Infinito ©Eredi di Luigi Ghirri
Venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 18, s'inaugura L'Infinito di Luigi Ghirri a Primo Piano di Palazzo Grillo, la mostra fotografica a cura di Laura Garbarino che rende omaggio a uno degli aspetti più intimi e meditativi dell’opera dell'autore: il cielo. Nel 1974 Ghirri compie un gesto tanto semplice quanto straordinario: fotografare il cielo ogni singolo giorno. Ne nascono 365 immagini su negativo 9×14, montate in seguito su cartoncini (dodici tavole, una per ogni mese) senza rispettare l’ordine cronologico. Per Ghirri la ripetizione sistematica non basta per imprigionare la natura.
La mostra propone questo unico grande lavoro - ''Infinito'' - esposto la prima volta dall’artista in vita nel 1979 al CSAC a Parma e, in seguito, solo nel 1999 presso lo Studio de Carlo a Milano. L’allestimento, è composto da 365 fotografie - una per ogni giorno dell’anno 1974 - ed è accompagnato dalla proiezione del film documentario “L’infinito. L’universo di Luigi Ghirri”, scritto e diretto da Matteo Parisini con la voce di Stefano Accorsi, una produzione Ladoc con la collaborazione di Adele Ghirri, Eredi Luigi Ghirri. L'Infinito è visitabile in vico alla Chiesa delle Vigne 18r dal 5 dicembre 2025 fino al 4 gennaio 2026, nelle seguenti giornate e orari: giovedì-venerdì dalle 16 alle 20; sabato-domenica dalle 14 alle 20. Ingresso libero e gratuito.
In Niente di antico sotto il sole Ghirri scriveva: «Quello che ci è dato di conoscere, raccontare, rappresentare non è che una piccola smagliatura sulla superficie delle cose». È questa piccola smagliatura che la sua fotografia rende percepibile. Sottrarre il superfluo, lasciare respirare lo sguardo. Nel suo lavoro la sottrazione non è un gesto teorico, ma un modo di avvicinarsi alle cose. Le sue fotografie dedicate al cielo partono da un’intuizione semplice ma mai banale: quando si toglie il superfluo, lo sguardo ritrova spazio, profondità, senso.
Luigi Ghirri è tra i più influenti fotografi italiani del Novecento e una figura centrale della fotografia concettuale. Formato come geometra, porta nella fotografia uno sguardo insieme rigoroso e poetico. Dagli anni Settanta sviluppa uno stile inconfondibile - colori morbidi, inquadrature essenziali, paesaggi sospesi - che ridefinisce il modo di leggere il paesaggio come costruzione culturale. Le sue serie e i suoi libri, da Kodachrome a Infinito, sono diventati riferimenti imprescindibili per generazioni di fotografi. Alla sua morte, nel 1992, lascia un archivio vastissimo, ancora oggi cardine del pensiero visivo contemporaneo.
«In Infinito Ghirri non cerca il grande evento, ma lascia emergere, nella sequenza delle immagini, il passare del tempo, la lentezza e l’inafferrabilità dei segni del cielo – sottolinea la curatrice Laura Garbarino. La forza del suo sguardo sta nell’attenzione ai dettagli che sfuggono al primo colpo d’occhio: non fotografa per documentare, ma per restituire al mondo la sua qualità poetica. Proporre oggi L’infinito di Luigi Ghirri, con l’intero ciclo delle 365 fotografie, significa offrire al pubblico un’esperienza contemplativa, un invito a rallentare e a guardare il cielo come lui l’ha visto, giorno dopo giorno».
L’Infinito sarà visitabile a PRIMO PIANO di Palazzo Grillo in vico alla Chiesa delle Vigne 18R a Genova dal 5 dicembre 2025 fino al 4 gennaio 2026, nelle seguenti giornate: giovedì – venerdì dalle 16 alle 20; sabato - domenica dalle 14 alle 20. Ingresso libero e gratuito.