Il veleno dopo lo sparo: il piombo nella caccia avvelena gli uccelli, l’ambiente e l’uomo, mostra

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DA Venerdì28Novembre2025
A Domenica01Marzo2026

Dal 28 novembre 2025 al primo marzo 2026 il Museo di Storia Naturale di Milano (corso Venezia 55) ospita la mostra Il veleno dopo lo sparo: il piombo nella caccia avvelena gli uccelli, l’ambiente e l’uomo, promossa dal Comune di Milano e realizzata dal Museo di Storia Naturale di Milano in collaborazione con il Museo di Scienze Natrali Caffi di Bergamo e la Società Italiana di Scienze Naturali, curata da Enrico Bassi, Gloria Ramello, Paolo Pantini e Giorgio Chiozzi.

La mostra, che rinnova e approfondisce l’edizione presentata a Bergamo nel 2023 nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, offre un percorso divulgativo e scientifico sui rischi ambientali e sanitari legati all’uso del piombo nelle munizioni da caccia. Dal 15 febbraio 2023 è in vigore il Regolamento Ue 2021/57, che vieta l’utilizzo di munizioni al piombo entro 100 metri dalle aree umide europee, riconoscendone ufficialmente la tossicità per fauna, ambiente e salute umana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il piombo una neurotossina pericolosa per inalazione, contatto e ingestione, e sconsiglia vivamente il consumo di carne di selvaggina abbattuta con munizioni tossiche, soprattutto da parte di bambini sotto i 7 anni, donne in età fertile e anziani sopra i 70 anni.

Nonostante sia ormai bandito da benzine, giocattoli, bigiotteria, tipografia, idraulica, vernici, ceramiche, prodotti sanitari e, soprattutto, da tutti i materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (Moca), il piombo è ancora ampiamente impiegato
in Europa per le munizioni da caccia, con conseguenze ambientali e sanitarie rilevanti. Il loro utilizzo, infatti, provoca una massiccia dispersione di questo metallo nell’ambiente e la possibile ingestione da parte dell’uomo che consuma carne di selvaggina contaminata da pallini e frammenti di proiettile.

Ogni anno, nell’Unione Europea, l’attività venatoria disperde oltre 14.000 tonnellate di piombo nell’ambiente: un metallo che può permanere nel suolo fino ad un secolo. Gli uccelli acquatici lo ingeriscono accidentalmente, mentre rapaci e necrofagi, come gli avvoltoi, lo assumono nutrendosi di prede o carcasse contaminate. Secondo l’European Chemical Agency ogni anno 2,3 milioni di uccelli muoiono per intossicazione da piombo. In Lombardia, il 73% delle 55 aquile reali e avvoltoi recuperati morti o in difficoltà tra il 2005 e il 2025 risultava contaminato da piombo di origine venatoria, come dimostrano le analisi condotte dal Parco Nazionale dello Stelvio e dall’Ufficio Caccia della Provincia di Sondrio.

Attraverso reperti naturalistici, campioni, immagini, collezioni storiche e installazioni multimediali, la mostra illustra gli effetti del saturnismo (intossicazione da piombo) su uccelli acquatici, rapaci e grandi avvoltoi europei, mostrando come questa minaccia invisibile coinvolga non solo la fauna selvatica ma anche l’uomo e gli animali domestici. Il percorso espositivo, concepito per un pubblico ampio, mira a informare con rigore scientifico e a stimolare una riflessione critica su un problema spesso sottovalutato. L’obiettivo non è condannare la caccia, ma promuovere una caccia sostenibile e consapevole, incentivando la transizione verso munizioni alternative ecocompatibili - come acciaio, rame, tungsteno e bismuto - già adottate con successo in diversi paesi europei e da alcune amministrazioni italiane.

Il veleno dopo lo sparo rappresenta un monito chiaro e documentato a istituzioni e consumatori: l’uso irresponsabile del piombo mette a rischio l’equilibrio degli ecosistemi, la biodiversità e la salute delle persone. Attraverso la divulgazione scientifica e la collaborazione tra musei, enti di ricerca e istituzioni, l’esposizione intende contribuire a un cambiamento culturale e normativo ormai necessario.

La visita è inclusa nel biglietto del Museo di Storia Naturale di Milano (5 euro intero; 3 euro ridotto; ingresso gratuito dopo le 14.00 il primo e il terzo martedì del mese). Orari di apertura, 10.00-17.30, dal martedì alla domenica (ultimo ingresso ore 16.30); chiusura 25 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio 2026. Durante il periodo di apertura sono previste visite guidate, incontri divulgativi, conferenze e attività didattiche per scuole e famiglie, volte ad approfondire il tema del rapporto tra caccia, ambiente e salute pubblica.. Per info 02 88463337.

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