Weekend a Bergamo Città Alta, tra storia, arte e buona cucina

Bergamo, 06/03/2024.

Avrete sicuramente sentito parlare spesso di Bergamo Città Alta, situata in posizione dominante arroccata sul colle, che conserva i più antichi e significativi monumenti, e Bergamo Città Bassa, anch’essa di antiche origini ma resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione di inizio '900. Le due porzioni dell'abitato sono separate dalle mura venete, annoverate dal 2017 tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.

Per raggiungere Città Alta partendo da Città Bassa, vi consigliamo la funicolare che da 120 anni attraversa le mura di Bergamo, collegando il centro moderno al cuore medioevale della città. Con i suoi 85 metri di dislivello offre scorci panoramici sui confini cittadini e sulla pianura, la funicolare è amata da turisti e bergamaschi, e offre un panorama della città Bassa, delle Mura Venete e di giardini fioriti che costeggiano il percorso. Esiste anche una seconda funicolare  attiva dal 1912, in stile liberty, che permette di raggiungere i colli cittadini più alti.


Le rotaie della funicolare

Bergamo Città Alta è circondata dalle imponenti Mura Venete, lunghe più di 5 chilometri e Patrimonio Unesco, così chiamate perché furono costruite dalla Repubblica di Venezia tra il 1561 e il 1588. In quell’epoca, Bergamo rappresentava l’estremità occidentale della Serenissima e rivestiva un ruolo di importanza strategica, data la sua collocazione geografica e l’accesso alla città avveniva da quattro porte.

Non si può dire di aver visitato Bergamo se non ci si è persi tra le stradine, i vicoli e le piazze di Città Alta. Botteghe storiche, panetterie, localini tipici dove gustare ottimi dolci o un aperitivo in compagnia, ristoranti che servono i piatti della tradizione e negozietti permettono di conoscere la Bergamo più segreta e genuina. Il cuore di Città Alta è piazza Vecchia,  dove sono concentrati tutti gli edifici di maggior interesse:

  • il Palazzo della Ragione, risalente alla fine del 1100, che in questo periodo ospita la mostra Fireflies on the Water di Yayoi Kusama
  • la fontana Contarini prende il nome dal podestà Alvise Contarini che la donò alla città nel 1780. Costituita da  un ottagono in bianco marmo che troneggia al centro della piazza e contornata da statue di sfingi, serpenti e leoni, a guardia della fontana. Se ora la Fontana Contarini ha principalmente una funzione estetica, quando fu realizzata serviva da riserva d’acqua per uso domestico e per combattere la siccità.
  • il Palazzo del Podestà, simbolo del potere veneziano su Bergamo, costruito nel XIV secolo e affrescato dal Bramante nel 1477. I resti di questi preziosi affreschi sono oggi visibili presso la Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione.
  • il “Campanone, la Torre Civica con i suoi 52,76 metri Da non perdere l’appuntamento che si rinnova da secoli: tutte le sere alle 22 la grande campana in cima alla torre civica suona 100 rintocchi, che anticamente servivano ad avvisare gli abitanti della chiusura delle porte.

  • infine il più recente ma ugualmente  maestoso palazzo della Biblioteca Civica di Bergamo, sede dei più importanti archivi pubblici e privati della  città dedicata dal 1954 al paleografo bergamasco Angelo Mai; 


Il Campanone

Attraversando la piazza e infilandosi nel porticato al di sotto del Palazzo della Ragione, si sbuca in piazza Duomo, che custodisce altri magnifici gioelli di arte e architettura:

