Gaetano Pesce, la mostra a Villa Croce e nelle piazze di Genova

Silvia Frattini

Genova, 23/09/2021.

Inaugurata a Villa Croce la mostra di Gaetano Pesce In ricordo di un amico, visitabile da venerdì 24 settembre 2021 a domenica 9 gennaio 2022. L'esposizione vuole essere un omaggio al lavoro e alla ricerca di uno dei maestri del design e dell'architettura contemporanea e al contempo un occasione per ricordare e celebrare Germano Celant, caro amico di Gaetano Pesce e personaggio celebre del mondo culturale scomparso recentemente.

«Un'amicizia che è iniziata quando eravamo ai nostri inizi - ricorda così l'amico, Gaetano Pesce - Germano Celant era un anno più giovane di me e ci conoscemmo a Genova quando lui era ancora studente e io avevo una mostra alla galleria La Carabaga diretta da Guido Ziveri; era, credo, l'inizio degli anni '60. Da allora ci vedevamo di tanto in tanto ai quattro angoli del mondo».

Una vita insieme, legati da una profonda stima reciproca e dal bene che si volevano. Un'amicizia ben visibile ora al Museo di Villa Croce, ma anche in un'esposizione che trova spazio nelle strade di Genova, in cui Celant è cresciuto. «La mostra di Gaetano Pesce è un progetto che non si conclude negli spazi chiusi del museo, ma esplode all'esterno, con quattro sculture fuori scala che arredano il centro di Genova - spiega Barbara Grosso, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Genova - Si parte da piazza Fontane Marose con la Maestà tradita, si prosegue verso piazza De Ferrari, dove si trova la Up di stracci gigante e si conclude in piazza Matteotti con la Sedia Portaritratti».

All'interno del museo è esposta un'opera inedita che Gaetano Pesce ha creato durante il lock down:  La Crocifissione della Manualità. La mostra di Gaetano Pesce a Genova può essere definita un melting pot tra lavori storici di Pesce e le rivisitazioni moderne delle opere stesse, sempre a cura del designer spezzino, che ormai vive stabilmente nella Grande Mela. Un lavoro, quello di Gaetano Pesce, che porta anche forti messaggi di denuncia sulla condizione delle donne, ancora oggi vittime di violenza, attraverso pezzi unici realizzati sul tema, perché secondo Pesce «la democrazia deve garantire e proteggere la diversità, non l'uguaglianza».

Di Silvia Frattini

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