La quotidianità trasfigurata della commeddeja pe museca, convegno di studi

Brescia/Amisano (Teatro alla Scala)
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Venerdì31Marzo2023

Venerdì 31 marzo 2023, dalle 15.00 alle 18.00, il Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala di Milano ospita il convegno La quotidianità trasfigurata della commeddeja pe museca, incontro di studio in occasione dell’allestimento dell’opera comica in napoletano Li zite ngalera di Leonardo Vinci.

Intervengono Paologiovanni Maione (Le strategie vincenti d’un genere di successo), Andrea Marcon in dialogo con Raffaele Mellace (Li zite alla Scala), Dinko Fabris (Leonardo Vinci, autentico mito della Napoli del Settecento), Raffaele Mellace (Goldoni all’ombra del Vesuvio: Bernardo Saddumene, drammaturgo di genio); coordina Raffaele Mellace.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili; per info 02 72003744.

La Napoli del Settecento - prima spagnola, poi austriaca, infine borbonica - fu la pirotecnica fucina del teatro musicale europeo. Indicata dai philosophes quale patria naturale della musica, proclamata nel 1739 da un visitatore francese «la capitale del mondo musicale», la città di Partenope godette per tutto il Settecento d’un prestigio internazionale indiscusso, fondato sulla ricchezza e sulla molteplicità di un’attività musicale tentacolare, privata e pubblica, religiosa e mondana.

La alimentava l’eccellenza dei quattro conservatori: nati nel Cinquecento come istituzioni assistenziali dedicate all’educazione di ragazzi orfani e abbandonati, avevano inventato un modello economico virtuoso: la preparazione musicale eccellente degli allievi garantiva loro una professione che a sua volta creava un reddito per i conservatori stessi e un servizio per tutta la comunità. Così facendo generazioni sempre nuove di compositori e interpreti da Napoli colonizzarono l’Europa intera, da Lisbona a San Pietroburgo. E l’ambito titolo di maestro di cappella napoletano finì per corrispondere al laureato ad Harvard di oggi.

In un contesto tanto effervescente esplose il fenomeno del teatro musicale, nella ricchezza di una sperimentazione permanente che ebbe tra i prodotti più originali e affascinanti la commedia per musica. La genialità di questo genere sta nella vivacità che compositori come Leonardo Vinci - scomparso ancora giovane, ma dopo aver dominato la scena teatrale dell’Italia intera - seppero conferire alla lingua napoletana, restituendo intatta, in lavori come Li zite ngalera, la fragranza spontanea e seducente di una vita quotidiana profumata di aromi genuini.

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