Film da rivedere su Disney +: Grand Budapest Hotel, l'anima di Wes Anderson

Prosegue la nostra nuova rubrica dedicata al cinema. Di volta in volta il nostro cinefilo Pietro Conte analizzerà un film presente sulle diverse piattaforme di streaming (Netflix, Prime Video, Disney +). L’obiettivo è quello di individuare le chicche da non perdere assolutamente e che spesso ci sfuggono nella miriade di possibilità di scelta proposte dai cataloghi.

Magazine, 28/09/2023.

Grand Budapest Hotel

La trama

Tra le montagne della fittizia Repubblica di Zubrowka, nel 1968, un giovane scrittore (Jude Law) fa visita all’ormai decaduto Grand Budapest Hotel e qui incontra Zero Moustafa che gli racconta la storia di come è diventato proprietario dell’hotel. Nel ‘32, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, si intrecciano le storie d'amore del concierge, il Monsieur Gustave e del suo lobby boy, lo stesso Zero Moustafa, quando il primo viene improvvisamente in possesso di una cospicua eredità lasciata da una delle sue ricchissime amanti.

La recensione

Grand Budapest Hotel racchiude in sé l'anima di Wes Anderson. Una grandiosa, sofisticata, elaborata architettura, quasi teatrale, fatta di milioni di dettagli meticolosi, calcolatissimi e squisiti. In determinati punti la pellicola ingrana la quinta e le scene si susseguono velocemente, il tutto arricchito da una regia magistrale e, nonostante la velocità, da un’attenzione al dettaglio incredibile. Basta pescare un fotogramma o un’inquadratura a caso e si troveranno le simmetrie, le tinte unite nette, le geometrie vintage, gli oggetti feticcio, i colori pastello, la stilosità hipster, la fotografia statica, i movimenti di macchina ortogonali e i travestimenti buffi. È proprio intorno a questi punti, inoltre, in cui il film accelera, che l’autore riesce a strappare al pubblico alcune delle risate più sincere. 

Gustave è il personaggio che forse più di ogni altro porta in scena l'ideologia dell'Autore: elegante, preciso, rigoroso, edonista, ossessionato dai dettagli e animato da un'incredibile etica del lavoro - M. Gustave è la prova che il calcolo formale può essere una passione, se eseguito con zelo sovrumano e grande intelligenza. Senza parlare poi del resto del cast stellare, il piccolo Mustafa che con la sua rigidità posturale, evidentemente caricaturale, riesce a caricarsi sulle spalle la comicità della pellicola e sembrare quasi sciolto al tempo stesso. L'intreccio scorre in modo impeccabile, i personaggi sono uno spasso e conquistano velocemente l’affetto del pubblico. A tutti viene dato il giusto spazio, insomma un film assolutamente da vedere!

Categoria: Commedia
Regista: Wes Anderson
Anno: 2014
Sceneggiatura: Wes Anderson
Premi: 4 Oscar 1 Golden Globe
Parere della critica: Alto (Basso/Medio/Alto)
Le Piattaforme: Disney +

Di Pietro Conte

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