Mario e Maria, una tragedia comica al Teatro della Tosse

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Domenica13Aprile2025
Evento terminato

Mario e Maria è una tragedia comica agli accenti pop, creata dal Collettivo Poetic Punkers, fondato nel 2014 a Bruxelles per iniziativa di Natalia Vallebona e Faustino Blanchut, provenienti rispettivamente dalla danza e dal teatro fisico e creatori di un linguaggio originale fondato sul virtuosismo dei performer e sulle tematiche contemporanee.

Con un testo originale, poetico e dissacrante, l’opera racconta il passato e il futuro della nostra società attraverso gli occhi di un uomo, figlio bastardo del nostro tempo, che racconta la sua storia, senza vergogna, alla ricerca del proprio perdono. Aiutato da altri tre interpreti, i suoi dipendenti modello, si sforza di uscire dallo schema patriarcale di cui lui stesso è vittima. Una satira contemporanea sull’uomo e sul suo comportamento socialmente condannato, una tragedia affrontata con ironia e derisione.

Mario e Maria contribuisce alla distruzione del machismo, cercando di dare ai suoi seguaci, sia uomini che donne, la possibilità di capire, perdonare se stessi ed essere in grado di evolversi e adattarsi ai cambiamenti della società.

Poetic Punkers è un collettivo creato nel 2014 a Bruxelles e diretto da Natalia Vallebona e Faustino Blanchut. Insieme, sviluppano progetti interdisciplinari di danza contemporanea e teatro fisico basati sul virtuosismo fisico del performer, messo al servizio di una proposta teatrale contemporanea.
Natalia e Faustino vivono in maniera nomade da diversi anni. Questa modalità, data dal caso piuttosto che da una strategia, gli permette di sviluppare i loro progetti in maniera itinerante, principalmente fra Italia, Francia, Svizzera e Belgio, stringendo in ogni paese una rete di collaborazioni fra Teatri e Festival che supportano la loro ricerca.
La loro cifra artistica mette in scena un “corpo danzante” che attraverso la drammaturgia fisica sviscera un’immaginario teatrale. Interessandosi sempre a tematiche attuali, usano spesso il tragicomico per dare leggerezza alla lettura delle loro opere.

Per difendere “l’art vivant” in una società invasa dalla realtà virtuale, Natalia e Faustino sposano da diversi anni, la pratica dell’inclusività del territorio nei loro lavori, attraverso seminari destinati alla condivisione della loro ricerca ma anche all’inserimento di un gruppo esterno di performers e amatori in alcune delle loro opere. Creano Opere “Popolari” attraverso una ricerca intellettuale e una messa in scena destinata a tutto il pubblico.

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