Il New York Times lo ha definito «un pianista di eleganza, energia e introspezione magistrali», mentre il Wall Street Journal lo considera «uno dei musicisti più talentuosi della sua generazione». Il protagonista del terzo appuntamento della rassegna I Pianisti del Lingotto è il norvegese Leif Ove Andsnes, che si esibirà venerdì 7 febbraio, alle 20.30, nella Sala 500 del Lingotto Musica.
Un gradito ritorno per il virtuoso scandinavo, che ha già calcato il palco torinese in sei occasioni. Dopo il debutto nel 2004 con il Secondo Concerto di Rachmaninov, è stato protagonista di esibizioni memorabili, tra cui la direzione della Mahler Chamber Orchestra per il progetto The Beethoven Journey e il Concerto in la minore di Grieg nel 2019.
Il programma della serata include la Sonata op. 7 di Edvard Grieg, con richiami alla tradizione mitteleuropea romantica, le melodie malinconiche di Sul sentiero di rovi di Janáček e i celebri 24 Preludi op. 28 di Chopin, composti durante il suo soggiorno a Maiorca.
Vincitore di sette Gramophone Awards e candidato a undici Grammy, Andsnes è riconosciuto a livello internazionale. Fondatore del Festival di musica da camera di Rosendal, ha diretto il Risør Chamber Music Festival e l’Ojai Music Festival in California. È stato il più giovane musicista (e primo scandinavo) a curare la serie Perspectives della Carnegie Hall, protagonista della Artist Portrait Series della London Symphony Orchestra e artista in residenza presso la Berliner Philharmoniker, la New York Philharmonic e la Gothenburg Symphony.
Come Partner artistico della Mahler Chamber Orchestra, ha realizzato progetti di grande rilievo, tra cui The Beethoven Journey, con 230 concerti in 27 Paesi, e Mozart Momentum 1785/86, premiato con lo Special Achievement Award 2022 di Gramophone. La sua discografia conta oltre 70 album, spaziando da Bach alla musica contemporanea, con collaborazioni prestigiose con Ian Bostridge, Matthias Goerne e Marc-André Hamelin.
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