Laghetti in Liguria: il lago della Tina. Itinerario e come arrivare

Marco Bertolini - Parco del Beigua

Genova, 18/08/2020.

La Liguria è piena di laghetti, sia a levante che a Ponente. Da quelli di Nervi ai laghetti di Rocchetta Nervina nell'imperiese, danno la possibilità di rinfrescarsi facendo una bella passeggiata nel verde. Il Parco del Beigua (tra Genova e la provincia di Savona) pullula di ruscelli, cascate e laghi a ridosso del mare. Ora andiamo a ponente alla scoperta del Lago della Tina, uno dei più amati in Liguria, 

L'itinerario dalla località Agueta al Lago della Tina è un rilassante percorso che consente di visitare un angolo suggestivo del Parco del Beigua, l'alta Val Leone. Un percorso con scorci panoramici cascatelle, pinete e la cattareristica zona del lago. Un trekking sulle alture di Arenzano, immersi nella natura selvaggia della Val Lerone tra piccoli guadi, laghetti e ponti sospesi, permette di ammirare come l'uomo ha domato la natura circostante. Si può raggiungere con una facile passeggiata dalle alture del paese.

Usciti dall'autostrada al casello di Arenzano (A10 Genova - Ventimiglia), bisogna proseguire in direzione Savona. Dopo aver svoltato verso l’Ospedale della Colletta, si raggiunge in auto la località Terralba, da qui si percorre via Pecorara sino alla Località Agueta, dove si posteggia in un ampio slargo nei pressi di un Agriturismo Agueta du Sciria. Il sentiero inizia 50 metri dopo il ristorante: nei pressi di un pannello indicativo e di alcune segnalazioni, si imbocca a sinistra una strada sterrata.

Questa, dopo un primo tratto quasi pianeggiante, prende poi a innalzarsi con modesta pendenza, sino a raggiungere dopo circa 2 km, il Passo della Gua (348m). Dal passo è possibile raggiungere direttamente il lago della Tina, percorrendo il sentiero di sinistra con segnavia T per poco più di 30 minuti (quello a destra è più lungo). Si è circondati da un paesaggio molto suggestivo, tra mare e monti, in stile tipicamente ligure.

Lungo il percorso verso i laghetti, sulla sinistra, c'è la deviazione per l’Area del Castagno, che dà la possibilità di rifocillarsi all'ombra dei castagni. Venti minuti più avanti, continuando la discesca, c'è il Ponte Negrone. Tornando al percorso per il Lago della Tina (prestare la massima attenzione, come per tutti gli itinerari in Liguria), all'arrivo si scorgono tre laghetti: il più bello per fare un tuffo è quello più alto.

Di Andrea Sessarego

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter