Nao Performing Festival, spettacoli di danza e performance - Vapore d'Estate 2022

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DA Giovedì08Settembre2022
A Giovedì29Settembre2022

Dall'8 al 29 settembre 2022 alla Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) è in programma la tredicesima edizione del Nao Performing Festival, appuntamento annuale promosso dal DiDstudio e dedicato alla nuova generazione di autori nell’ambito della danza e della performance, con la direzione artistica di Claudio Prati e la cura di Maria Paola Zedda. L’edizione 2022 ruota attorno al tema del giardino, inteso come habitat interspecie, spazio concluso, luogo di coesistenza, ecosistema politico, spazio interstiziale di resistenza, oasi, luogo di cura dalle diverse sensibilità degli artisti e delle artiste in cartellone.

La prospettiva ecologica e di sostenibilità ambientale del coreografo francese Jérôme Bel, qui nel lavoro Laura Pante, le sonorità tropicali del musicista Mike Cooper, alle prese con il capolavoro del cinema surrealista giapponese A Page of Madness di Teinosuke Kinugasa, la graphic novel Arca di Simone Montozzi sull’estinzione, gli ambienti contemplativi e sospesi della svizzera Francesca Sproccati, l’installazione performance di corpi animali, vegetali e umani di Barbara Berti, lo spettacolo Albatros di Pablo Rizzo che apre il giardino allo spazio della natura, il nuovo lavoro di Michele Ifigenia Colturi Cuma, il workshop Pleasure Rocks di Cosetta Titta Raccagni e Barbara Stimoli in un giardino di rocce e pietre, la produzione di Rossella Delvecchio compongono una polifonia di sguardi e declinazioni della scena contemporanea sul tema.

Lo fanno insieme a Dance Taz (Temporary Autonomous Zone), appuntamento concepito come un giardino di nuove ricerche e di germinazioni che da anni il festival Nao porta avanti, creando uno spazio aperto a quanti vogliano mostrare il proprio lavoro in un contesto fluido. Una pluralità di linguaggi, dalla danza, sempre generatrice del percorso, alla musica, al cinema, alla letteratura, fa del Nao Performing Festival 2022 un’edizione speciale, non solo per la sua durata, ma anche per la relazione con temi e spazi inediti. Il progetto infatti si sviluppa all’interno del palinsesto di Vapore d’estate 2022 in forte dialogo con la mostra You Will Find Me If You Want Me In The Garden che ha trasformato gli spazi della Cattedrale della Fabbrica del Vapore in un contesto di ibridazione tra corpi vegetali, umani, artificiali. La mostra diventa il contesto di accoglienza principale delle performance.

Oltre al DiDstudio e al piazzale della Fabbrica del Vapore, oggi divenuta un luogo verde, il progetto si espande nella sede del Nuovo Armenia (via Livigno 9, Milano), luogo di attivazione culturale, sociale e politico nelle ex stalle di Villa Hanau, nel quartiere di Dergano e in dialogo con la manifestazione Across Asia Film Festival.

Il programma del Nao Performing Festival 2022 si apre giovedì 8 settembre nella Cattedrale della Fabbrica del Vapore con Laura Pante (ore 20.00), lavoro che il coreografo Jérôme Bel, tra i protagonisti indiscussi della scena internazionale contemporanea, ha realizzato su invito di Fabrizio Arcuri e del Css di Udine con e per la danzatrice Laura Pante: un racconto intimo che ripercorre elementi biografici e artistici dell’esperienza della performer, secondo una prospettiva ecologica, evidente non solo nelle modalità di produzione.

Venerdì 9 settembre un doppio programma: in apertura, nella Cattedrale va in scena la performance per 7 spettatori Out of Me, Inside You della coreografa svizzera Francesca Sproccati, un live set di frammenti video, parole e suoni, un ambiente, uno spazio di ascolto e meditazione, dove disconnettersi da ciò che è conosciuto e definito (ore 18.00, 19.15 e 20.30); si prosegue presso il DiDstudio con Albatros di Pablo Ezequiel Rizzo, ispirato a Urpflanze, la pianta originaria di Johann Wolfgang Goethe e dalla teoria cyborg della biologa e filosofa Donna Haraway, elementi che hanno introdotto un’indagine sul concetto di natura e naturale, con l'inclusione degli strumenti tecnologici prodotti dal'immaginazione creativa umana. Un ambiente musicale corona la serata in un dj-set tropicale nell’ambito della mostra You Will Find Me If You Want Me In The Garden.

Sabato 10 settembre il programma inizia nella Cattedrale della Fabbrica del Vapore con il workshop Pleasure Rocks di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli, concepito insieme all’artista visiva Alessia Bernardini: un giardino zen dove esplorare il piacere relazionale della materia, tra organico e inorganico, umano e non umano (ore 15.00-18.00). A seguire viene presentata la graphic novel Arca di Simone Montozzi, racconto visionario, tra paesaggi alla Orwell, riferimenti biblici e distopie contemporanee (ore 18.30). Sempre la cattedrale ospita poi la performance Cuma di Michele Ifigenia Colturi / Collettivo Tyche, in cui oggetto di riflessione sono l’antro e la figura della sibilla e lo spazio oracolare della profezia.

Domenica 11 settembre prosegue il workshop Pleasure Rocks (ore 15.00-18.00), che apre al pubblico e si rende attraversabile nel processo e nella sua visione performativa negli spazi della Cattedrale. Successivamente il festival approda al Nuovo Armenia (ore 21.00), in una collaborazione con Across Asia Film Festival, ospitando le sonorità tropicali e gotiche del musicista Mike Cooper che sonorizza il capolavoro del surrealismo giapponese A Page of Madness del regista Teinosuke Kinugasa (1926). Segue la presentazione del lavoro video Citerone di Collettivo Tyche sonorizzato dal vivo dal musicista Tarek Bouguerra.

Si passa martedì 13 settembre, quando si torna in Fabbrica del Vapore per Dance Taz, progetto concepito come un giardino di nuove ricerche e di germinazioni aperto a quanti vogliano mostrare il proprio lavoro in un contesto fluido (ore 18.00, iscrizioni aperte via email). Si continua con la presentazione di Soul Space di Rossella Delvecchio presso il DiDstudio (ore 20.00): due individui si trovano a dover condividere uno stesso luogo in un progetto che coinvolge il pubblico nell’atto simultaneo di guardare, analizzare e partecipare attivamente alla performance attraverso un percorso introspettivo di sé e dell’altro.

Il festival infine espande la sua programmazione a giovedì 29 settembre con il format di Barbara Berti dal titolo Dogod The Situation (long durational), un’installazione di piante che trasforma lo spazio del DiDstudio in un giardino attraverso cui praticare l’esperienza di un dialogo interspecie tra vegetali e animali, umani e non (ore 18.00).

Biglietti 10 euro, tranne che per Laura Pante (12 euro) e per Dance Taz, Pleasure Rocks e per la presentazione del libro Arca (ingresso gratuito). Info e prenotazioni via email o telefonando ai numeri 349 3716769 e 02 3450996.

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