  • la Basilica di Santa Maria Maggiore in stile romanico  all’esterno ma barocco all’interno, ricco di affreschi, arazzi e tarsie lignee realizzate su disegno di Lorenzo Lotto. Si dice che fu edificata per adempiere ad un voto fatto alla Madonna nel 1133 dai bergamaschi perché proteggesse Bergamo dalla peste. Al suo interno è conservato il monumento funebre al celebre compositore bergamasco, Gaetano Donizetti. La basilica è caratterizzata dalla mancanza di un ingresso centrale e della facciata,. I quattro accessi alla chiesa sono tutti laterali. Le 2 entrate  più note sono dette dei leoni rossi e dei leoni bianchi
  • il Duomo di Bergamo e il Battistero
  • la Cappella Colleoni, il mausoleo del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, per 20 anni capitano generale della Serenissima Repubblica di Venezia. Un edificio di straordinaria bellezza, considerato un capolavoro del Rinascimento italiano, caratterizzato da una facciata decorata da marmi policromi. All’interno opere d’arte di pregio (tra cui  affreschi del Tiepolo) e i sarcofagi contenenti le spoglie del Colleoni e dell’adorata figlia Medea. Un piccolo rito portafortuna: sulla cancellata della Cappella Colleoni c’è uno stemma raffigurante gli attribuiti del condottiero Bartolomeo Colleoni. Sono tre e sono ben lucidi... si dice che sfregarli porti grandi soddisfazioni!Il motivo di un stemma così particolare è molto semplice: la leggenda vuole, che Bartolomeo Colleoni fosse affetto da poliorchidismo, cioè aveva tre testicoli, dettaglio da cui derivava appunto il suo cognome.


La cappella Colleoni

Un altro piccolo gioiello sono i lavatoi di via Lupi, costruiti nel 1891 e costituiti da una lunga vasca in marmo bianco, suddivisa in diverse parti, con un’elegante copertura in ghisa e lastre di lamiera. All’epoca le condizioni igieniche in cui versava Bergamo erano molto precarie: un’epidemia di colera nel 1884 aveva flagellato la città e i medici avevano segnalato la pessima qualità dell’acqua in città Alta che favoriva la diffusione del tifo, malattia altamente contagiosa e spesso mortale che si ripresentava ogni estate.  Per cercare di rimediare, il Comune di Bergamo decise allora di costruire una serie di lavatoi pubblici. Quelli di via Lupo sono stati  in uso sino agli anni '50.

Vogliamo parlare poi della  cucina bergamasca?  

Lo sapevate che il gelato al gusto Stracciatella è stato inventato proprio a Bergamo? Gelato alla panna con croccante di cioccolato fuso. Potrete gustarlo alla pasticceria La Marianna , proprio dove venne inventato il gusto più amato dai bambini. In questa pasticceria, nel 1961, il Signor Enrico Panattoni inventò il gusto Stracciatella. Unendo del cioccolato fondente al gelato alla crema, l’effetto che si creò nel mantecatore fu proprio quello tipico dell’uovo che si rapprende nel brodo della stracciatella alla romana.

Un dolce tipico di Bergamo è Polenta e osei, ispirato al tradizionale piatto della domenica, ma realizzato  con strati di Pan di Spagna a cui si alternano crema di cioccolato e nocciola costruendo una cupola ricoperta di marzapane giallo su cui troneggiano gli uccellini di cioccolato.

Non possiamo dimenticare i casoncelli, i funghi e la polenta taragna, che abbiamo gustato alla Trattoria Ornella che si trova all’interno di un palazzo del ‘400, con un soffitto alto 5 metri ed eleganti volte a crociera. Sul soffitto sembrano esserci simbologie e scritte risalenti al 1300 e il locale è stato classificato dalle Belle Arti come sito di interesse storico. 


La polenta taragna

La  polenta taragna viene cucinata con un formaggio proveniente dalla montagna ( il Taleggio, il Branzi e il Formai de Mut) da accompagnare con il coniglio o con il pollo,  con un sughetto saporito. Il nome taragna deriva da “tarai”,  che in dialetto indica   il  bastone di legno con cui si “tara”, ovvero si gira, mescolando energicamente, la polenta nel paiolo di rame in cui viene portata a cottura. Nella polenta taragna la farina di mais è solo una piccola parte dell’ingrediente principale, il grano saraceno. Anzi, in origine era preparata utilizzando solo quanto ottenuto dalla macinatura di quest’ultimo, risultando molto diversa anche nell’aspetto, con un colore tendente al grigio cenere.

Info pratiche e suggerimenti. Per dormire immersi nella storia di Città Alta vi suggeriamo le soluzioni di Feel, dove eleganza e comfort si fondono perfettamente. Per parcheggiare a Bergamo Bassa vi consigliamo il Parking di piazza della Libertà.

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