Nuovo master all'Università di Torino dedicato all'alta formazione di operatori per persone con disabilità

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Torino, 04/03/2024.

Per la prima volta in Italia, al via il prossimo 8 marzo presso l’Università di Torino, il master dedicato alla formazione di nuove figure di sostegno: l’unico percorso nazionale realizzato per l’alta formazione di operatori esperti in costruzione e attuazione del progetto di vita personalizzato e partecipato delle persone con disabilità, rispettoso della convenzione ONU per i diritti delle persone disabili (CRPD).

Il master nazionale in Esperto/a in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità (CRPD) è organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

Il nuovo percorso di studi, che prevede 35 posti, è stato co-progettato e finanziato dalla Fondazione Time2. Creata da Antonella e Manuela Lavazza, Fondazione Time2 è attiva dal 2019 per lavorare sui contesti e sulla loro accessibilità, con l’obiettivo di promuovere una cultura che favorisca i diritti dei giovani con disabilità e permetta loro di costruire un proprio progetto di vita indipendente.

Il master - che ha l’obiettivo di offrire strumenti teorici e operativi che permettano di operare in maniera consapevole, autonoma, incisiva e inclusiva - avrà una durata di 18 mesi per un valore di 60 crediti. Il costo, di 2.700€, sarà quasi totalmente coperto da 35 borse di studio offerte dalla Fondazione Time2 (una per partecipante) ciascuna del valore di 2000€ che ne permetterà l’accesso con la sola spesa di 700 Euro.

Un percorso didattico che nasce in seguito all’approvazione della legge 227/21, intitolata Delega al governo in materia di disabilità, che permette di avviare un cambio di passo radicale nei confronti della conquista della cittadinanza delle persone con disabilità.

Attraverso questa legge l’Italia si prepara a mettere in campo una riforma profonda dei servizi rivolti alle persone con disabilità, volta a superare in modo deciso assistenzialismo, custodia e istituzionalizzazione e rendere esigibili i diritti descritti dalla Convenzione ONU (CRPD). 

Con un programma che tiene conto degli elementi giuridici e della conoscenza approfondita della suddetta Convenzione ONU, la formazione prevede lo studio di modelli interpretativi alternativi che prevedano l’interazione tra il mondo sociale e quello accademico con la formazione di processi di deistituzionalizzazione. 

Il percorso di studi si basa anche sulle metodologie di progettazione personalizzata, i percorsi di leadership e management di un gruppo di lavoro, gli approcci per il lavoro di comunità e quelli per l’inserimento efficace di lavoratori, tenendo conto anche di temi quali la multidiscriminazione e l’organizzazione dei servizi socio-sanitari.

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