fatto a cuor leggero, ma che era necessario fare, con tempistiche legate sia alla consegna del riequilibrio di bilancio, fissata per il prossimo 31 luglio, sia al fatto che le finanze che deriveranno da questo aumento sono necessarie a far partire una serie di azioni e assunzioni in ambiti che questa amministrazione vuole convogliare nei campi del Welfare, della scuola e dei servizi all'infanzia», prosegue Salis, che infine conclude: «capiamo il malcontento, però, come ho detto nei giorni scorsi, credo che ci siano due modi di affrontare questo tipo di questioni. Uno è quello di spegnere lentamente i servizi, in modo tale che, solo che può permetterselo, avrà la possibilità di accedere a un asilo o a un esame medico oppure cercare di fare dei sacrifici in bilancio, chiedendo un po' a tutte le aree della popolazione di contribuire. Sono due impostazioni diverse di gestione della macchina pubblica. Noi abbiamo scelto la seconda».
Tornando alla questione riguardante il salario minimo, in riferimento ai lavoratori delle imprese coinvolte in appalti comunali, è intervenuto l'assessore Robotti: «Siamo una delle prime grandi città italiane a introdurre uno strumento che metta paletti precisi sulla dignità del lavoro e sui diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad avere una retribuzione minima dignitosa, che richiami quell'art.36 della nostra Costituzione per cui ogni lavoratore ha diritto a una retribuzione in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. Le linee di indirizzo approvate serviranno anche come strumento per innescare comportamenti virtuosi nelle imprese private: la lotta al lavoro povero passerà anche attraverso tavoli tematici e protocolli condivisi con parti datoriali e sindacali nei diversi settori economici, in particolare quelli più esposti al ribasso del costo del lavoro in alcuni comparti dei servizi e dell'edilizia, ad esempio».
«È una delibera con un valore simbolico, ma non solo», continua Robotti, «perchè, in qualche modo, apre anche una nuova pagina per la città. Metteremo un freno a quello che è il lavoro più povero, introducendo la soglia sotto la quale non si può andare. Si apre la strada, inoltre, per stimolare insieme alle organizzazioni sindacali e le parti datoriali protocolli su specifici aspetti, sia di vigilanza, sia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, una delle vere emergenze nel nostro Paese e della nostra città».
È prevista anche l'organizzazione di tavoli tematici e incontri periodici con le organizzazioni sindacali e datoriali per verificare il rispetto negli appalti comunali del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicabile e delle condizioni contrattuali previste; favorire l'interazione e la collaborazione in caso di cambio appalto negli affidamenti con alta densità di manodopera ai fini di garantire l'occupazione. È prevista anche la stipula di eventuali protocolli di intesa per realizzare condizioni di miglior favore nei settori più soggetti a lavoro povero, verifica di equivalenza, non ribassabilità del costo del lavoro, trattamento economico e contrattazione, tutela occupazionale, tutela della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Come ha sottolineato la sindaca Salis, questa nuova pagina per la città di Genova ha molto a che vedere con il welfare, quindi l'assessorato dedicato, ossia quello al Welfare, Servizi Sociali, Famiglie, Terza Età, Disabilità, di cui è portavoce Cristina Lodi avrà un ruolo centrale. Ecco le parole dell'assessora: «La giunta precedente ha stilato un bilancio preventivo per quanto riguarda le politiche sociali di 87 milioni. Per 8 anni si è disinvestito sul welfare, utilizzando molti fondi nazionali, passando da 42 milioni a 36 milioni di investito comunale. Nel momento del nostro ingresso, se ci fosse stato un margine più alto di scelta, avremmo potuto muoverci in maniera più agile».
Ma ora veniamo ai numeri: «All'interno del riequilibrio di bilancio sono inseriti anche tutti gli interventi residenziali per i minori in affidamento che vengono allontanati dalle famiglie e la cui responsabilità ricade sugli uffici del sindaco. Le spese che ne derivano, quindi, sono una voce importante. Destineremo un milione per i centri e servizi per le famiglie, quindi la cosiddetta attività educativa di strada, l'educativa familiare e il supporto di centri di aggregazione giovanili e centri socio-educativi. Per i servizi per l'inclusione sociale, l'assistenza economica per le persone con disabilità, corsi, lavoro, trasferimenti a famiglie per affidi familiari si parla di 640 mila euro, 840 mila per disabili di quindi 600 mila contributi per trasporto verso il centro di riabilitazione. Rimangono quindi 240 mila euro per i servizi domiciliari. Non è finita perchè i servizi agli anziani necessitano di 300 mila euro e la stessa cifra va a coprire gli interventi relativi a alle azioni di più piccola entità. Per garantire il proseguimento di questi servizi fino a dicembre», conclude Lodi, «mancano ancora due milioni e mezzo di euro».
