Il Giardino Botanico di Pratorondanino: alla scoperta della flora ligure, incontro

Acquario di Genova Cerca sulla mappa
Mercoledì24Maggio2023
Evento terminato

Mercoledì 24 maggio 2023, l'appuntamento degli Amici dell'Acquario è con la botanica e in particolare con la flora ligure. Per il ciclo Ancora in cammino… tra scienza e musica viene proposta la conferenza dal titolo Il giardino botanico di Pratorondanino: alla scoperta della flora ligure. Accompagnati da tre esperti di botanica l’incontro è un'occasione per scoprire il Giardino Botanico Montano di Pratorondanino, ideato nel 1979 dal G.L.A.O. (Gruppo Ligure Amatori Orchidee) e realizzato nell'altopiano di Pratorondanino per il suo clima particolare che lo rende idoneo ad ospitare la flora montana. Introduce Massimo Campora (editore de IL Piviere). Relatori: Matteo Polo, Franco Orsino, Mario Calbi. L'incontro si svolge alle ore 17 presso l'Auditorium dell'Acquario; ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Il Giardino Botanico di Pratorondanino ha un'estensione di 6000 mq. Al suo interno sono stati ricostruiti alcuni tra i più significativi ambienti montani: stagni, roccere, boschi e prati; ciò consente di ospitare oltre 400 specie provenienti da tutto il mondo, alcune delle quali rare o in pericolo di estinzione. Suggestivi sentieri e piccoli ponti conducono il visitatore alla loro scoperta. I due ambienti acquatici, uno stagno ed un laghetto, ospitano equiseti, felci (tra le quali il “fossile vivente” Osmunda regalis), il giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus) il trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), la ninfea bianca (Nymphaea alba) e numerose specie di piante “carnivore”, come la rosolida (Drosera rotundifolia), l’erba unta (Pinguicula vulgaris) e la sarracenia (Sarracenia purpurea). Le roccere mostrano due differenti substrati, uno calcareo e uno serpentinoso; in questo modo è stato possibile ospitare una grande varietà di specie con esigenze ecologiche differenti.

Su tutte le specie della roccera calcarea spicca la stella alpina (Leontopodium alpinum), probabilmente il fiore montano più conosciuto. Ma le roccere ospitano anche tre diverse collezioni: semprevivi, sassifraghe e gigli. Interessanti sono poi la primula impolverata (Primula marginata), che espelle il calcare assunto in eccesso ricoprendosi di una polvere bianca, il camedrio alpino (Dryas octopetala), un “relitto glaciale”, e la regina delle Alpi (Eryngium alpinum) ormai rara ed a rischio di estinzione. Tra le specie ospitate nella roccera serpentinosa ricordiamo la viola di Bertoloni (Viola bertolonii), endemica del cosiddetto “Gruppo di Voltri”, un gruppo di rocce ofiolitiche che si estende da Sestri Ponente a Voltaggio e da Varazze a Ponzone. Il bosco ospita conifere e latifoglie d’alto fusto, tra le quali meritano particolare attenzione i “fossili viventi” quali la sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum), il ginkgo (Ginkgo biloba) e il pino di Wollemi (Wollemia nobilis). Nei prati crescono numerose specie spontanee, come il trombone (Narcissus pseudonarcissus) e i crochi (Crocus vernus in primavera e Crocus ligusticus in autunno). All’interno del Giardino è stato realizzato il “centro per la didattica e la divulgazione scientifica”, rivolto in particolare alle scuole, che permette di approfondire argomenti quali la cellula vegetale, l’evoluzione del mondo vegetale e la geologia della Provincia di Genova.

Nel 1998 la Regione Liguria ha istituito l'Area Protetta Regionale “Giardino Botanico di Pratorondanino”, affidata alla Provincia di Genova, oggi Città Metropolitana di Genova. Dal 2019 la Città Metropolitana di Genova gestisce l’area avvalendosi di collaboratori specializzati.

I Mercoledì Scienza sono organizzati in collaborazione con Acquario di Genova, Costa Edutainment e Fondazione Acquario. Per informazioni: tel. 010/2345279-323, e-mail.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter