A pochi passi da qui, in via dei Fregoso, c'è l'associazione Via del Campo Caruggi, dove ci accoglie Marisa Varosio, ex insegnante in pensione che qui accoglie bambini e bambine con laboratori di lettura e tanti libri, in italiano, spagnolo, inglese e francese: «Qui siamo aperti al quartiere e a chinque abbia idee da proporre. Ci sono corsi di percussioni, di danza, di Djembè e lezioni di chitarra. Non ci riposiamo neppure la domenica, perchè qui le signore del quartiere giocano a Burraco!»
Insomma, il Sestiere di Prè è un sestiere che non si ferma mai e non lo facciamo neppure noi che, da qui, gambe in spalla ci inerpichiamo per salita santa Brigida, nel luogo in cui nell'ormai lontano 1976 un gruppo di giovani appassionati fondò l'innovativo Teatro dell'Archivolto, con l'obiettivo di mettere in scena attività teatrali d'avanguardia. Adesso qui sorge il Circolo Vega, di cui ci racconta tutto la sua direttora, Emanuela Sciutto, pedagogista per professione e per passione, oltre che referente per il Pds di Santa Brigida: «La nostra mission è legata a doppio mandato ad alcuni temi fondamentali, che sono i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e le attività educative che mettiamo in atto tutti i giorni. Il nostro centro di aggregazione accoglie infatti dai piccoli dagli 0 agli 8 anni, agli adolescenti, con laboratori, corsi e una biblioteca fisica e digitale che conta ben ottomila volumi, tremila dei quali dedicati alla letteratura per l'infanzia, ma non solo. Siamo infatti aperti a tutto il quartiere! Qui ospitiamo i Pingpongisti folli, come li chiamiamo noi, ossia un gruppo di appassionati di tennis da tavolo che si ritrovano qui per giocare e abbiamo anche sostenuto l'uscita di un libro fotografico dal titolo Genovesi, che racconta per immagini le storie di famiglie meticce che vivono in città. Chiuque abbia un'idea può venire qui a proporla e noi cerchiamo di metterla in pratica!».
Conlcudiamo il nostro tour riscendendo verso i caruggi, per la precisione in vico delle Marinelle, nella vicina via Balbi, dove incontriamo Roberta Pettinato e Stefano Canneva, rispettivamente educatrice della cooperativa Il Melograno e tutor dell'Hub delle Marinelle: «Le nostre attività sono incentrate sul concetto di educazione, e sono rivolte ai ragazzi e agli stranieri che qui possono venire ad imparare l'italiano», ci raccontano. «Siamo un luogo che vuole essere un punto di riferimento di un quartiere che punta alla rinascita, coaudiuvati dal centro aggregativo La Staffetta, all'associazione Centro Storico Ragazzi e agli Scout del gruppo Genova 26, oltre che alla Fondazione Auxilium che mette a dispozione gli spazi in cui ci operiamo. Attualmente c troviamo in un momento di transizione e di riqualificazione, anche urbana, con i lavori in corso delle piazze Marinelle e Pozzetto».
Alla fine di questo immenso giro siamo un po' stanchi, ma felici di aver conosicuto una, anzi tantissime realtà più vive che mai.
Di Paola Popa