Leonora Carrington a Milano, la mostra a Palazzo Reale con oltre 60 opere: info, orari, biglietti

© Vincenzo Bruno © Vincenzo Bruno

L’oscurità luminosa

André Breton, poeta e teorico del Surrealismo, descrisse Leonora Carrington come un’incantatrice dallo sguardo limpido e beffardo, una definizione calzante che allude al suo interesse e alla sua fascinazione per l’occulto. Magia, tarocchi, alchimia, astrologia, spiritismo e altre tradizioni esoteriche antiche - un temporiservate agli iniziati - furono riscoperte dai surrealisti come fonti di conoscenza alternativa e trasformativa. Questa sezione ripercorre l’opera di Leonora Carrington attraverso i Luoghi Oscuri della Conoscenza, seguendo il suo interesse costante per l’occultismo e la magia rituale. Il titolo deriva dagli scritti di Joseph Campbell, che paragonava l’iniziazione all’occulto a un passaggio oscuro e rivelatore: La notte oscura dell’anima precede immediatamente la rivelazione. Fino a tempi recenti, questo aspetto del suo lavoro è rimasto forse il meno indagato, in parte a causa del rifiuto dell’artista di spiegare o chiarire le sue innumerevoli e sovrapposte fonti di ispirazione, che hanno dato vita a un linguaggio unico e complesso. I suoi dipinti, oscuri ed enigmatici, riflettono un’immaginazione alchemica che sfida la comprensione lineare e invita a un'esperienza percettiva più intuitiva che razionale. Il mistero che avvolge la sua opera non è casuale: i percorsi dell’esoterismo richiedono segretezza e si sottraggono per natura a definizioni semplicistiche. Incantesimi, sigilli, diagrammi e altri strumenti di evocazione sono sapientemente celati all’interno delle sue composizioni, spesso mascherati da narrazioni ironiche e oniriche, concepite per disorientare lo spettatore non iniziato, come in Snake by Floripondio (1975). Questa sezione apre una finestra su un universo simbolico complesso, in cui la pittura diventa atto magico e lo sguardo dell’osservatore parte integrante di un processo di scoperta interiore.


Leonora Carrington, Snake bike Floripondio, 1975 (Collection Peréz Simón © Estate of Leonora Carrington, by Siae 2025)

La cucina alchemica

Ispirata da un termine coniato da Susan Aberth, questa sezione esamina come Leonora Carrington abbia incorporato un'incursione di tradizioni magiche nel suo lavoro, non solo utilizzando il simbolismo arcano, ma anche raffigurando nozioni complesse delle alterazioni temporali e spaziali che avvengono intorno a questa cucina alchemica. La cucina, luogo tradizionalmente associato alla fatica e alla costrizione femminile, divenne lo scenario in cui le donne potevano reclamare i loro poteri attraverso l'alchimia, la magia e la stregoneria. In Messico, l'interesse di Carrington per la cucina, iniziato durante i suoi tempi idilliaci a Saint-Martin-d ’Ardèche, si è arricchito dopo la scoperta di nuovi affascinanti ingredienti per la preparazione del cibo, nonché della varietà di erbe e piante che si trovano al mercato delle streghe di Sonorada utilizzate per incantesimi e pozioni. Un interno rosso con una stufa tipica della regione di Puebla divenne lo scenario del dipinto Grandmother Moorhead's Aromatic Kitchen (1974), dove un gruppo di personaggi misteriosi, tra animali e umani, cucinano tortillas e macinano mais intorno a un tavolo all'interno di un cerchio di incantesimi magici sotto lo sguardo diun'enorme oca e di una strega. È significativo che abbia usato un riferimento al luogo in cui il mole, uno dei tesori gastronomici più famosi del paese, fu ideato da umili suore in un convento mescolando i pochi ingredienti che avevano per compiacere un arcivescovo in visita. Come in molti dei suoi lavori, lo scenario diventa un luogo di re-empowerment femminile in cui si fondono l'interesse per l'esoterismo, la trasformazionee l'immaginazione con il simbolismo del cibo, dando forma a una visione in cui l'atto del cucinare diventa pratica magica, rituale e profondamente creativa.


Leonora Carrington, Grandmother Moorhead’s Aromatic Kitchen, 1974 (The Charles B. Goddard Center for Visual and Performing Arts - Ardmore, Oklahoma © Estate of Leonora Carrington, by Siae 2025)

La mostra è visitabile nei seguenti orari di apertura: da martedì a domenica 10.00-19.30; giovedì 10.00-22.30; lunedì chiuso (ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura). Aperture straordinarie: sabato 1 novembre 10.00-19.30; domenica 7 e lunedì 8 dicembre 10.00-19.30; mercoledì 24 dicembre 10.00-14.30; giovedì 25 dicembre 14.30-18.30; venerdì 26 dicembre 10.00-19.30; mercoledì 31 dicembre 10.00-14.30; giovedì primo gennaio 14.30-22.30; lunedì 5 e martedì 6 gennaio 10.00-19.30. 

I biglietti per visitare la mostra Leonora Carrington a Palazzo Reale sono in vendita ai seguenti prezzi (esclusa prevendita, inclusa audioguida): intero 15 euro (open 17 euro); ridotto 13 euro per visitatori da 6 a 26 anni, over 65, gruppi tra le 15 e 25 persone, soci Touring Club e Fai (con tessera); ridotto 12 euro per titolari della Milano Museo Card; ridotto 10 euro per studenti fino a 25 anni, disabili con invalidità inferiore al 100%, tesserati Abbonamento Card Musei Lombardia, soci Orticola; ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 6 anni e disabili con invalidità al 100% (con accompagnatore).

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