Dal 18 ottobre all'8 novembre 2025 la nuova stagione dell'Atelier Carlo Colla & Figli di Milano (via Montegnani 35/1) prosegue con lo spettacolo Don Chisciotte, che trae ispirazione dai momenti più noti del romanzo di Miguel de Cervantes pubblicato fra il 1605 e il 1615 e da un copione manoscritto presente negli archivi della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli datato 1879.
Don Chisciotte si innesta perfettamente in un filone dalle antiche radici che propone in chiave marionettistica i grandi classici e i grandi autori della letteratura.In particolare, Don Chisciotte dà modo alle marionette di evidenziare e sublimare il mondo cavalleresco scaturito dalle assidue letture dell’hidalgo Alonso Quijano, dando realtà a un universo immaginario che lo vede proclamarsi Don Chisciotte de la Mancia. Una follia visionaria che induce il protagonista a vedere la realtà deformata e distorta dall’idealizzazione estrema dei valori della vita, dell’umanità e dell’amore. La fantasia prende il sopravvento, obbligando Don Chisciotte a vivere in un mondo in parallasse nel quale gli ideali di giustizia, di riscatto dalla povertà e di soccorso ai più deboli diventano una bussola impazzita.
Eccolo allora, fra battaglie e avventure, in un percorso errante lungo il quale insegue e rincorre l’amore altrettanto idealizzato per la bella Dulcinea, dama inesistente, anch’essa frutto della suaimmaginazione. Sancio Panza, il suo inseparabile compagno di viaggio, che nel manoscritto del 1879 era interpretato da Gerolamo, la marionetta simbolo di Milano, rappresenta il senso semplice delle cose che spesso riconduce l’hidalgo alla realtà. Il servo, proprio come il personaggio maschera che le compagnie di marionette e burattini adottavano al fianco dei protagonisti, vero e proprio
beniamino del pubblico, aveva la duplice funzione di spalla dell’eroe e di interlocutore con lo spettatore.

A ricondurre Don Chisciotte alla realtà, è una vera e propria recita teatrale che i diversi personaggi, da un certo momento, cominciano a interpretare, assecondando le follie visionarie dell’anziano cavaliere errante che si redimerà per sfinimento. Una voce fuori campo incarna quella fonte araba che lo stesso autore immagina come origine antica della sua trama.
Biblioteche polverose in contrapposizione a paesaggi picareschi e assolati, cavalieri immaginari, mulini a vento scambiati per giganti o guerrieri che roteano spade e lance, ma anche principesse da salvare, che altro non sono che marionette di una compagnia di cantastorie fanno da sfondo ai due personaggi. Il cavaliere errante accompagnato da Ronzinante, la sua scarna cavalcatura eil rubicondo servo Sancho a cavalcioni di Grisotto, il suo grasso e goffo asino sono così protagonisti e artefici di un viaggio in un continuo alternarsi diillusione e disillusione, di immaginazione e concretezza.
Orari: giovedì, venerdì e sabato alle ore 20.00; domenica alle ore 16:00 (per le scuole martedì, mercoledì alle ore 10.00).