Milano Art Week 2024: programma, mostre, eventi e musei coinvolti

Gabriele Picco, Manifesto per Posterinthecity, 2024

La Milano Art Week va anche al cinema. Per una settimana, nelle sale di Anteo, prima dei film, gli spettatori possono essere avvicinati al mondo dell'arte e del contemporaneo attraverso le interviste a 5 grandi protagonisti: Massimiliano Gioni, Shirin Neshat, Hans Ulrich Obrist, Patrick Tuttofuoco e Lia Rumma. Pillole di 3 minuti per avvicinare il grande pubblico al significato di quello che la Milano Art Week sta portando in città. 

Comete: avanguardie di un altro sistema solare, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda, è inoltre un progetto che inaugura una collaborazione tra Miart, Careof e il Comune di Milano: presentato venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 aprile (ore 9.30-12.00, ingresso libero su prenotazione) all'Anteo Palazzo del Cinema, Comete è un programma di screening di opere filmiche d’artista provenienti dall’archivio video di Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media, dalle collezioni del Comune di Milano e dalle gallerie partecipanti a Miart 2024. La presentazione dei lavori è affiancata da un programma di incontri con alcune artiste e artisti, per restituire una dimensione curata e puntuale per le opere video, dove il cinema diviene luogo privilegiato per una visione intima delle opere.

Il panorama culturale milanese si anima anche con una serie di progetti e iniziative organizzati dalle tante istituzioni, musei e organizzazioni in città che partecipano al palinsesto ufficiale. Il Pirelli HangarBicocca ospita ad esempio la mostra monografica Chiamare a raduno (Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse), che raduna il corpus più ampio delle opere di Chiara Camoni mai presentato e, insieme a una serie di nuove produzioni, dà vita a un’architettura di collettività e raccoglimento, ispirata nelle forme al giardino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi (fino a domenica 21 luglio); e la retrospettiva del lavoro di Nari Ward Ground Break che raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Ward con la performatività e i progetti incentrati sulla collaborazione (fino a domenica 28 luglio), accompagnata dal calendario di performance Groundings, in programma sabato 13 e domenica 14 aprile (ore 15.30).

Da lunedì 8 aprile la Fondazione Nicola Trussardi abita gli spazi urbani della città con il progetto Italia 70: i Nuovo Mostri, , a cura di Massimiliano Gioni, un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei che operano in Italia. Grandi maestri e talenti emergenti - da Yuri Ancarani e Giorgio Andreotta Calò a Francesco Vezzoli e Monica Bonvicini, da Vanessa Beecroft e Tomaso Binga a Giulio Paolini e Giuseppe Penone, da Guglielmo Castelli e Francesco Clemente a Giulia Cenci e Paola Pivi, fino a Giulia Andreani e Petrit Halilaj, solo per citarne alcuni - sono stati invitati a produrre un’immagine da riprodurre su centinaia di manifesti che per due settimane tappezzano le strade e le piazze di Milano da un estremo all’altro della città, dal Cimitero Monumentale al centro storico, da City Life a Porta Romana.

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