Peste suina, Aldo Alberto (Cia Liguria): «Si abbattono maiali sani e si lasciano circolare cinghiali vettori dell'infezione»

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Genova, 20/01/2022.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Cia Liguria, con le parole del presidente Aldo Alberto. "Questa Ordinanza della Regione Liguria per contrastare il diffondersi della peste suina risponde a esigenze di emergenza sanitaria che, se tutte le forze politiche ci avessero ascoltato in questi anni, probabilmente non si sarebbe creata. Il risultato è che si abbattono i maiali sani e lasciamo circolare i cinghiali potenzialmente malati, reali vettori dell'infezione".

Prosegue Aldo Alberto: "Occorre avviare, invece, azioni di abbattimento mirate dei cinghiali. Siamo stati costretti in questi mesi anche a lanciare una petizione popolare - che guarda caso abbiamo diffuso con lo slogan 'Non lasciamo spazio ai cinghiali' - per riuscire a modificare la legge regionale, diminuire la presenza degli ungulati e garantire rimborsi diversi agli agricoltori. Intanto, l'obbligo di abbattimento dei capi rappresenta una mazzata per tante aziende del territorio e le comunità dove operano.

Conclude: "È necessario che queste aziende siano sostenute con ristori immediati. Senza dimenticare tutti i danni per le diverse filiere, a partire da quella legata alle attività ricettiva, che coinvolgono tante aziende nei territori dell'entroterra. Il coordinamento con la Regione Piemonte? Una scelta corretta, i due territori sono strettamente connessi. Come Cia Agricoltori ci siamo già mossi nei giorni precedenti. Con il coordinamento del presidente nazionale, Dino Scanavino, abbiamo organizzato un incontro tra i presidenti Cia delle due Regioni e i due assessori regionali con delega all'Agricoltura".

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