Convention Bureau Genova e il boom del turismo congressuale. Dagli alberghi al catering, dall'innovazione digitale alla logistica. Le interviste ai soci

Contenuto in collaborazione con Convention Bureau Genova

Genova, 03/11/2023.

Il 2023 è un anno di grande ripresa per il turismo congressuale a Genova, lo ha annunciato in un'intervista ad inizio anno a mentelocale.it la presidente di Convention Bureau Genova, Ilaria Alzona e ne abbiamo parlato sulle nostre pagine nuovamente lo scorso giugno, analizzando oltre ai dati pre-pandemici, il ricco calendario di congressi in programma a Genova per il 2023.

L'anno in corso per Convention Bureau Genova, il consorzio che riunisce una quarantina di diverse aziende genovesi, leader nell'organizzazione di eventi, dagli alberghi al catering, dal transfer al Pco, è un anno di vero e proprio boom. Il turismo congressuale non solo è tornato a livelli precedenti al 2019, ma è anche cresciuto, andando sempre più a confermare la scelta di Genova come meta di convegni e congressi.

Abbiamo voluto chiedere ad alcuni soci di Convention Bureau Genova, da un lato quali siano i punti di forza di Genova come destinazione di turismo congressuale e dall'altro quali siano, invece, gli aspetti da migliorare per trasformare sempre più la città in luogo deputato ad eventi e convention. 

«Il turismo congressuale ha una forte ricaduta economica sulla città - ha dichiarato Giovanni Ferrando, direttore dell'Hotel Bristol - Genova è una città meravigliosa, con un clima invidiabile, è una location unica e per questo molto apprezzata. Come Bristol abbiamo dieci sale meeting e offriamo un servizio full service, puntando soprattutto sui meeting di fascia alta. Anche perché attualmente, con il passaggio dell'Hotel Bristol negli alberghi a 5 stelle, non potremo più ospitare i convegni medici, che per codice deontologico non possono soggiornare in strutture di lusso. Quindi auspichiamo una maggior presenza di convention di fascia alta, come quelli scientifici e aziendali. Anche se non è direttamente misurabile, sappiamo che c'è anche un buon numero di turisti di ritorno, grazie ai congressi».

«La ripresa dopo il covid è avvenuta in due fasi - ha dichiarato Massimo Noceti di Symposia Congressi - la prima fase ibrida ha mantenuto parte delle attività online, mentre la seconda fase ha visto il ritorno agli eventi in presenza in tutti i settori. In questa seconda fase c'è stato un vero e proprio boom di congressi e meeting. A Genova noi lavoriamo tantissimo con il settore medicale, con convegni di fascia media/piccola, con meeting che vanno dalle trenta, quaranta alle cento persone. Ma non solo: abbiamo avuto congressi quest'anno che hanno visto anche trecento ospiti provenienti da tutta Italia. Genova ha però una difficoltà intrinseca, la logistica. A Genova sono complessi i collegamenti aeroportuali e autostradali, per cui è più difficile far arrivare un gran numero di persone dall'estero. Per sviluppare un certo tipo di turismo congressuale sono anche necessarie politiche adeguate, specialmente in tema di trasporto».

Sul tema dell'innovazione nel settore dei congressi e su come questa possa sopperire in parte al problema della logistica è intervenuto Paolo Macrì di Ggallery: «Nella fase post pandemica è aumentata nettamente l'integrazione di servizi strumentali, con una maggiore sinergia tra attività residenziale e digitale. Un esempio, oltre alle tradizioni simultanee, sono i collegamenti da remoto che sono diventati fondamentali anche nei convegni. Si potrebbe pensare che la digitalizzazione sia un rischio per il turismo congressuale, invece, al contrario utilizzare gli strumenti digitali in maniera costruttiva e propositiva può essere un benefit. Ad esempio è vero che Genova ha alcune difficoltà logistiche, ma grazie al digitale è possibile avere ai convegni anche con personalità di spicco dall'estero, i cosiddetti Top Speaker in collegamento da remoto. I top speaker spesso non riescono a presenziare fisicamente ai congressi, ma grazie al digitale è possibile arricchire ancora di più l'offerta dei meeting». 

«La ripresa del turismo congressuale a Genova è stata notevole - dichiara Paolo Conte, Amministratore Delegato di Mentelocale Srl - e anche il settore del catering ne è particolarmente coinvolto con tante opportunità. Come Mentelocale, abbiamo fornito il catering durante Ocean Race e lo forniremo all'Assemblea Anci Nazionale, solo per citarne alcuni. La città ha davvero l'agenda piena di eventi e congressi ed il nuovo spazio del Waterfront offrirà sicuramente nuove possibilità, configurandosi come luogo dove poter ricevere un maggior numero di ospiti. La maggiore difficoltà che persiste dopo la pandemia è per noi relativa al personale, si fatica a trovare persone disponibili a restare per tempi lunghi e c'è quindi molto ricambio. Ancora su questo fronte non si è tornati del tutto alla normalità, anche se ci sono miglioramenti».

Sul tema della ripresa da un lato, ma della difficoltà a trovare personale è intervenuto anche Renzo Balbi di Genovarent: «Il settore del turismo congressuale sta crescendo moltissimo. Come Genovarent passiamo letteralmente da un evento all'altro, sia come pullman, sia come autovetture ed abbiamo già prenotazione per il 2024 e il 2025. Purtroppo il nostro problema che riguarda un po' tutto il settore è quello di reperire personale specifico e in generale persone che abbiano voglia di lavorare e restare. Il numero di richieste da parte dei clienti è spesso più grande di quello che possiamo soddisfare a causa della mancanza di personale e questo è davvero un peccato, perché la crescita potrebbe essere ancora maggiore con ricadute positive per tutta la città».

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