©Azzurra Primavera
In un fantomatico 4 aprile 1984, Winston Smith incomincia a scrivere il suo diario. Impiegato al Ministero della Verità, l’uomo vive in silenzio, seguendo le prescrizioni del Grande Fratello. Poi incontrerà Julia, e la sua esistenza cambierà per sempre. George Orwell scrisse 1984 immaginando un tempo distopico e oscuro: ma il futuro di allora è il passato di oggi, e la realtà ha travolto ogni possibile profezia. Da qui hanno preso le mosse Robert Icke e Duncan Macmillan per realizzare un geniale adattamento del libro, portandolo ad una nuova, sconvolgente attualità.
Lo spettacolo, che va in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 14 al 17 novembre 2024 - qui i biglietti online -, ha trionfato a Londra e New York, e arriva in Italia in una sontuosa edizione, diretta da Giancarlo Nicoletti, con in scena Violante Placido, Ninni Bruschetta, Woody Neri e altri sei interpreti. Ed è un affascinante e inquietante viaggio nei meandri di quello che il filosofo Byung-Chul Han ha definito “Psicopotere”: allora come oggi ci chiediamo se siamo controllati, se siamo liberi, cosa sia la verità. Forse non ci sono risposte.
Se Orwell si muoveva in un sistema di tensioni che aveva sullo sfondo i regimi del Novecento, qui la prospettiva è ancora più ambigua. «Nemmeno Orwell - scrive il regista - poteva immaginare che quell’intuizione si sarebbe prestata a rappresentare il presente post-ideologico che, archiviati i concetti di destra e sinistra per come ce li ha lasciati il Novecento, vede alla ribalta una nuova forma soft di dittatura, fatta di hi-tech, globalizzazione tradita, media e social. Il Grande Fratello digitale dei nostri giorni esiste ed è una rete che avvolge tutti». In uno scintillante e tecnologico spazio scenico, firmato da Alessandro Chiti, tra effetti speciali e telecamere, con i video di Alessandro Papa, i costumi di Paola Marchesin, le luci di Giuseppe Filipponio e le musiche originali di Oragravity, questo 1984 del ventunesimo secolo è un lavoro di forte impatto, che svela le inquietudini del nostro tempo.
Giovedì e sabato alle 19.30, venerdì alle 20.30 e domenica alle 16. Durata dello spettacolo: 1 ora e 50 minuti senza intervallo. Si avvisa il gentile pubblico che lo spettacolo contiene scene di violenza simulata, sangue finto, effetti sonori improvvisi e disturbanti, utilizzo di luci stroboscopiche. È consigliata la visione ad un pubblico di età superiore ai 14 anni.