Dal 19 al 23 novembre 2025 presso lo spazio Slow Mill di Milano (via Volturno 32), in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, si svolge il TjFest (Teatro Junior Festival), rassegna teatrale dedicata ai minori, per celebrare il diritto di tutti i bambini ad accedere alla cultura e all’arte.
Cinque giorni a ingresso gratuito in cui i più piccoli, accompagnati dai loro genitori, hanno modo di assistere a rappresentazioni teatrali dedicate, tra giovani eroi, avventure, racconti ispirati agli scritti di Molière, storie con una morale e un messaggio nascosto da decifrare e tenere sempre a mente e topi parlanti; un evento pensato per coinvolgere e ispirare i più giovani, che potranno poi continuare il loro percorso durante l’anno attraverso attività teatrali, musicali e laboratoriali. Il TjFest, infatti, fa parte del progetto Oltre la scuola, realizzato grazie al contributo della Fondazione di Comunità Milano e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e nato dall’esperienza dell’associazione Dora e Pajtimit Asd Aps , attivi dal 2022 nello spazio Slow Mill, dove hanno dato vita a numerose iniziative socioculturali rivolte alla cittadinanza.
Di seguito il programma degli spettacoli.
Mercoledì 19 novembre
- ore 20.00 - L'amore vince. Ispirato alla commedia scritta da Molière L’amore Medico, lo spettacolo narra della vicenda di Sganarelle, sua figlia Lucinde (piombata in uno stato di tristezza perenne perché vuole sposare un giovane di nome Clitandre), l’arguta serva di casa Lisette e il tranello teso a Sganerelle. Il finale è uno scoppiettante susseguirsi di rocambolesche scene in cui lo stesso pubblico potrà decidere, se gli attori glielo permetteranno, come far terminare la commedia. Con Maurizio Brandalese, Sara Pagani, Lorenzo Prestipino, Alberto Viscardi; regia Maurizio Brandalese, produzione Dedalus Teatro.
Giovedì 20 novembre
- ore 20.00, Alla ricerca di Kaidara - Tre giovani eroi, Hammadi, Hamtudo e Demburo, partono alla ricerca del misterioso Kaidara, in un viaggio ricco di avventure e di strani incontri. Una messa in scena che prende spunto da una delle opere più significative della cultura africana tradizionale. Pubblicato per la prima volta nel 1968 da Amadou Hampaté Bâ e Lilyan Kesteloot, il racconto iniziatico fa parte della letteratura tradizionale Peul del Ferlo senegalese, come dei Peul del Macina. Sotto la parvenza di favola per bambini, dispensa insegnamenti profondi e attuali. Con Amandine Delclos; regia di Giordano V. Amato, produzione Il Mutamento.
Venerdì 21 novembre
- ore 20.00, Bittersweet Fandango - Un signore rientra a casa per cenare, ma fallisce nel tentativo di compiere ogni semplice azione quotidiana. Il corpo, vecchio e stanco, lotta per ristabilire il controllo sugli oggetti della stanza, che sembrano prendere vita propria. Una drammaturgia muta nella quale si incontrano il linguaggio della maschera, della clownerie e del teatro di figura, in un’esplorazione del tema della solitudine e del fallimento. Di e con Aurora Croce; regia di Matteo Çili.
Sabato 22 novembre
- ore 11.00, Sotto la tenda - Un’avventura tra deserti e mari, all’ombra di una tenda beduina. Sotto la tenda dei nomadi gli oggetti diventano i protagonisti, mentre le sabbie colorate disegnano città, deserti, montagne e mari e nell’aria si spandono i profumi di un mondo lontano. Attorno al tappeto, conforto dei viaggiatori, bambine e bambini incontrano personaggi magici, raggiungono paesi lontani, montagne e deserti e si imbattono in avventure imprevedibili che incuriosiscono, fanno ridere, sorridere e, perché no, anche riflettere. Di e con Abderrahim El Hadiri.
- ore 16.00, Cabaret - Giovani donne esibiscono i loro corpi e le loro vite, sfilando per ricevere l’apprezzamento di una folla esigente di astanti. Ma presto l’esibizione si trasforma in rito, lasciando spazio a voci che invocano aiuto e raccontano storie di violenza lontane e vicine. Con la partecipazione degli studenti e studentesse del laboratorio teatrale Besta Drama Club della scuola superiore Iiss Fabio Besta di Milano; regia di Maria Camilla di Tullio.
- ore 18.00, Il vestito di Arlecchino - Una sartina di teatro è alle prese con un vestito impossibile da cucire e abiti di cui non è soddisfatta, ha trascorso tutta la notte a rammendare e sistemare i costumi e adesso ha pure finito la stoffa: come fare? Ma ecco all’improvviso una fantasmagoria di personaggi anima il teatro, fino all’arrivo di Arlecchino, che scombussolerà di nuovo la Sartina e grazie a cui scoprirà, dietro la maschera, l’amore. Ma la Sartina riuscirà a finire il vestito? Di e con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce, maschere di Monica Giordano e Andrea Cavarra; regia Equivochi Compagnia Teatrale.
- 21.00, Toponomastica - Se i topi sapessero parlare cosa direbbero della città? E se sapessero cantare con che canzoni la racconterebbero? Da questa provocatoria domanda nasce questa immaginifica conferenza di topi che analizzano con pungente ironia le regole e gli stili di vita delle città e i vizi e le virtù degli umani che vi abitano. La prospettava dal basso degli ultimi, degli emarginati, ma anche di quelli che vedono nei paesaggi urbani una possibilità infinita, un laboratorio di socialità che può unire molto più che dividere. Toponomastica è un teatro-canzone molto particolare, in cui il tradizionale schema del cabaret milanese si lascia contaminare e ibridare. Il tutto dà vita a un pastiche inaspettato e sorprendente che ci prende per mano e ci conduce alla scoperta di una città che troppo spesso non sappiamo guardare con occhi abbastanza attenti. Con Marta Pistocchi e Alessandro Sicardi; regia di Rita Pelusio, produzione Marta Pistocchi in collaborazione con Pem Habitat Teatrali.
Domenica 23 novembre
- ore 18.00, La supercasalinga - Può l'apparizione di un'orrenda macchia sconvolgere la vita di una persona? Sì, se questa persona è la Supercasalinga: lei, cresciuta seguendo gli opprimenti insegnamenti della madre, ha appreso ogni segreto in fatto di cura della casa, ordine e disciplina, condensando in sé millenni di sapienza casalinga. Nonostante i potenti mezzi e la grinta da vendere, la Supercasalinga dovrà attingere ad ogni sua risorsa per sconfiggere la macchia. Uno spettacolo comico che utilizza il teatro fisico, il clown e una buona di follia per trascinare il pubblico dentro una classica avventura da supereroi con tanto di sigla, effetti speciali e colpi di scena, in cui si nascondono anche spunti di riflessione per ognuno: quanto ci si nasconde dietro e dentro alle abitudini? Quanto l’imprevisto è occasione di cambiamento? Quale è il momento per ribellarsi e vivere autonomamente la propria vita e fare le proprie scelte? Con Roberta Paolini, voice off Bano Ferrari; aiuto regia Bano Ferrari e Valentino Rossi.