Genova, il 2022 sarà l'anno del Barocco: Tursi stanzia 1,8 milioni per due grandi mostre

Genova, il 2022 sarà l'anno del Barocco: Tursi stanzia 1,8 milioni per due grandi mostre

Mostre Genova Mercoledì 3 novembre 2021

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Genova - Il 2022 sarà l'anno in cui Genova celebrerà uno dei periodi di maggiore fulgore della propria storia, quando tra Seicento e Settecento la Repubblica raggiunse l'apice della sua potenza e conobbe un momento di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica. La giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore alle politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso, i progetti Un Barocco Superbo e Rubens 22. A network, esposizioni che si terranno rispettivamente nella primavera e nell'autunno del prossimo anno. Di 600 mila euro lo stanziamento per il primo appuntamento e di 1 milione e 200 mila euro per il secondo.

La prima mostra - curata da Pietro Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero - celebra la straordinaria stagione artistica tra Sei e Settecento quando vennero create da celebri artisti stranieri come RubensVan DyckPuget e brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari, opere di sorprendente qualità. Organizzato in sintonia con la mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma nel marzo 2022, il progetto proporrà accanto alla grande mostra presso Palazzo Ducale, preziose esposizioni monografiche dedicate ai singoli maestri e percorsi "barocchi" a Palazzo Bianco, al Museo dell’Accademia Ligustica, Palazzo Reale e altri palazzi e chiese del centro storico.

Il secondo progetto ha come centro la mostra Rubens e i Palazzi di Genova, curata da Nils Büttner e Anna Orlando, che si terrà nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, e che nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622). La rassegna presenta oltre 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti circa venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, che si sommano a quelli presenti in città.

La mostra è l'occasione per attivare una rete culturale, dal titolo - appunto - Rubens 22. A Network che coinvolge numerose realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova al Museo Diocesano, dall’Accademia Ligustica di Belle Arti a Palazzo della Meridiana, dall'Università degli Studi di Genova alla Fondazione Teatro Carlo Felice e al Conservatorio Nicolò Paganini e a molti altri. Si tratta di una fitta rete di collaborazioni, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e altri progetti espositivi che fanno rivivere la Genova "Superba" del Seicento, nell'epoca del suo maggiore splendore.

«Il 2022 sarà un anno straordinario per Genova dal punto di vista culturale e le cifre che abbiamo deciso di stanziare testimoniano la grande attenzione della Giunta - sottolinea l'assessore Grosso - Si tratta di rassegne di richiamo internazionale che saranno ospitate come sede principale a Palazzo Ducale, ma che coinvolgeranno tutte le maggiori istituzioni culturali della città in un fil rouge straordinario che vedrà tutta la città immersa in un'atmosfera che farà rivivere un periodo di grande magnificenza della SuperbaOltre alle importanti rassegne i cui progetti abbiamo approvato in Giunta, voglio ricordare, a maggio e a ottobre, le consuete occasioni di incontro con il nostro patrimonio storico, artistico e architettonico nelle edizioni dei Rolli Days. La forza di Genova è "ragionare in rete", sia a livello internazionale, viste le prestigiose collaborazioni che abbiamo attivato, sia a livello locale grazie al coinvolgimento di tanti soggetti culturali attivi sul nostro territorio. Grazie al lavoro di tutti, questo sarà un anno che, a diciotto anni esatti da "Genova 2004", sottolineerà ancora una volta l'importanza del siglo de los genoveses».

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