Ristoranti vegani a Milano: dai Navigli a Porta Venezia, i 10 da non perdere

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Milano, 27/09/2019.

Il passo successivo che può compiere un vegetariano nello scegliere un'alimentazione priva di carni è l'approccio a una dieta vegana, che esclude anche i derivati animali. Questo regime comporta l'eliminazione da tavola anche di uova, formaggi, miele. Malgrado la ristrettezza delle possibilità, pare che la scelta di un regime prettamente vegetale si stia diffondendo: il rapporto Eurispes del 2018 conta che il 6,2% della popolazione italiana maggiorenne si dichiara vegetariana e lo 0,9% vegana (e tra quest'ultimi c'è chi sceglie regimi alimentari ancora più stringenti, come i crudisti o i fruttariani).

Alla restrizione degli ingredienti della cucina vegana corrisponde una riduzione ulteriore dei locali dove poter consumare una dieta total greenDopo aver stilato una lista dei migliori ristoranti vegetariani di Milano, ecco dunque che arrivano i consigli di mentelocale.it per chi vuole andare a pranzo o a cena in un ristorante dove trovare piatti vegani.

Innanzitutto c'è da dire che la sempre maggiore della dieta vegana - a Milano come altrove - porta alcuni celebri locali a cambiare volto a ad adattarsi alle nuove tendenze. È il caso del ristorante Ghea, in zona Navigli: nei suoi spazi luminosi e ariosi, mette in tavola piatti molto curati che usano materie prime fresche e di stagione. In origine vegetariano, ora Ghea permette di provare le migliori specialità vegane di alta cucina naturale, prestando attenzione alla qualità e all'origine di ogni ingrediente. A differenza della cucina veg, che spesso imita i piatti di quella classica, eliminandone o sostituendone qualsiasi prodotto animale o suo derivato, Ghea offre proposte creative e originali. Nelle giornate di sabato e domenica, è possibile fare brunch.

Alhambra, che si affaccia sulla splendida facciata della Chiesa di San Gregorio Magno, è uno dei ristoranti vegani più modaioli di Milano. Locale dall'atmosfera piuttosto spartana, espone in vetrina le portate a buffet da consumare al tavolo oppure da asporto. Le preparazioni veg sono molto speziate, grazie allo staff internazionale e principalmente mediorientale. Alhambra si divide su due locali: il secondo, che si trova appena voltato l'angolo su via Tadino, funziona come bar. Imperdibile e light il tiramisù.

Tra i ristoranti vegani da non perdere a Milano c'è poi Radicetonda, con le sue due sedi Radicetonda in Porta Venezia e Radicetonda in porta Romana. Si tratta del primo ristorante a utilizzare materie prime interamente provenienti da agricoltura biologica o biodinamica; le stoviglie utilizzate nel locale o per il take-away sono totalmente biodegrabili e compostabili, essendo realizzate in fibre vegetali. Scelte etiche e plant-based che hanno garantito a Radicetonda il certificato biologico Icea. Gli ambienti per consumare i pasti - all'interno del locale o nel dehors all'esterno - sono anche qui ridotti e spesso affollati. La cucina veg impiega molti preparati proteici come il tofu, o seitan e tempeh; per i più golosi non mancano torte, biscotti e pasticcini (con opzioni anche macrobiotiche, poiché alcuni dolci non sono dolcificati con zuccheri raffinati). Da bere , spremute, centrifugati di frutta e verdura, selezione di vini e birre.

Di fronte a Radicetonda in Porta Venezia si trova V3raw, locale che offre specialità vegetariane e vegane sia da consumare in loco, sia da asporto. Anche questo ristorante, come il precedente utilizza soltanto piatti, bicchieri e posate compostabili. Ottimi gli estratti di frutta fresca che tentano anche combinazioni originali. Qui i toast sono farciti con verdura o frutta.

Stesso quartiere di Milano, Porta Venezia, anche per Demetra Vegan Food, che propone piatti veg con ricette provenienti da tutto il mondo. Caratterizzata da un look total white, fatta eccezione per il bancone espositore, la location del ristorante è luminosa e ariosa, complice un design minimal. Il menù è prevede ricette con prodotti stagionali e rigorosamente di origine non animale.

Spostiamoci in zona Corvetto per Arcobaleno Vegetariano. Location eccentrica, propone una raffinata proposta di piatti veg e vegetariani, realizzati da chef la cui formazione è avvenuta al fianco dei maggiori conoscitori della cucina veg, particolarmente attenti alle novità gastronomiche e alla selezione degli ingredienti, tutti bio e per quanto possibile a km0.

Con l'Osteria al 55 siamo invece a due passi da via Cenisio. Questa vecchia osteria conta in menù offerte sia vegetariane che veg, che elaborano le ricette della tradizione, facendo a meno di carni rosse e bianche e in alcuni casi anche dei derivati, ma introducono piatti originali e curiosi che l'oste spiega nei dettagli. C'è la foglia che ha lo stesso sapore dell'ostrica, come la lasagna con gratinatura di nocciole, anziché del formaggio.

Torniamo in zona Porta Venezia c’è il ristorante La Colubrina che mette a disposizione spazi confortevoli ed eleganti per piatti vegani eccellenti. Con l'aperitivo vegano il brunch è possibile fare un assaggio delle specialità (anche vegetariane) del ristorante a fronte di una spesa irrisoria. Il brunch si tiene nelle giornate di sabato e di domenica, mentre l'aperitivo si può consumare tutti i giorni. Sono entrambi vegani con portate gustose sane e sostanziose (6/7 portate/assaggi) tutte fatte in casa da chef veg. La cucina prepara da piatti semplici, come il sandwich vegano, a piatti più ricercati, come una degustazione di non-formaggi tutti vegani e fatti in casa, o il risotto profumato al tartufo, che può soddisfare anche il palato di un onnivoro, fino ai dessert innovativi.

Concludiamo la nostra carrellata di ristoranti vegani a Milano nel quartiere di Dergano: qui, in mezzo ai tanti ristoranti etnici, per lo più cinesi, spunta il variopinto Veganfruttariano, il cui nome è già un manifesto chiaro delle proposte in menù, dedicato a proposte veg e fruttariane preparate soltanto con ingredienti bio e freschi, sia crudisti che cotti. La frutta farcisce anche le pizze. Solo qui si può assaggiare la pizza che usa nell'impasto platani, impiegati anche per fare gli gnocchi, conditi con pomodoro e olive leccine. Da provare è anche la tartare, ovviamente di sola frutta fresca. Il locale il venerdì e sabato sera si traveste discobar anni '70-'80 con vinili originali e dj.

Di Laura Cusmà Piccione

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