Carnevale di Trezzo 2024, con sfilata del Povero Piero e falò sul fiume

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DA Venerdì09Febbraio2024
A Sabato17Febbraio2024

Da venerdì 9 a sabato 17 febbraio 2024 sono in programma due weekend di festa per il Carnevale di Trezzo sull'Adda (Milano): nel primo fine settimana l'appuntamento è con il Carnevale delle scuole e degli oratori, mentre nel secondo è previsto il gran finale con la sfilata del Povero Piero per le vie cittadine e il tradizionale falò del fantoccio sul fiume Adda. 

Di seguito il programma completo del Carnevale di Trezzo 2024 (per ulteriori informazioni telefonare al numero 02 90933208). Qui invece tanti altri eventi da non perdere nel weekend del Carnevale Ambrosiano 2024.

Venerdì 9 febbraio

  • Il Carnevale dei Colori - Carnevale delle scuole primarie di Trezzo e Concesa e delle scuole dell'infanzia statale e paritarie

Domenica 11 febbraio

  • Happy Birdsday - Carnevale degli oratori di Trezzo e Concesa

Sabato 17 febbraio

  • ore 15.00, piazzale Gorizia: sfilata del Povero Piero con arrivo in piazza Libertà e pomeriggio di divertimento con la parata dei cartoni animati e bevande calde a cura della Leva 84
  • 0re 19.00, piazza Giovanni Paolo II: serata con proiezione su ledwall dell'evento in diretta streaming, carri di Trezzo e Concesa, musica, food & drink
  • ore 20.30, via Guarnerio: corteo per le vie del centro storico di Trezzo
  • ore 22.00, alzaia presso la Centrale Idroelettrica Taccani: conclusione della sfilata sulle rive dell'Adda con falò del fantoccio del Povero Piero in mezzo al fiume, incendiato dagli arcieri della Compagnia del Bernabò sulle note del Corpo Musicale Cittadino Parrocchiale e da uno spettacolo laser (accesso gratuito all'alzaia previa prenotazione sul sito del Comune di Trezzo sull'Adda, limitato a 3000 persone; accesso a pagamento alla Torre del Castello previa prenotazione sul sito della Pro Loco di Trezzo, limitato a 30 persone)

Qual è la storia del Povero Piero? Si tramanda che il fantoccio rappresentasse un fattore o un proprietario terriero deriso fino al rogo durante una rivolta contadina. Dalla leggenda all’allegoria il passo è breve e negli anni diversi fastidii si sono identificati nel gigante da ardere. Nell’Ottocento, imbottito di paglia, il fantoccio veniva bruciato su una pira al sagrato di san Rocco; negli anni Venti il rogo venne trasportato in Valverde (davanti al Castello) e quindi ai giorni nostri lungo l’Adda. Il nome? Una scelta anticlericale di fine Ottocento battezzò il pupazzo Povero Piero: lo vestirono di nero, incenerendolo il sabato sera seguente al Martedì Grasso alla fine del carnevale di Rito Romano. L’accusa era precisa: non alla religione, ma al clero che, infatti, contrastò l’iniziativa sacrilega.

I trezzesi imperterriti continuarono la tradizione quasi ininterrottamente fino ai giorni nostri quando il Povero Piero non è più ovviamente una bandiera polemica, ma un perfetto esempio di tradizione popolare tramandata nei secoli. Dal 1976 il Povero Piero è il simbolo del carnevale trezzese e delle sue origini aggressive mantiene oggi solo una vena satirica di attualità.

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