Sanremo 2019: Patty Pravo e Briga con Un po' come la vita. Testo e pagella

facebook/Patty Pravo

Magazine, 02/02/2019.

Patty Pravo e Briga - Un po’ come la vita (M. Rettani-D. Calvetti-S. Vallarino-M. Bellegrandi-M. Rettani-D. Calvetti-S. Vallarino-L. Leonori)

Una coppia stranissima, quella formata da una delle veterane (con Bertè e Turci) della kermesse canora Patty Pravo (Nicoletta Strambelli, 70) e dall’esordiente sul palco dell’Ariston, ma già affermato, Briga (Mattia Bellegrandi, 30), che dovrebbe servire un intrigante cocktail di pop e di rap. I nomi degli autori (oltre allo stesso Briga, l’esperto Diego Calvetti, e Sergio Vallarino, alias il varazzino Zibba) sono una garanzia, ma a una prima lettura il testo non sembra indimenticabile: “ricorda di giocare / e di portarti altrove (a volte le forzature della metrica canzonettistica creano mostriciattoli) / io resto qui a capire come illuminarmi il cuore / come illuminarci il cuore / tu credi di volare / ma l’illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte / magari prova a immaginare che sul retro (?) della vita / ci sia un’immagine più forte / e non mi basterà il ricordo /vorrei trovarmi nell’esatta condizione / di una luce alla stazione…”.  Mah. Nella ricerca dell’immagine “poetica”, è facile cadere nel kitsch. Vedremo. Duetto con Giovanni Caccamo.

Voto: 6

Un po’ come la vita
Senza più sognare
Di esistenza e di ironia
E scivolare…
E scivolare via
Come dire «ancora un po’»
Andare a cercare
Quella cosa che fa sempre un po’ più male
Ma che porta in un momento
A riconsiderare il vento
E poi gridare a me che non credo
Che il confine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Tu credi di volare
Ma l’illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte
Magari prova a immaginare che sul retro della vita
Ci sia un immagine più forte
E non mi basterà il ricordo
Vorrei trovarmi nell’esatta condizione
Di una luce alla stazione
Su un binario abbandonato
Dove il viaggio non è mai iniziato
Per poi gridare a me che non credo
Che l’orizzonte è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Ridammi una notte che brilla
Invece di un cielo di corvi
Non ti ricordi
Quando eravamo due corpi
Uniti nel prendere i colpi
Noi sapevamo come illuminarci
Prima di prenderci a calci
Prima di metterci al collo
Pure le croci degli altri
Solo per assomigliarci
E poi gridarmi ancora che non credo
Ma in questo tunnel così buio io non guardo indietro
E la fine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore

Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2019 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.

Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.

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