Metafisica/Metafisiche, mostra

Giorgio De Chirico, Enigma della partenza, 1914, Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma) © Giorgio De Chirico, by Siae 2025 Giorgio De Chirico, Enigma della partenza, 1914, Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma) © Giorgio De Chirico, by Siae 2025
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DA Mercoledì28Gennaio2026
A Domenica21Giugno2026

Dal 28 gennaio al 21 giugno 2025 Milano ospita, nell'ambito del programma culturale dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026, la grande mostra Metafisica/Metafisiche, suddivisa in tre capitoli espositivi in tre grandi musei milanesi e un programma multidisciplinare di iniziative per la città.

Il progetto - a cura di Vincenzo Trione e prodotto da Palazzo Reale, Museo del Novecento, Grande Brera-Palazzo Citterio e Gallerie d’Italia - mette in dialogo i maestri della Metafisica con gli eredi internazionali e con gli allievi del XX e XXI secolo.

A Palazzo Reale (piazza del Duomo 12) vengono presentate circa 400 opere tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, oggetti di design oltre a plastici e modelli architettonici, illustrazioni, fumetti, riviste, video, vinili con prestiti nazionali e internazionali provenienti da più di 150 istituzioni tra pubbliche e private, gallerie, archivi e prestigiose collezioni private.
Dai protagonisti del gruppo storico nato a Ferrara nel 1917 - Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi - agli artisti che, in Europa e in America, hanno assorbito atmosfere e soluzioni del movimento, fino agli echi contemporanei con lavori di diversi autori che si sono ispirati alla poetica Metafisica nel campo dell’arte ma anche della fotografia, dell’architettura, del cinema, del teatro, del design, della moda, della letteratura, del graphic novel e della musica: da Mario Sironi a Felice Casorati, da René Magritte a Max Ernst, da Salvador Dalí a Andy Warhol, e ancora da Mimmo Paladino a Giulio Paolini, da Jannis Kounellis a Francesco Vezzoli, da Aldo Rossi a Gio Ponti, da Paolo Portoghesi a Frank Gehry, da Mimmo Jodice a Gabriele Basilico, da Giorgio Armani a Fendi, da Paolo Sorrentino a Tim Burton fino a David Bowie e a molti altri ancora.

Al vicino Museo del Novecento (piazza del Duomo 8), negli Archivi Ettore e Claudia Gian Ferrari un approfondimento sul rapporto tra la Metafisica e Milano: viene indagato il legame, per certi versi sorprendente, tra alcuni protagonisti del gruppo guidato da Giorgio De Chirico e la città, crocevia artistico e intellettuale, ma anche laboratorio di sperimentazione e dialogo tra le arti. Nello spazio espositivo, il pubblico incontra una selezione di disegni, maquette, abiti, materiali d’archivio e fotografie, a testimonianza dell’attività di Giorgio De Chirico, Alberto Savinio e Carlo Carrà nel capoluogo lombardo e della loro collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni artistiche e culturali cittadine. In particolare, bozzetti di scenografie e costumi da loro realizzati tra gli anni quaranta e cinquanta per il Teatro alla Scala e fotografie d’epoca e disegni preparatori dei Bagni Misteriosi progettati per la Triennale di Milano. Un focus è poi dedicato ad Ascolto il tuo cuore, città (1944) di Alberto Savinio, che racchiude tutto l’amore ‘carnale’ che uomo può avere [per] una città. A questo romanzo documentario è dedicata una serie di 10 fogli di Mimmo Paladino dal titolo Disegni per Savinio, che ne ha estratto situazioni e atmosfere, componendo le sequenze di una sorta di involontario film disegnato d’impronta neorealista, governato da un calibrato gioco tra fedeltà e infedeltà, tra brandelli di scritture e visioni.
 
Alle Gallerie d’Italia (piazza della Scala 6, dal 28 gennaio al 6 aprile 2026), in dialogo con le opere in caveau, c'è un omaggio a Giorgio Morandi attraverso le fotografie di Gianni Berengo Gardin dedicate all’atelier bolognese del pittore.

La Grande Brera ospita a Palazzo Citterio (via Brera 14, dal 6 febbraio al 5 aprile 2026) un inedito omaggio di William Kentridge sempre a Giorgio Morandi. L’intervento di Kentridge si articola in due momenti: una videoinstallazione sonora e una sequenza di sculture in cartone, che reinterpreta poeticamente gli oggetti d’uso quotidiano, protagonisti delle nature morte di Morandi. Un modo per avviare un dialogo ideale con le opere metafisiche del maestro bolognese conservate a Palazzo Citterio. Declinando il progetto curatoriale di Metafisica/Metafisiche, l’installazione di Kentridge mette in luce l’eredità formale e concettuale di Morandi e recupera una pratica espressiva che fa del tempo, della memoria e del ritmo una materia visiva.

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