I 3 film più visti della settimana in Italia (attenzione possibili spoiler)

Magazine, 07/05/2019.

Avengers, Ma cosa ci dice il cervello e La LLorona: sono questi i tre film più visti dagli italiani durante la prima settimana di maggio. Sul gradino alto del podio per incasso c’è Avengers: Endgame di Anthony e Joe Russo. Un successo strepitoso, che ha portato la pellicola di fantascienza - prodotta dalla Marvel Studios in collaborazione con Disney - al primo posto nella classifica di incassi di tutti i tempi, scalzando Titanic, alle spalle di Avatar di James Cameron. Al secondo posto la commedia italiana Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani, prodotta da Wildside, casa di produzione cinematografica di Roma, con Vision Distribution in collaborazione con Sky Cinema e TimVision; al terzo posto l’horror La LLorona - Le lacrime del male di Michael Chaves, prodotto da New Line Cinema e Atomic Monster Productions. Di seguito le tre trame dei film che hanno riscosso maggior successo nelle sale cinematografiche italiane, riscuotendo incassi da record.

Avengers: Endgame

L’attesissimo capitolo finale della Marvel Avengers: Endgame, sta spopolando nelle sale italiane regalando emozioni inattese agli spettatori. In seguito alle azioni di Thanos in Avengers: Infinity War la popolazione dell’intero universo è stata dimezzata, dissolvendosi nel nulla. Ormai in viaggio da 22 giorni, i Guardiani della Galassia insieme a Tony Stark e Nebula stanno per finire carburante e ossigeno, ma prima di soccombere vengono salvati da Capitan Marvel, chiamata da Nick Fury prima che Thanos schioccasse le dita per sterminare metà della popolazione. I 3 atterrano nel Quartier Generale degli Avengers e si ricongiungono con Capitan America, la Vedova Nera, Hulk, War Machine, Thor e Rocket. Capitan Marvel è decisa a sconfiggere Thanos e gli Avengers si offrono di aiutarla, speranzosi di rubare le Gemme dell’Infinito e utilizzarle per riportare tutti in vita. La missione, però, si rivela infruttuosa. Thanos, molto indebolito, spiega di aver distrutto le Gemme, mettendo a rischio la sua stessa vita. Thor, capendo che quanto fatto dal Titano è irreversibile, lo decapita in un impeto di furia. Sono trascorsi 5 anni dalla morte di Thanos e gli Avengers hanno intrapreso strade diverse. In questo lasso di tempo, Ant-Man, rimasto imprigionato nel regno quantico, è riuscito a tornare sulla Terra per puro caso. Per lui, invece di 5 anni, sono trascorse soltanto 5 ore, durante le quali ha trovato il modo di utilizzare il regno quantico per viaggiare nel tempo.

Nonostante la difficoltà nel convincere Hulk, ormai unitosi a Bruce Banner, e Tony Stark, gli Avengers si riuniscono e viaggiano nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito in epoche diverse. Quando tutti tornano nel presente, Bruce Banner, l’unico in grado di sopportare le radiazioni emesse dalle Gemme, riporta tutti in vita ferendosi gravemente il braccio, ma non tutto va come dovrebbe: la Nebula del passato fa materializzare nel presente l'astronave di Thanos, che distrugge il Quartier Generale degli Avengers portando con sé l'Ordine Nero e un enorme esercito. Inizia così la battaglia finale che vede come protagonisti Thanos e il suo esercito contro tutti gli Avengers di nuovi uniti. Se nel primo film della saga, Infinity War,molti spettatori si sono identificati nell’anti-eroe Thanos, capendo il suo gesto disperato per salvare i pianeti dalla distruzione certa causata dai loro abitanti, in Endgame gli eroi ritrovano il sostegno e l’approvazione da parte del grande pubblico, che si rispecchia in un Avengers in particolare: Iron Man.

