Venerdì 16 giugno, all'Hiroshima Sound Garden alle ore 22.00 solcheranno il palco i Tinariwen, la band maliana premiata ai Grammy Award 2009 per Best Global Music Album che presenterà il nuovo album Amatssou e il nuovo tour.
Nomadi tuareg insieme a cowboys vagabondi. Carovane di cammelli e cavalli mustang. L'orizzonte senza tempo dell'infinito Sahara e la frontiera selvaggia del Vecchio West - e quando il giorno volge al termine, chitarre attorno al fuoco, cantando canzoni di perdita e desiderio e nomadismo. Diverse migliaia di miglia di oceano possono dividere gli azzurri cieli del deserto dei Tinariwen e l'autentica musica country dell'America rurale, ma i legami restano tanto palpabili quanto romantici.
Per Amatssou, il loro nono album in studio, i Tinariwen hanno iniziato ad esplorare queste connessioni utilizzando banjo, violini e pedal steel, e mescolandoli perfettamente con il marchio di fabbrica della band Tuareg. Linee di chitarra serpeggianti e groove ipnotici.
L'ultimo album di Tinariwen è stato registrato quindi in un campo in Mauritania sotto le stelle. Questa volta la band ha deciso di dirigersi verso Djanet, un'oasi nel deserto dell'Algeria meridionale situata nel Parco Nazionale del Tassili N'Ajjer, un vasto altopiano di arenaria che è patrimonio mondiale dell'UNESCO e famoso per i suoi reperti di arte rupestre preistorica vecchi 10.000 anni. Lì tra affioramenti rocciosi frastagliati e la roccia arenaria, hanno allestito uno studio improvvisato in una tenda, con attrezzatura presa in prestito dallo studio di un altro gruppo Tuareg, gli Imarhan di Tamanrasset, città a due giorni di viaggio di distanza e dove il primo embrione dei Tinarwien prese vita circa 40 anni fa.
Il titolo dell'album Amatssou è Tamashek e significa Oltre la Paura, e rende perfettamente l’idea di quello che contiene questo nuovo disco.
I Tinariwen sono sempre stati caratterizzati dal loro grande coraggio - e come disse una volta Bob Dylan, è il potere del rock'n'roll che ci rende "dimentichi della paura" come la musica ci dà la forza e la resilienza per confrontarci con le avversità.
La cultura tuareg è antica quanto quella dell'antica Grecia o di Roma, ma fondendo gli stili tradizionali dell'Africa occidentale e quella araba, con influenze blues, country, folk e rock, le canzoni di Amatssou finiscono per parlare della realtà attuale e spesso dura della vita tuareg di oggi.
L'apertura delle porte è alle 19.30, inizio spettacolo alle ore 22.00. L'ingresso è di 25 Euro più il diritto di prevendita, disponibile sul circuito di Mailticket.