L'albero di Natale in piazza De Ferrari © Ancila Mettekkatt
Genova, 02/12/2025.
A Genova il primo Natale della giunta Salis è iniziato con un po’ di polemiche: dal presepe che non si fa più a Palazzo Tursi all’albero di Natale non vero in piazza De Ferrari. L’amministrazione comunale ha voluto dunque spiegare nel dettaglio le ragioni delle proprie scelte.
«L'albero c'è, ed è un albero bellissimo. L'ho visto acceso e vi assicuro che è veramente bello», dice la sindaca di Genova Silvia Salis. «A me piace far cambiare idea alle persone: questa amministrazione vuole prendere decisioni diverse e dimostrare che sono scelte coraggiose e con esiti positivi. Voglio ringraziare Iren, perché grazie al nostro accordo, per tre anni ci fornirà gratuitamente l'albero di Natale e le luminarie della piazza».
L'albero di Natale - decorato, alto 16 metri e realizzato in materiale riutilizzabile - verrà acceso nel pomeriggio di lunedì 8 dicembre 2025 in piazza De Ferrari. «Spero che questo albero, all'insegna della luce, illumini un po' il buio delle polemiche di questi giorni», conclude la sindaca.
Dalle ore 16.30 musica, cori, dolci e il tè del Natale animeranno piazza De Ferrari, grazie anche alla collaborazione con la Camera di Commercio. Alle 18 l'accensione dell’albero di Natale e delle cascate di luce sui palazzi storici. Questo il programma musicale: ore 16.45 coro del Liceo Pertini; ore 17.15 Perfect Life Choir; ore 17.45 saluti istituzionali; ore 18 People Around Choir.
Anche l’assessora alle Tradizioni e al Turismo, Tiziana Beghin, è intervenuta circa le critiche sull’utilizzo di un albero artificiale e sulla partnership con Iren: «Si tratta di una collaborazione tecnica che ci permette di avere attrazioni di qualità e un sistema di illuminazione alimentato da energie rinnovabili per una parte delle luminarie. L’albero, pur non essendo naturale, è molto bello, imponente e soprattutto riutilizzabile: questa è una delle forme più alte di risparmio e di risorse».
Beghin ha poi ricordato che le polemiche non sono una novità: «Lo scorso anno discutevamo di rami riattaccati con il nastro. Quest’anno avremo un albero che non presenta criticità e che potrà essere utilizzato negli anni. Capisco che a qualcuno possa non piacere, ma non c’è nulla che stravolga le nostre tradizioni».
Di Ancila Mettekkatt