La mostra Guido Rossa fotografo a Palazzo Ducale. Bizzarri: «Restituisce alla città l'uomo e l'artista»

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Genova, 14/01/2022.

Dal 14 gennaio al 20 febbraio 2022, in Sala Liguria a Palazzo Ducale, è visitabile la mostra Guido Rossa fotografo. Anche in una piccola cosa, a cura di Gabriele D'Autilla e Sergio Luzzatto e con il contributo della figlia Sabina Rossa. Un'esposizione che racconta il Guido Rossa sensibile e attento fotografo, lasciando in secondo piano l'aggiustatore dell'Italsider, sindacalista della Cgil e militante del Pci, vittima delle Brigate Rosse in quel 24 gennaio 1979. «Questa mostra restituisce alla città il Guido Rossa uomo, fotografo, artista e amante della montagna. Non la vittima» dice Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Le parole della figlia, Sabina Rossa, raccontano brevemente le immagini esposte: «Sono state selezionate con pazienza 70 immagini dai curatori, su oltre un migliaio di diapositive visionate. Sono scatti realizzati tra gli anni '60 e '70 e conservati nell’archivio di famiglia per oltre 50 anni. Questa a mio avviso è una fotografia documentarista, le immagini ad esempio del Nepal sono dedicate molto più agli uomini, alle donne e ai bambini del luogo che alle cime montuose. Per documentare quello che mio padre, nei suoi appunti, aveva descritto come "l'aspetto umano di una grande tragedia". Ci sono poi le immagini del centro storico: mio padre era di Torino, ma profondamente innamorato di Genova, aveva creato una raccolta apposita dal titolo Nascita, sviluppo e.. morte di una città. Noi parenti delle vittime siamo abituati a vedere in genere immagini in bianco e nero, con pallottole e sangue; queste immagini sono finalmente a colori e vogliono in qualche modo imporsi e sostituirsi alle altre, per raccontare la ricchezza civile e morale che ha accompagnato l'esistenza dell'uomo Guido Rossa».

L'assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso dice commossa: «Queste fotografie raccontano uno spaccato di vita, rappresentano alla perfezione una frase che Rossa ci ha lasciato "La realtà delle cose si identifica forse mai con il desiderio?". Ci restituiscono il modo in cui lui guardava mondo, vanno oltre alla persona che rimane fissa in uno spaccato buio della nostra nazione e ne restituiscono un aspetto molto più umano e personale». «È una grande lezione, per tutti, di storia, coraggio e dignità - dice Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura - e il bello del nostro mestiere è continuare a imparare grandi lezioni. Dobbiamo riuscire a mostrare la verità, a trascinare la memoria fuori dalle teche impolverate per far sì che colpisca e rimanga. Questa è una mostra che noi di Palazzo Ducale abbiamo autoprodotto, con la speranza che possa presto viaggiare in tutta Italia».

Sergio Luzzatto, storico e curatore della mostra, sostiene: «Avevo 16 anni quando è stato ucciso, mi ricordo il sentimento di torto che ci circondava. Ho sentito che nel tempo questo nome aveva bisogno di una riparazione, di un risarcimento che andasse oltre alla vittima. Queste immagini offrono lo sguardo di un uomo più che mai vivo, partecipe, a tratti poetico, senza dubbio prensile, volto a raccontare la Storia che lo circondava. Ed è questo sguardo che oggi si deve diffondere e promuovere, anche nelle scuole».

La mostra fotografica di Guido Rossa a Genova, visitabile fino al 20 febbraio 2022, è a ingresso libero (con super green pass e indossando la mascherina) con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 19; dal sabato alla domenica dalle ore 11 alle 19. Per informazioni e tutte le normative Covid da seguire, visitare il sito di Palazzo Ducale Genova.

Di Elisa Morando

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