Torino celebra il Giorno della Memoria: un mese di eventi e iniziative. Il programma

Paolo Siccardi

Torino, 20/01/2020.

Vent'anni dall'istituzione del Giorno della Memoria, ma soprattutto 75 anni dall'apertura dei cancelli del lager di Auschwitz, che avrebbe esposto al mondo, poco più avanti, l'orrore della Shoah. Il 27 gennaio torna questa importante ricorrenza, con un programma di appuntamenti che, a Torino, coinvolgerà principalmente il Polo del '900 e il Consiglio regionale del Piemonte, che trasformerà la sua sede, Palazzo Lascaris (via Alfieri 15) in un «palazzo della memoria» dalle 10 del mattino. Gli eventi, però, inizieranno prima.

Martedì 21 gennaio, intanto, il Consiglio regionale darà una onorificenza alla senatrice Liliana Segre, testimone diretta dell'olocausto (una delle sole 20 persone che riuscirono a tornare a Milano da Auschwitz) nonché di nuovo vittima di attacchi razzisti e ora sotto scorta. Lo ha annunciato il presidente, Stefano Allasia.

La sera del 25 gennaio, il Conservatorio di Torino ospiterà un concerto dedicato a Primo Levi e Elie Wiesel, Un contrappunto a due voci: musica dall'abisso. Intanto, già da martedì 21, ci sarà il debutto italiano di Violanta al Teatro Regio, per la regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione musicale di Pinchas Steinberg. L'opera fu scritta nel 1914 da Erich Wolfgang Korngold, geniale compositore austriaco (ha scritto Violanta a solo 17 anni) che fu costretto a scappare dal suo Paese, per trovare rifugio negli Stati Uniti, a causa delle sue origini ebraiche. 

«Per il Giorno della Memoria bisogna alzarsi in piedi e farsi testimoni – ha commentato Francesca Leon, assessora alla cultura del Comune di Torino –. I testimoni diretti, per motivi anagrafici, ci stanno lasciando e questo ci impone la responsabilità di continuare a ricordare e sollecitare le persone a confrontarsi con eredità nostro passato». Ed è questo il motivo per il quale al centro degli eventi, come di consueto, ci saranno le scuole, come sottolineato da Sergio Soave, presidente del Polo del '900. Già lunedì mattina, proprio al Polo, le primarie e secondarie di secondo grado assisteranno a una proiezione che racconta la storia di Funny Ben-Ami, tredicenne che riuscì a guidare alcuni bambini ebrei dalla Francia alla Svizzera. Ma sono tanti anche i laboratori, come quello per bambini curati dalle biblioteche civiche. Due, poi, gli spettacoli teatrali in serata, il primo al Polo con Il caso Kaufmanne il secondo al Teatro Vittoria dedicato alle Pietre d'inciampo.

Spazio alle scuole anche al Consiglio regionale, con un percorso interattivo guidato dagli storici dell'Istoreto (ore 10) e dagli scatti del fotoreporter Paolo Si cardi, che proporrà un parallelo tra i lager nazisti e le nuove guerre. Interverranno, fra gli altri, anche l'avvocato Bruno Segre, il coreografo Edoardo De Bernardis (con alcuni filmati di esibizione sulle note diSchindler's ListeLa vita è bella), oltre alla performance del cantautore Carsico, con brani inerenti ai temi del Giorno della Memoria.

Ma ci saranno eventi anche da Off Topic, con la mostra fotografica su un viaggio «alla ricerca delle rovine d'Europa», un incontro sulla figura dello scrittore Premio Nobel Imre Kertész (sopravvissuto ai campi di sterminio) con Goethe Institut, Istoreto e Museo Diffuso della Resistenza. Infine anche una performance teatrale che riprende la storia del campo di concentramento di Buchenwald, Jedem Das Seine. 

«Questo momento – ha concluso Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino – può essere utile anche per fare una riflessione su questa giornata, che oramai è diventata più  un mese della memoria vista la quantità di eventi. Dobbiamo chiederci se, a vent'anni dalla sua istituzione, abbia avuto degli effetti e se ci siano criticità e riflessioni da fare».

Di Paolo Morelli

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