Genova, 30/07/2018.
È esploso il caldo a Genova e in tutta la Liguria, con temperature in netto rialzo (per necessità numero verde gratuito 800 995988, disponibili diversi Centri Sociali per le persone di età superiore ai 55 anni: elenco www.comune.genova.it), e che raggiungono i 36 gradi percepiti mercoledì 1 agosto (da 28 a 32 gradi nel corso della giornata). Il ministero della Salute ha emesso così un nuovo bollettino per le ondate di calore: per la città di Genova è segnalata l’allerta Arancione (livello 2) per la giornata di lunedì 30 luglio 2018, con un peggioramento nelle giornate di martedì 31 luglio e mercoledì 1 agosto 2018, quando è prevista l’allerta rossa (livello 3). Scatta, dunque, il Piano Caldo. Sono attese temperature molto alte e grande umidità, con conseguente elevato disagio fisiologico, anche giovedì 2 agosto, altra giornata di massima allerta con possibili temporali. Il Centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Regione Liguria spiega in una nota che: se le previsioni fossero di giorno in giorno confermate, ci troveremmo di fronte ad una vera ondata di calore.
Si deve evitare, per quanto possibile, di uscire e comunque di prolungare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 18. Tale comportamento è particolarmente necessario per gli anziani, i bambini e le persone con patologie. Si consiglia di bere acqua con regolarità, escludere gli alcolici e le bibite gassate o gelate e consumare pasti leggeri e poco conditi.
Il Centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Regione Liguria invita pertanto le strutture sociali e sanitare ad attivaretutte le misure per prevenire eventuali danni da calore. In particolare, si ricorda: la climatizzazione nelle aree di degenza o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro e nelle palestre regolando la temperatura intorno ai 24 gradi; In caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 8 ore diurne nelle aree climatizzate; monitorare lo stato di idratazione degli ospiti, garantendone una correzione tempestiva in caso di necessità; richiamare il personale sui segni che possono indicare un colpo di calore, attivando i protocolli di intervento; ricordare che le persone affette da deterioramento cognitivo sono particolarmente suscettibili ai danni da calore, sia perché non manifestano i segni della disidratazione, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che per l’attività anticolinergica riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne; per lo stesso motivo considerare con attenzione la somministrazione per via generale di farmaci ad attività anticolinergica. Queste le misure previste dal Piano Caldo:
Prosegue l’attività dell’ambulatorio mobile della Asl 3 Genovese, presente tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì in Piazza De Ferrari con a bordo personale sanitario a disposizione di cittadini e turisti che abbiano bisogno di un punto di ristoro (acqua, sosta climatizzata, ecc.) o di informazioni. È operativo anche il progetto custodi sociali, in atto dal 2004, che prevede il monitoraggio e interventi di aiuto domiciliare leggero da parte dei servizi sociali. È inoltre attivo anche il Numero Verde regionale gratuito 800.99.59.88, servizio con funzioni di orientamento ai servizi, informazioni e di presa in carico delle persone anziane.
Si possono trovare ambienti climatizzati o ventilati in alcune biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano:
E presso le seguenti biblioteche:
La situazione di allerta caldo si verifica quando la combinazione tra temperatura, umidità e inquinamento ambientale supera per un periodo di tempo prolungato i limiti previsti, determinando una situazione di potenziale pericolo per la salute dei soggetti maggiormente suscettibili: persone di età superiore ai 75 anni con patologie croniche, non autosufficienti, bimbi in età neonatale, pazienti psichiatrici, diabetici, cardiopatici, nefropatici e broncopneumopatici. In particolare, a Genova le persone ad alto rischio risultano 693, concentrate soprattutto nei municipi Medio Ponente (Distretto sociosanitario 9 con 111 soggetti), Centro Est (Dss 11 con 166 soggetti) e Valbisagno e Valtrebbia (Dss 12 con 189 soggetti): i loro nominativi sono stati forniti non solo ai rispettivi medici di medicina generale (ogni medico di medicina generale riceverà esclusivamente l’elenco dei propri assistiti ‘ad alto rischio’ con l’indicazione di effettuare visite domiciliari e redigere una relazione) ma anche ai servizi sociali del Comune e - novità di quest’anno - alla sede territoriale della Continuità assistenziale (Guardia medica) per consentire un intervento tempestivo e puntuale in caso di necessità. Sono stati inoltre individuati altri 2.146 soggetti a rischio medio: anche in questo caso i loro medici di medicina generale riceveranno ciascuno l’elenco dei propri assistiti che rientrino nell’elenco con le medesime indicazioni (visita domiciliare e report).