Cantiere Memoria 2023/2024: spettacoli gratuiti, laboratori e mostra sul tema Ridere e morire

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DA Lunedì25Dicembre2023
A Domenica07Gennaio2024

Teatro di marionette, performance musicali, letture-spettacolo che offrono diverse chiavi di lettura sull’attualità. Dal 25 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, per l'ottavo anno consecutivo, la Casa della Memoria di Milano (via Federico Confalonieri 14) ospita Cantiere Memoria, la rassegna di eventi a ingresso gratuito capace di toccare tutti i registri per svolgere il tema dell’edizione di quest’anno: Ridere e morire. Si ride per ribellarsi all’arroganza del potere, per mostrare lecontraddizioni del mondo, per sdrammatizzare, ma anche per combattere. Unarisata liberatoria, capace di immaginare altri mondi.

All'interno di Cantiere Memoria 2023/2024, accanto all'immaginario e didattico luna park del collettivo teatrale milanese Pane e Mate, sono esposte le opere dell'artista argentino Julio Paz (1939-2010). A cura di Antonello Negri, la mostra Il venditore di illusioni - che prende il titolo da un'omonima opera di Paz - presenta una selezione di grafiche e dipinti che, con metafore ironiche, raccontano gli anni della dittatura argentina che ha costretto Paz all'esilio in Italia e uno spaccato della realtà contemporanea.

A partire da lunedì 25 dicembre ogni giorno dalle ore 15.00 inoltre vengono proposti I giochi della memoria, 40 giochi in legno ispirati a quelli dei nonni, realizzati da Teatro Pane e Mate per fare giocare insieme bambine/i di tutte le età. Nel giorno di Natale, alle ore 16.00, è inoltre in programma la proiezione gratuita del film Il grande dittatore di Charlie Chaplin

Il programma degli spettacoli comincia martedì 26 dicembre alle ore 18.00 con Il cuoco e la sirena, fiaba poetica e surreale per grandi e piccini scritta da Salvatore Fiorini di Teatro Pane e Mate e Gloria Griffini, narrata con ombre e burattini, e accompagnata dal pianoforte dal vivo su musiche di Prokofieff, Shostakovich, Debussy e Rachmaninoff. I quadri, gli elementi, i personaggi prendono vita aprendo le porte verso mondi onirici. L’attore cambia ruoli, dimensioni, confondendo il confine tra realtà e sogno. Un viaggio nella fantasia fatto di parole, immagini e musica.

Mercoledì 27 dicembre sempre alle ore 18.00 una lettura-spettacolo che affronta i temi del diritto alla cittadinanza, del disagio linguistico e della difficoltà di integrazione: Il sorriso della scimmia, di Ananke Arts. Il padre di una famiglia di immigrati di origine indo-mauriziana deve recarsi in comune per ottenere finalmente la cittadinanza italiana. Ma presto questa occasione di festa rischia di trasformarsi in un esame sociale che mette alle corde tutti, in particolare il figlio Raoul, combattuto tra la necessità di aiutare il genitore e la frustrazione di sentirsi ancora straniero.

Sempre di Ananke Arts è la lettura intitolata Ridere e Morire, in programma giovedì 28 dicembre alle ore 18.00: un divertente ed interessante dialogo tra due grandiosi romanzieri della storia della letteratura, Francois Rabelais e Philip Roth, che, a distanza di 5 secoli, si confrontano sul tema della morte, avendone entrambi trattato in modo ironico e dissacrante in vita (in scena infatti anche alcuni brani dei loro romanzi). A seguire, alle ore 20.00, il concerto di Mercedes Casali (voce) e Guido Baldoni (fisarmonica),

A tutta musica venerdì 29 dicembre alle ore 19.00 con 120 Kg. di Jazz di Cesar Brie, drammaturgo argentino, uno dei fondatori della Comuna Baires. Qui protagonista di una commedia a suon di jazz che porta in scena la storia di Ciccio Mendez, decisamente sovrappeso, e del suo amore per Samantha Mariana. Quando la famiglia di Samantha organizza una festa nella propria villa, non sapendo come entrare, Ciccio chiede al contrabbassista del gruppo jazz atteso per suonare, di poter prendere il suo posto. Peccato che Mendez non sappia nemmeno tenere in mano lo strumento: seguirà gli altri membri della band imitando il suono del contrabbasso con la sua voce. Un racconto che al centro mette gli amori di Ciccio: quello per Samantha, quello per il cibo e soprattutto quello per la musica che gli permette di sopportare la propria solitudine.

Nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 dicembre proseguono dalle ore 15.00 alle 18.00 gli appuntamenti con I giochi di una volta; sabato 30 è inoltre prevista alle ore 18.00 la proiezione del film Train de Vie di Radu Mihăileanu

L’anno nuovo comincia con lo spettacolo di burattini L’anatra e la morte, in scena lunedì primo gennaio alle 18.00. Il burattinaio milanese Paolo Sette ha realizzato un adattamento del celebre e testo dello scrittore tedesco Wolf Arlbruch L’anatra, la morte e il tulipano. Con dolcezza e poesia racconta un rapporto impossibile che infine si trasforma in amicizia tra un’anatra ansiosa, preoccupata, sensibile al presentimento della fine e una morte come poche volte la si è vista, in letteraturac ome a teatro. Con un lirismo che a tratti ricorda quello del Piccolo principe di Saint-Exupery, è consigliato ai bambini e agli adolescenti oltre che agli adulti, perché tutti si chiedono insistentemente come riempire di senso la vita.

Martedì 2 gennaio è la volta del film Jojo Rabbit di Taika Waititi con inizio alle ore 18.00; mentre mercoledì 3 gennaio, alle ore 18.00 è in programma il concerto Maracatu con Estrela Do Boi, seguito alle ore 19.00 dalla lettura di Ofelia, un tentativo a cura di Caterina Rosaia e Alice Sinigaglia: un lamento semiserio, una preghiera scanzonata, il gioco disperato di non lasciarsi affondare dalla tristezza, nell’intento di capire questa figura affascinante al di là del suo mito e dei suoi stereotipi perché dietro una morte incomprensibile, terribile come un suicidio, c’è sempre un essere umano dacomprendere e ascoltare.

Giovedì 4 gennaio alle ore 19.00 è il momento del Funerale all’italiana di Benedetta Parisi e Alice Sinigaglia: il titolo riporta all’atmosfera di commedie indimenticabili come Divorzio all’italiana di Pietro Germi o alla coppia Loren-Mastroianni diretta da De Sica in Matrimonio all’italiana, ma questo tempo antico si ribalta e il momento del funerale della nonna - che in verità non si compie mai - diventa unespediente per parlare di famiglia, tradizione, antenati e discendenze, in un continuo gioco di rimandi tra passato e futuro. Un percorso all’interno della memoria e del rito funebre, oggi incrostato di formalità, alla ricerca di un momento di verità in cui, forse, possa ancora essere possibile il senso di un rituale.

Venerdì 5 e sabato 6 gennaio, con inizio alle ore 19.00, spazio alla musica: sono rispettivamente in programma i concerti di Antonio Testa e Valentin Mufila e della Carimbò Percussion Orchestra.

A concludere questa carrellata di spettacoli, domenica 7 gennaio alle ore 18.00, è la La disfatta di Roncisvalle, una produzione firmata Teatro Pane e Mate, con la regia di Kalos Herrero. Lo spettacolo utilizza tecniche miste: pupazzi a stecca e a vista di grandi dimensioni, teatro d'attore, pupi di latta, il tutto accompagnato da musica dal vivo. Nasce da una ricerca sui testi della Chanson de Roland e del Morgante di Pulci e sulle musiche e gli strumenti tradizionali dell'Aragon, come il chiflo (flauto a tre fori) e il chicoten (salterio a percussione). In scena l'incontro casuale di un teatrante ambulante e di un musicista di strada, che viaggia accompagnato da un piccolo orso: insieme ripercorrono la storia dei paladini di Francia nella battaglia di Roncisvalle, proponendo una riflessione sulla guerra e sulla natura ambivalente dell'animo umano.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare direttamente la Casa della Memoria via email o telefonando al numero 02 884441.

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