I consigli da ricordare per redigere un curriculum perfetto

Magazine, 24/08/2022.

Un curriculum vitae può rivelarsi davvero efficace solo nel caso in cui venga accompagnato da una lettera di presentazione. Essa ha, come il suo nome lascia intuire, lo scopo di presentare il cv che supporta, in modo da far conoscere il soggetto che si candida per una specifica mansione. È auspicabile che la lettera di presentazione sia personale e metta in risalto le caratteristiche del candidato, facendo emergere le sue ambizioni e raccontando le sue esperienze e la sua storia, così che il datore di lavoro abbia l’opportunità di conoscere più da vicino il candidato.

Il portfolio

In alcuni casi si può pensare di allegare al cv una specie di portfolio. Di che cosa si tratta? Stiamo parlando di un documento riepilogativo grazie a cui è possibile far vedere le proprie esperienze di lavoro, con un approccio senza dubbio efficace e al tempo stesso immediato. Grazie a un portfolio non solo si evidenziano le esperienze svolte negli anni, ma anche le soft skills di cui si è in possesso. È un suggerimento forse semplice ma di comprovata validità, dato che permette di valorizzare ulteriormente le competenze e le abilità del candidato, che così può farsi notare fra gli altri. Ciò è vero a prescindere dal fatto che si sia in possesso o meno di una laurea, magari perché si è ancora impegnati nel proprio percorso universitario. Insomma, un accorgimento semplice da attuare ma davvero utile.

Che cosa segnalare nel cv

Se si è preso parte in passato a progetti di gruppo, vale la pena segnalarli, a patto che essi abbiano una qualche pertinenza con la candidatura che si avanza e che siano coerenti con le mansioni indicate dal datore di lavoro. Le persone che stanno cercando un lavoro potrebbero perfino pensare di fornire una piccola descrizione di ciascun progetto, utile proprio per far vedere le competenze che sono state sviluppate e le conoscenze che sono maturate nel settore. In più, per i convegni, gli incontri e i seminari a cui si è partecipato durante il periodo universitario, può essere utile farne menzione nel cv, anche per far capire che si nutre un certo interesse rispetto ai temi affrontati. Chi non ha ancora terminato il proprio percorso di studi all’università, può pensare di segnalare nel cv gli esami più importanti che ha sostenuto con la votazione, magari per far capire ai selezionatori quale è il campo di specializzazione desiderato.

Lavorare e studiare al tempo stesso

Non sono rari i casi di persone che frequentano l’università e al tempo stesso si mettono in cerca di un impiego. Così, si ha l’opportunità di proseguire il proprio percorso di studi e lavorare al tempo stesso. In una situazione del genere, vale la pena indicare nel proprio cv le diverse esperienze affrontate nel corso del periodo universitario, per quanto poi nella sezione relativa alla formazione non si potrà ancora segnalare il titolo di studio della laurea. Nel novero delle azioni che vale la pena compiere quando si redige il curriculum vitae non avendo la laurea ma essendo ancora impegnati nel percorso universitario, c’è quella che prevede di indicare non solo i principali esami svolti, ma anche i progetti e tutte le esperienze vissute.

Le competenze umane e pratiche

In fase di compilazione di un curriculum vitae europeo, è molto importante fare riferimento a quelle competenze umane e pratiche che non derivano per forza dal possesso di una laurea. Si può puntare su un elenco delle esperienze di lavoro svolte fino a quel momento; inoltre, per mettere in risalto ognuna delle esperienze affrontate, per tutte le attività si possono indicare sia le mansioni che sono state svolte che le competenze che sono state acquisite nel corso del tempo. Il cv deve essere strutturato, in ogni caso, in modo che la sezione iniziale comprenda i dati anagrafici e le informazioni personali, che la seconda sezione comprenda le esperienze di lavoro e che la terza sezione riguardi la formazione e l’istruzione. Qui possono essere indicati i corsi seguiti, anche se non per forza correlati al percorso universitario, purché siano attinenti con il ruolo per cui ci si candida.