Allerta caldo a Genova: bollino rosso fino a venerdì 3 agosto. Numero verde e info utili

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Genova, 01/08/2018.

Il caldo non dà tregua a Genova, con temperature sempre oltre ai 30 gradi in questa prima settimana di agosto. Il bollettino emesso mercoledì 1 agosto 2018 dal Ministero della Salute conferma il massimo livello di allerta, prevedendo il protrarsi di una situazione critica fino a venerdì 3 agosto. Bollino rosso, quindi, anche nei prossimi giorni e nel weekend, dopo l'allerta lanciata da lunedì 30 a giovedì 2 agosto. Il Centro di Competenza per la prevenzione dei danni da calore di Regione Liguria sottolinea che il protrarsi ormai da 48 ore di condizioni climatiche critiche aumenta progressivamente il rischio di grave pericolo per la salute della popolazione generale e dei soggetti “suscettibili” in particolare. Per questo, se non vengono attuati gli interventi consigliati di prevenzione, è facile che si verifichino situazioni di gravi patologie indotte dal caldo (colpo di calore, disidratazione, delirium, insufficienza renale, cardio-respiratoria ecc). È fatto obbligo alle strutture sociali e sanitarie di attivare tutte le misure per prevenire eventuali danni da calore.

L'avviso meteorologico emesso da Arpal parla di un'ondata di caldo e di un elevato disagio fisiologico provocato dalle alte temperature su Genova e tutta la Liguria. Per mercoledì 1 e giovedì 2 agosto, le temperature sono attese stazionarie su valori alti e con tassi di umidità medio alti tali da comportare diffuse condizioni di elevato disagio fisiologico, in particolare in centri urbani e valli poco ventilate. Venerdì 3 agosto permarrà questa situazione di disagio per caldo, anche per via di un possibile rialzo termico causato da condizioni di föhn. Inoltre, dal pomeriggio del primo agosto, potrebbero svilupparsi temporali sui rilievi con possibile interessamento della costa, in particolare sul centro Ponente.

Predisposto il Piano Caldo, che prevede anche l'attivazione del progetto Custodi sociali, personale che vigila su casi critici e che se necessario potrà essere affiancati da volontari della Protezione Civile. I volontari potranno svolgere anche attività di prossimità per le persone che richiedono interventi attraverso il numero verde regionale gestito da Auser 800 995988. Ma c'è anche Meglio a casa, dimissioni protette da ospedali per gli anziani. Disposta anche la possibilità a persone sopra i 55 anni di trascorrere il tempo in ambienti climatizzati: centri sociali e biblioteche. La Regione Liguria prevede ricoveri brevi in ambienti extraospedalieri convenzionati e la Asl3 di Genova potrà adottare ricoveri brevi per un massimo di 10 giorni.

Intanto prosegue l’attività dell’ambulatorio mobile della Asl 3 Genovese, presente tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì in Piazza De Ferrari con a bordo personale sanitario a disposizione di cittadini e turisti che abbiano bisogno di un punto di ristoro (acqua, sosta climatizzata, ecc.) o di informazioni. Si possono trovare ambienti climatizzati o ventilati in alcune biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano:

  • Municipio I Centro Est: Berio - De Amicis.
  • Municipio II Centro Ovest: Gallino.
  • Municipio III Bassa Valbisagno: Lercari.
  • Municipio IV Media Valbisagno: Saffi.
  • Municipio V Valpolcevera: Cervetto.
  • Municipio VI Medio Ponente: Bruschi Sartori.
  • Municipio VII Ponente: Benzi.

E presso le seguenti biblioteche a Genova:

  • Biblioteca del Museo di Storia Naturale Doria - via Brigata Liguria 9.
  • Biblioteca di Storia dell'Arte - via ai Quattro Canti di S. Francesco.
  • Biblioteca Museo dell’Attore - via del Seminario 10.

Il Centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Regione Liguria ricorda alle strutture sociali e sanitare:

  • La climatizzazione nelle aree degenziali o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro e nelle palestreregolando la temperatura intorno ai 24 gradi.
  • In caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 8 ore diurne nelle aree climatizzate.
  • Monitorare lo stato di idratazione degli ospiti, garantendone una correzione tempestiva in caso di necessità; richiamare il personale sui segni che possono indicare un colpo di calore, attivando i protocolli di intervento.
  • Ricordare che le persone affette da deterioramento cognitivo sono particolarmente suscettibili ai danni da calore, sia perché non manifestano i segni della disidratazione, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che, per l’attività anticolinergica, riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne; per lo stesso motivo considerare con attenzione la somministrazione per via generale di farmaci ad attività anticolinergica”.

Di A.S.

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