Lombardia rossa, cosa si può fare? Regole e divieti, dalla scuola agli spostamenti

Underway In Ireland / Flickr

Milano, 15/01/2021.

In base ai nuovi colori delle regioni (qui l'elenco in vigore dal 17 gennaio 2021), la Lombardia è di nuovo rossa: lo aveva anticipato con preoccupazione il presidente Attilio Fontana, e ora a partire dal 17 gennaio 2021, la zona rossa è nuovamente realtà. Lombardia in zona rossa vuol dire un ritorno alle misure anti Covid più restrittive, sia per quanto riguarda gli spostamenti, sia per l'apertura delle scuole, dei negozi, dei ristoranti.

Ma cosa si può fare e cosa invece è vietato nella Lombardia rossa in base alle regole del Dpcm del 16 gennaio 2021? La restrizione principale a cui tutti i cittadini lombardi devono nuovamente abituarsi è il divieto uscire di casa, tranne che per gli spostamenti per comprovati motivi di salute, lavoro, studio, e in questo caso è obbligatorio avere con sè una autocertificazione. Muoversi all'interno del proprio comune, dunque, è consentito solo in caso di effettiva necessità.

In tema di spostamenti occorre sottolineare che è sempre valido il coprifuoco notturno in orario dalle 22.00 alle 5.00. Durante il giorno, e quindi dalle 05.00 alle 22.00, resta però in vigore la deroga che consente di fare visita ad amici e parenti: ci si può spostare una sola volta al giorno in un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, con la possibilità di portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tali spostamenti nelle regioni rosse possono avvenire all’interno dello stesso comune, ma sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini (con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia). Questa regola vale anche per le seconde case, che possono essere raggiunte solo se si trovano nello stesso comune (è vietato quindi recarsi in una seconda casa situata in un altro comune o in un'altra regione).

È permesso svolgere attività motoria (ovvero le passeggiate), ma solo in prossimità della propria abitazione e con obbligo di mascherina; per quanto riguarda invece l'attività sportiva, può essere svolta esclusivamente all'aperto e in forma individuale, facendo attenzione a mantenere una distanza dalle altre persone di almeno due metri. Come nel resto d'Italia, anche in Lombardia sono chiusi gli impianti sciistici e fino al 15 febbraio l'unica possibilità per gli appassionati è praticare sci di fondo in solitaria.

Nella Lombardia in zona rossa sono chiusi bar e ristoranti (e anche pub, gelaterie, pasticcerie), sono chiusi i negozi (fatta eccezione per le attività che vendono prodotti considerati di prima necessità, come alimentari, farmacie, tabaccherie, librerie, edicole), e sono chiusi anche i musei (che - buona notizia per il settore cultura - possono invece riaprire nelle regioni gialle, seppur con limitazioni).

Infine le scuole, la cui riapertura è uno degli argomenti più dibattuti delle ultime settimane. Ebbene, a partire dal 18 gennaio 2021 in Lombardia sono regolarmente aperti gli asili nido, le scuole dell'infanzia, le elementari e le prime classi delle scuole medie; per quanto riguarda la seconda e la terza media e le scuole superiori, invece, come previsto per le regioni a zona rossa, le lezioni proseguono al 100% a distanza.

Concludiamo ricordando una vecchia regola sempre in vigore: l'obbligo di indossare la mascherina ovunque, sia al chiuso che all'aperto, in luoghi sia pubblici che privati (tranne che a casa propria e quando ci si trova in posti isolati insieme a conviventi; sono sempre esentati i bambini sotto ai 6 anni di età e chi sta svolgendo attività sportiva).

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