Aspettando l’Ocean Day: Le meraviglie del telescopio spaziale James Webb

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Mercoledì07Maggio2025

L'Associazione Amici dell'Acquario presenta nell’ambito dei Mercoledì scienza che da 30 anni organizza e offre gratuitamente alla città da ottobre a giugno, il nuovo ciclo di incontri Aspettando l’Ocean Day che ha inizio mercoledì 7 maggio, alle ore 17, presso l'Auditorium dell'Acquario di Genova.

Ad aprire il nuovo ciclo Le meraviglie del telescopio spaziale James Webb con Walter Riva, direttore Osservatorio astronomico del Righi. Lanciato il giorno di Natale del 2021 dopo innumerevoli rinvii e un’incredibile lievitazione dei costi - da 500 milioni di dollari del progetto originario agli oltre 11 miliardi del progetto finale -, il telescopio spaziale James Webb ha iniziato a riprendere immagini profonde nella primavera del 2022 e sta tuttora regalando una serie di immagini incredibili di nebulose, galassie e ammassi stellari ma anche di corpi celesti più vicini alla Terra come i pianeti, sia solari che extrasolari.

Considerato il successore dell’Hubble Space Telescope, in realtà il telescopio James Webb (JWST in sigla) se ne differenzia molto sia per le dimensioni - lo specchio primario è di 6,5 metri contro i 2,4 metri di Hubble -, sia per il punto dove si trova - il JWST orbita attorno al punto lagrangiano L2 a circa 1,5 milioni di km dalla Terra mentre il telescopio spaziale Hubble orbita invece intorno al nostro pianeta a una quota di circa 600 km - sia, soprattutto, perché il campo di osservazione privilegiato del JWST è il dominio infrarosso, vicino e medio, mentre per Hubble è lo spettro visibile e una parte di ultravioletto. 

Il JWST sta anche ponendo seri interrogativi sulle fasi primordiali di vita dell’Universo. Spingendosi più lontano nell’osservazione delle galassie di qualsiasi strumento predecessore, sta osservando galassie primordiali più sviluppate di quanto dovrebbero essere secondo i modelli più accreditati dell’evoluzione galattica. In estrema sintesi, osserva galassie già formate a distanze alle quali dovrebbero esistere soltanto protogalassie appena nate.

Questo dilemma si può risolvere in diversi modi, dal più tradizionale che suppone che le prime fasi dell’evoluzione galattica prevedano una fase in cui i giganteschi buchi neri centrali siano più attivi e più famelici del previsto e quindi causino una sovrastima della luminosità, e quindi della massa e dell’età, dell’intera galassia neonata a quelli più rivoluzionari che presuppongono un’età dell’Universo diversa da quella indicata dal modello del Big Bang fino ad addirittura supporre che la costante di gravitazione universale possa modificarsi nel tempo e nello spazio.

La caccia alla soluzione di questo dilemma è aperta e sarà l’oggetto delle prossime osservazioni del JWST e di un’altra schiera di telescopi potentissimi ed enormi che sono in fase di costruzione sulla Terra, fra cui il gigantesco E-ELT (European-Extremely Large Telescope) sulle Ande cilene che avrà un diametro di 39 metri e che rivoluzionerà certamente le nostre conoscenze sulle prime fasi di vita del cosmo. 

Walter Riva dirige l’Osservatorio Astronomico del Righi e presiede il Comitato Antikythera che gestisce il Planetario del Righi e il Planetario di Imperia. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste con una tesi sui Planetari. Lavora all’Università di Genova dove si occupa di organizzazione di eventi culturali, di divulgazione scientifica e di terza missione. Scrive di astronomia per il Secolo XIX ed è direttore della rivista Cosmo2050 e di NewSpacEconomy, edite entrambe da Lucky Media, una casa editrice con sede a Genova. Ha scritto tre libri di astronomia “Breve storia dell’Universo”, “Storia di un raggio di luce” e il più recente “Universo. Dall’osservazione a occhio nudo al James Webb Space Telescope” e il libro per bambini “Guarda dentro lo spazio”. Sta lavorando al libro “Mondi a confronto” che uscirà nel 2025. Quale associato Inaf fa parte del project office della rete Prisma coordinata dall’Istituto nazionale di astrofisica.

L’ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. Per informazioni: tel. 010/2345.279.323, inviando una mail, oppure sul sito amiciacquario o visitando il profilo FB @amici_dell_acquario_di_genova e il canale YouTube @amiciacquario2686 dove si possono rivedere gli incontri passati.

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