«Le risorse che complessivamente abbiamo messo a disposizione sono 20 milioni, più i 5,3 della manovra fiscale», ha affermato il vice sindaco Alessandro Terrile. «Questi 25,3 milioni finanzieranno soprattutto i settori del sociale e della scuola. Sette milioni saranno destinati al sociale, 5 milioni e mezzo più altri 250mila alla scuola, investimento che comprenderà l'assunzione di insegnanti e di personale ausiliario entro la data di scadenza delle graduatorie, fissata per il 26 novembre 2025. Da qui la nostra fretta di portare in consiglio comunale questa questa manovra al più presto. Non è finita, perchè ci sono 2 milioni per la manutenzione delle strade, un milione e mezzo per il verde urbano, 2 milioni per la cura del verde e 2 milioni per la pulizia degli alvei dei fiumi, che deve essere fatta immediatamente e non a ridosso del periodo autunnale, quando le piogge si manifestano con una certa violenza».
Terrile ha commentato anche l'attuale situazione finanziaria che riguarda Amt: «Sul bilancio del Comune sono presenti ben 14 milioni purtroppo accantonati, a causa della mancata riconciliazione del credito con l'Azienda Mobilità e Trasporti. Il bilancio di Amt del 2023 fu chiuso sulla base di un credito di 12 milioni e mezzo che da allora non è mai pervenuto dal Ministero dell'Ambiente della Regione, per cui il Comune è obbligato a tenere questa cifra non spendibile. Ci sono inoltre alcune manifestazioni, come i tre giorni di tappa di Ocean Race nel marzo 2026 per la cui organizzazione sono già stati effettuati dei bonifici. A causa delle alte penali questi impegni non si possono annullare, quindi la spesa preventivata di 260 mila euro è da considerare come un ulteriore uscita».
Il vice sindaco ha commentato anche l'impegno preso con l'assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante: «Stiamo lavorando ad una manovra che incida sugli investimenti dei Municipi rivolti alla manutenzione delle strade. Speriamo di poter ultimare il tutto entro la fine di luglio, al massimo ai primi giorni di agosto».
Infine, un'ultima importante precisazione che riguarda la scuola, proprio attraverso le parole di Rita Bruzzone, assessora ai Servizi Educativi, Diritto all'Istruzione, Formazione, Personale, Pari Opportunità e Politiche di Genere: «Il mio ufficio si rivolge in questo momento soprattutto alle tematiche legate ai bambini con disabilità, quindi alle figure degli insegnanti di sostegno, gli Osa e gli Ose. Con questa manovra di bilancio avremo a disposizione, da settembre a dicembre 2025, 3.691,667 euro».
«Questo servizio per bambini con disabilità», prosegue Bruzzone, «non viene rivolto esclusivamente ai bambini e alle bambine delle scuole comunali, ma è un servizio che il Comune eroga nei confronti di tutte le scuole fino alla secondaria di primo grado, quindi alle scuole medie. Non sono coinvolte solo le scuole statali ma anche le scuole paritarie. Il Comune, inoltre, è virtuoso nei confronti della fascia 0-3 anni, su cui noi investiremo ulteriormente, con ore di sostegno dal valore di circa 70 mila euro, sempre per il periodo settembre/dicembre. Non dimentichiamoci, infine, del tema del trasporto degli alunni con disabilità», continua Bruzzone. «Da settembre a dicembre è necessaria una cifra di 530 mila euro, senza escludere il tema ristorazione a cui vanno destinati 1 milione e 750 mila euro».
«Entro quest'anno stabilizzeremo 10 posti in struttura educativa di assistente aziendale e 8 di istruttore educativo/ insegnante scuola infanzia», conclude Bruzzone. «Sempre entro il 2025 saranno stabilizzate anche altre funzioni che non riguardano strettamente la scuola, come quelle riguardanti il personale amministrativo e gli assistenti sociali. In un secondo momento, entro il 2026, procederemo alla stabilizzazione di altre 16 figure con profilo di istruttore educativo».
Di Paola Popa