Ma cosa ci dice il cervello

Dopo il grandissimo successo di Come un gatto in tangenziale, anch’esso prodotto da Wildside, casa di produzione cinematografica di Roma, torna sul grande schermo la coppia Paola Cortellesi e Riccardo Milani con Ma cosa ci dice il cervello. Giovanna (Paola Cortellesi) è una donna che conduce una vita apparentemente normale: le sue giornate si dividono tra il lavoro al Ministero e i doveri da mamma di Martina. Sembrerebbe tutto molto ripetitivo e noioso; non fosse che, da più di 20 anni, la donna conduce una doppia vita per camuffare la sua vera identità di agente segreto. Tra una missione a Marrakech e una a Mosca, Giovanna ritrova alcuni dei suoi vecchi compagni di liceo, che non fanno una vita molto soddisfacente: le confidano che sono costretti a subire angherie quotidiane sul posto di lavoro, dove vengono continuamente messe in discussione le loro capacità professionali, causando in loro un senso di insicurezza, frustrazione e stress.

Giovanna decide così di aiutarli: mentre dà la caccia a un terrorista intento a costruire un’arma di distruzione di massa, cerca di inscenare situazioni assurde - grazie ai suoi travestimenti stravaganti - per riportare ordine nella vita di coloro a cui vuole bene e, indirettamente, anche nella sua. Con Ma cosa ci dice il cervello, Wildside - che negli ultimi anni ha prodotto film di grande successo come The Young Pope del premio Oscar Paolo Sorrentino - ha realizzato una commedia che fa riflettere su come le persone siano diventate arroganti e saccenti, mettendo a nudo le costruzioni mentali tipiche della società odierna, in cui tutti sono “tuttologi”.

La LLorona - Le lacrime del male

La protagonista è Anna Tate-Garcia, un’assistente sociale vedova del marito poliziotto ucciso in servizio. Anna fatica a conciliare la vita lavorativa, molto impegnativa, con quella privata, dovendosi occupare dei due figli piccoli Chris e Samantha. Per ragioni di lavoro Anna è costretta a separare Patricia, una donna ispanica, dai suoi due figli trovati rinchiusi in uno stanzino per motivi misteriosi. I due bambini vengono portati in ospedale con strane ferite sui polsi e, la stessa notte, muoiono affogati inspiegabilmente. Anna si reca immediatamente in ospedale, portando con sé i suoi due figli. Mentre cerca di capire con la polizia cosa sia successo, il figlio maggiore Chris sente una donna piangere in un vicolo buio e curioso si avvicina: è La LLorona, uno spirito maligno, che lo afferra per il braccio lasciandogli un segno indelebile sulla pelle.

Il giorno seguente, mentre Anna si assenta per parlare con Patricia dell’accaduto, la LLorona appare alla piccola Samantha: mentre gioca nel cortile vicino alla piscina, la bambina viene afferrata con forza e marchiata. La strana situazione non tarda a trasformarsi in tragedia: Anna, grazie anche a padre Perez, il parroco del quartiere, scopre la leggenda della LLorona, un’entità terrificante intrappolata tra Paradiso e Inferno, che non trova pace dal suo terribile destino. Nel 1673, in Messico, questa donna si era invaghita di un uomo che sposò e dal quale ebbe due figli. Conducevano una vita felice, fino a quando la donna scoprì che il marito la tradiva con una ragazza più giovane. Accecata dalla gelosia, decise di portar via al marito la cosa più preziosa che aveva: i due figli. In un impeto di odio li affogò nel fiume e, consumata dal gesto, si tolse la vita nello stesso modo.

La sua anima, ormai maledetta, è auto-condannata a vagare per le strade come un fantasma piangente, cercando altri due bambini per sostituire ai suoi. Aiutata da un ex religioso disilluso che dedica la sua vita alla lotta degli spiriti maligni, cercando la salvezza ai confini tra fede e superstizione, Anna dovrà proteggere i suoi figli dalle mire della LLorona. L’horror di Michael Chaves - che racconta una delle leggende latino-americane più antiche e diffuse di sempre, quella della Llorona, la donna che piange - è collegato all’universo soprannaturale di The Conjuring. Lo si evince chiaramente dalla presenza di padre Perez, uno dei personaggi di Annabelle, in particolare dalla scena del flashback in cui il religioso tiene in braccio l’infida bambola.

 

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