Genova verticale: cinque impianti di risalita da non perdere tra funicolari, ascensori e cremagliere

Genova, 19/03/2024.

Genova è una città verticale, che permette in poche decine di metri di dislivello di passare dal centro fino alle alture. Qui si scopre un mondo quasi parallelo, una città sopra la città, fatta di strette creuze, paesaggi montani oppure quartieri eleganti, da cui si gode un panorama mozzafiato.

Per raggiungere le alture è possibile usufruire degli impianti di risalita, ben diversi da quelli che siamo abituati a vedere nei luoghi di montagna, ma dotati di un fascino tutto particolare: si tratta di funicolari, cremagliere e ascensori storici. Ecco una selezione di cinque impianti, tutti gratuiti per i residenti a Genova e utilizzabili per i non residenti con i titoli di viaggio validi sulla rete urbana.

Ascensore di Castelletto Levante

Partiamo proprio da un ascensore, che si potrebbe definire tranquillamente l'ascensore per eccellenza della città di Genova. Si tratta di un gioiello di architettura in stile Liberty datato 1909: l’ascensore di Castelletto Levante, che da piazza Portello porta proprio al quartiere di Castelletto. Da subito, partendo dal lungo corridoio lastricato di piastrelle che porta agli ascensori, si respira un'aria retrò, o meglio Decò, visto il periodo storico in cui la struttura è stata costruita. Parliamo di un'epoca in cui la pubblicità di attività commerciali, per come la conosciamo noi, era agli albori e infatti sulle piastrelle bianche si legge in caratteri liberty l'annuncio della Fornace, una ditta che a Rivarolo Ligure produceva laterizi. Da qui si accede agli ascensori, il cui interno è ricoperto di eleganti pannelli di legno, che in pochi minuti ci portano a destinazione. Visto da fuori, l'ascensore sembra quasi una strana prua di una nave, in cui si alternano vetrate colorate ad elementi decorativi in ferro battuto e strette colonne di un chiaro color beige. Da Spianata Castelletto e dal Belvedere Luigi Montaldo la vista sulla città si apre dal Monte Fasce fino alla Lanterna e soprattutto al tramonto assume un fascino ancora più particolare. Non è un caso che questo luogo e soprattutto l'ascensore che lo collega alla città avessero incantanto anche il poeta Giorgio Caproni che addirittura gli dedicò la poesia dal chiaro titolo L'ascensore, che nei suoi versi più conosciuti recita cosi: Quando mi sarò deciso d’andarci in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto.

Funicolare di Sant'Anna

A pochi metri dall’ascensore di Castelletto, sempre da piazza Portello, parte la Funicolare di Sant’Anna, che copre un dislivello di cinquantaquatro metri, su un percorso di trecentosettanta metri e può ospitare sulle sue vetture fino trenta persone. In pochi minuti collega proprio piazza Portello a via Bertani in zona Circonvallazione a Monte. Anche in questo caso l'anno di costruzione risale alla fine dell'Ottocento, periodo in cui la vita che tutti noi oggi conosciamo, con abitudini e modi di vivere la città, stava prendendo forma, per poi svilupparsi durante tutto il diciannovesimo secolo e arrivare agli anni che stiamo vivendo. La funicolare entrò in servizio nel 1891 con un sistema di azionamento ad acqua che faceva salire e scendere le vetture, che attualmente ricordano delle piccole ovovie su rotaia. La vera chicca di questa struttura è la stazione di via Bertani, dai chiari riferimenti stilistici dell'Art Nouveau. Interessante anche il breve tragitto, che su rotaie passa tra gli eleganti palazzi della zona. 

Funicolare Zecca Righi

Spostandosi verso Largo Zecca, a pochi passi dalla centrale via Cairoli, è collocata la stazione di partenza (e arrivo) della funicolare più iconica di tutta la città di Genova, quella che da qui porta fino al quartiere collinare di Righi. Più che un quartiere una vera e propria città sopra la città, da cui partono tutti i sentieri che portano ad alcuni dei più importanti Forti di Genova: Forte Begato, Forte Sperone, Forte Puin e Forte Diamante, che costituiscono la porzione occidentale di quella che è considerata la cinta muraria più imponente d'Europa. La funicolare ora si presenta come un mezzo moderno, ma è stata costruita tra il 1895 ed il 1897 e da allora, in poche fermate, tra gellerie e attraversando tranquille zone residenziali, permette di raggiungere Righi. Agli ultimi piani della struttura che ospita la fermata di Righi è posto il punto panoramico e da qui lo sguardo spazia a trecentossesanta gradi, letteralmente dalle Alpi innevate della zona di Cuneo, che nelle giornate limpide sono ben visibili, sino al mare, senza dimenticare i monti alle spalle della città e giù fino il promontorio di Portofino. Oltre ai sentieri che portano ai forti, qui è possibile raggiungere in pochi minuti l'Osservatorio Astronomico del Righi.

Cremagliera Principe-Granarolo

L'impianto di risalita probabilmente più caratteristico si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Piazza Principe,  adiacente alla struttura che un tempo ospitava il Grand Hotel Miramare, sulla collina di fronte alla Stazione Marittima di Genova ed è la cremagliera che porta fino al quartiere collinare di Granarolo. Salendo sulla cremagliera si fa letteralmente un tuffo nel passato, anche in questo caso alla fine dell'Ottocento. L'interno della piccola carrozza è stato totalmente ristrutturato e si presenta ancora oggi come un elegante vagone di legno. Si sale ripidissimi tra i palazzi e da questa posizione si possono ammirare sia il porto con le sue navi, sia i monti alle spalle della città. Attualmente la stazione di arrivo è la penultima, quella di Granarolo Bianco, perchè in quella finale di Granarolo sono attivi lavori di ristrutturazione che, una volta terminati, riporteranno all'antico splendore in stile Liberty questa struttura in legno rosso, con un tetto spiovente. Anche da qui la vista sulla città di apre dal centro e fino al promontorio di Portofino ed è possibile raggiungere per una ripida salita il quartiere di Granarolo, con la sua chiesa e le sue creuze, che portano anche in questo caso ai sentieri verso i forti occidentali della città.

Ascensore di Quezzi

Concludiamo questo tour tra continui saliscendi con un’ascensore sicuramente più moderno, quello che da Via Pinetti porta al quartiere collinare di Quezzi. Attivo dal 2015 è un impianto sostenibile, dotato di pannelli fotovoltaici e illuminato con Led a basso consumo. Vista l'epoca di costruzione la struttura è totalmente moderna e contemporanea, tra vetro e alluminio, con una cabina unica che si muove lungo due travi parallele in acciaio. Durante la ripida salita la vista non è niente male e dalla stazione finale di Fontanarossa è possibile raggiungere la Parrocchia della Natività di Maria Santissima di Quezzi e un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. L'ambiente qui è molto diverso dai quartieri eleganti di Castelletto o dalla pace di Righi, ma la città di Genova non smette di sorprendere anche in un contesto dall'attitudine sicuramente più contemporanea e urbana.

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