Magazine, 20/09/2023.
Il mondo del lavoro è cambiato in modo sostanziale negli ultimi anni, in parte a causa degli stravolgimenti legati alla pandemia. In alcuni settori, trovare personale qualificato è sempre più complesso, e in altri mancano i candidati pronti ad accettare condizioni che non sono più considerate abbastanza vantaggiose.
Le grandi dimissioni
A ciò si aggiungono i fenomeni, evidenti soprattutto negli Stati Uniti ma rilevanti anche in Italia, delle grandi dimissioni e del quiet quitting. In questo contesto, il settore delle risorse umane ha acquisito un’importanza ancora maggiore per l'acquisizione e il mantenimento del personale. Per le aziende, rimanere al passo con i trend attuali è dunque più necessario che mai, così da mantenere alta la motivazione dei dipendenti e, di conseguenza, la competitività.
Passaggio al lavoro ibrido o remoto
Dopo la fine della crisi sanitaria, molte aziende hanno deciso di mantenere un modello di lavoro ibrido, che sembra essere un fattore positivo per attirare talenti e per incoraggiarli a rimanere. I dati che abbiamo a disposizione, inoltre, suggeriscono che questa modalità di lavoro aiuti a migliorare la produttività.
Una richiesta per sempre più dipendenti
È cresciuto anche il numero di dipendenti che desiderano lavorare in full remote, ottenendo una maggiore autonomia e la libertà di vivere lontani dal luogo di impiego. Il reparto HR, quindi, deve adoperarsi perché questo momento di transizione avvenga nel modo più semplice possibile, sia per i dipendenti che per l’azienda. Ciò include, tra le altre cose, la redazione di policy specifiche per il personale che lavora da casa e la risoluzione di eventuali problemi logistici e di comunicazione. È necessario, inoltre, impegnarsi ad adattare il modello operativo alle nuove circostanze, modificando all’occorrenza la stessa cultura aziendale.
Esternalizzazione e digitalizzazione
Come per le altre aree di ogni business, anche il settore HR è interessato in questi anni dalla trasformazione digitale. Dalla dematerializzazione degli archivi e della documentazione all’automazione dei processi, arrivando fino all’analisi dei dati per ottenere informazioni cruciali per il processo decisionale, i cambiamenti in atto sono numerosi e di notevole portata. Sempre più difficile poi è avere un team interno di piccole dimensioni: i costi necessari in termini di software per essere competitivi nella ricerca di candidati infatti sono così alti che sotto una certa soglia conviene quasi sempre rivolgersi a uno specialista esterno.
Come avviene l’esternalizzazione
Questi cambiamenti avvengono sempre più spesso facendo ricorso a servizi esterni, che permettono di trovare consulenti del lavoro a Milano o altrove che si occupano esclusivamente di gestione del personale e payroll, e sono quindi più esperti e in grado di affrontare anche problemi di HR complessi.
Una modalità di lavoro più professionale
I professionisti esterni si avvalgono di strumenti digitali innovativi, come piattaforme complete che coprono ogni aspetto dell’HR e, in alcuni casi, fanno uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale per snellire e ottimizzare le operazioni. Si ha così il vantaggio di sfruttare tutto il potenziale della digitalizzazione aziendale, senza la necessità di assumere personale specializzato o di aggiornare continuamente i dipendenti interni.
Attenzione a benessere e formazione dei dipendenti
Come abbiamo accennato, impegnarsi per la soddisfazione dei dipendenti è oggi fondamentale per le aziende, in particolare per quelle innovative che hanno bisogno di personale dalle competenze molto ricercate. Con una maggiore consapevolezza di problemi come burnout e stress cronico, cresce il bisogno di provvedimenti volti a supportare il benessere fisico e psicologico dei dipendenti, con vantaggi comprovati anche sulla loro produttività. Aumentano, quindi, le aziende che offrono la possibilità di intraprendere sessioni con uno psicologo, benefit personalizzati in base alle esigenze, o, come già visto, l’opportunità di lavorare in modalità ibrida o remota.
Il tema della formazione
Un altro aspetto che sta acquistando centralità è quello della formazione continua, necessaria per assicurarsi che i dipendenti abbiano sempre competenze aggiornate in un mercato che cambia a ritmi più rapidi rispetto al passato. Insieme ai percorsi di apprendimento veri e propri, si è diffuso l’utilizzo di programmi di coaching volti a migliorare motivazione, fiducia in sé, e altre soft skill come capacità di leadership.