Genova, 06/10/2025.
Dal 17 al 19 ottobre tornano a Genova i Rolli Days, con una novità tutta dedicata all'Ottocento, periodo di profondi cambiamenti: per la prima volta saranno infatti visitabili anche edifici e luoghi che hanno segnato la trasformazione della città nel Diciannovesimo secolo. Prenotazioni obbligatorie, a partire dal 7 ottobre, a questo link.
L'edizione autunnale dei Rolli Days 2025, anno in cui Genova celebra l'Ottocento, si concentra quindi su un momento storico che ridefinito l'identità della cultura, dell'architettura, della politica e dell'industria, facendo assurgere la città allo status di metropoli moderna, proiettata verso il futuro, ma, al tempo stesso, radicata nella sua storia.
I Rolli Days si presentano come l'atto conclusivo dell'anno dell'Ottocento, offrendo un programma unico e ampliato: «Genova è una città che vive di storia, cultura e innovazione. L'edizione autunnale dei Rolli Days 2025 è un'occasione unica per scoprire la nostra città in un'ottica nuova e originale», commenta la sindaca di Genova Silvia Salis. «La celebrazione dell'Ottocento, un secolo che ha segnato la nostra identità, anche culturale, scientifica e sociale, è un'opportunità per riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro. Genova è una città che sa guardare avanti senza dimenticare il suo passato, e i Rolli Days ne sono un esempio tangibile».

«Parlare di Palazzi dei Rolli, del nostro patrimonio UNESCO, significa non solo occuparsi di Cinque e Seicento, ma anche parlare di Ottocento: l'aristocrazia ha ceduto il passo a una ricchissima borghesia mercantile, ma l'ambizione internazionale della città di Genova e il ruolo chiave giocato dai palazzi è il medesimo. Nuovi protagonisti, committenti, pittori, architetti e scultori, affollano la scena. Molti di loro sono ancora poco noti al grande pubblico ed è questa un'occasione imperdibile per raccontarne le vicende. In questa edizione abbiamo voluto creare un'esperienza unica e coinvolgente» , spiega l'assessore alla Cultura Giacomo Montanari, «che permetta ai cittadini e ai visitatori di scoprire un patrimonio artistico, storico e culturale, ma anche luoghi e vicende cruciali della nostra città, troppo spesso passate sotto silenzio. La storia della nostra città e della sua trasformazione durante il Diciannovesimo secolo. Ringrazio gli uffici che hanno contribuito a rendere possibile questo evento e invito tutti i genovesi e i visitatori a unirsi a noi in questo viaggio nel tempo e nella cultura della nostra città».
Per la prima volta, il numero di siti aperti durante la manifestazione coinvolgerà edifici e luoghi simbolici che hanno segnato la trasformazione della città in età ottocentesca. Grazie ai divulgatori scientifici, i visitatori avranno l'opportunità di scoprire una Genova inedita, attraverso itinerari che raccontano le storie, le ambizioni e le visioni che hanno plasmato la nuova immagine della città. Le visite sono gratuite. Tra i siti che saranno eccezionalmente aperti per l'occasione troviamo edifici pubblici e privati, che testimoniano la straordinaria fioritura dell'architettura neoclassica e il dinamismo del periodo industriale.
Dai nuovi assi viari e le piazze rappresentative, come via Roma e l'attuale largo Pertini, fino ai capolavori del gusto romantico e alle maestose architetture funerarie del Cimitero Monumentale di Staglieno, l'edizione ottocentesca si propone come un vero e proprio viaggio nel tempo. L'evento offrirà un percorso alla scoperta del pensiero e dei progetti degli architetti che, con le loro visioni rivoluzionarie, hanno contribuito a ridisegnare il volto della città: dalle grandi infrastrutture ferroviarie alle nuove piazze, dalle ville borghesi ai teatri monumentali.
In un contesto segnato dall'industrializzazione e dall'emergere di una nuova borghesia, l'architettura diventa strumento di rappresentazione del potere e del progresso.
I percorsi si suddividono in due tematiche: Ridecorazione ottocentesca e Quinzio, una famiglia di artisti nella Genova dell'Ottocento.
La prima, Ridecorazione ottocentesca si concentra sulle stratificazioni risalenti Diciannovesimo secolo, periodo in cui si intervenne su moltissimi siti preesistenti, di cui Genova è ricca. Il percorso si snoda tra alcuni dei palazzi e delle chiese che sono stati modificati, partendo da Palazzo Balbi Raggio. Uno dei tanti palazzi della famiglia Balbi, eretto tra il 1657 e i 1665 per volere di Francesco Maria Balbi, viene modificato a partire dai primi decenni dell'Ottocento, quando il nuovo proprietario, Marcello Luigi Durazzo (segretario dell'Accademia Ligustica di Belle Arti) incaricò l'architetto Nicolò Laverneda e i pittori Michele Canzio, Francesco Barattaqu e Giuseppe Gaggini di restaurare e decorare il palazzo. Al di sotto di via Balbi troviamo via Prè, con la Chiesa San Sisto e della Natività della Vergine. Nata come chiesa romanica, l'edificio viene completamente rinnovato negli anni Venti dell'Ottocento per volere dei Savoia, che scelgono la chiesa come parrocchia dove assistere alla Santa Messa, rendendo noto il luogo come la chiesa dei Re. Percorrendo via Cairoli si giunge a palazzo Gio Carlo Brignole: edificio seicentesco che viene rinnovato in seguito all'apertura della via e al passaggio in mano ai Durazzo con un intervento pittorico da parte di Giuseppe Isola, uno dei più importanti pittori dell'Ottocento genovese. Dirimpetto, si trova invece Palazzo della Meridiana: nato come palazzo Grimaldi nel Cinquecento, viene profondamente rinnovato grazie al progetto di Coppedè. Il percorso si conclude con la chiesa di Santa Maria delle Vigne, il più antico santuario mariano della città di Genova assume un nuovo aspetto nell'Ottocento, con una facciata in stile neoclassico realizzata tra 1841 e 1848 da Ippolito Cremona e con nuovi affreschi nelle volte.

La seconda tematica, Quinzio, una famiglia di artisti nella Genova dell'Ottocento si integra con le due mostre attive nei giorni dell'evento a Palazzo Rosso e la Galleria di Arte Moderna dedicate proprio alla famiglia Quinzio, si propone un percorso in città alla scoperta delle loro decorazioni. In Strada Nuova si potranno ammirare gli affreschi realizzati per gli spazi rinnovati di due dei Palazzi dei Rolli, da un lato il salone al piano terra di Palazzo Spinola Gambaro, dall'altro il primo piano nobile di Palazzo Lercari Parodi, due esempi di committenza privata per spazi normalmente interdetti al grande pubblico. Per completare il percorso con l'opportunità d vedere l'operato degli artisti anche in un contesto pubblico, si suggerisce la visita dell Basilica di Santa Maria Immacolata, affrescata da Giovanni e dal figlio Tullio Salvatore e luogo simbolico per l'Ottocento genovese e le trasformazioni artistiche e architettoniche cittadine.
Ecco i siti visitabili:
In occasione dei Rolli Days, sabato 18 ottobre a partire dalle 18, via Garibaldi si veste di luci e di musica. Si apre con un concerto itinerante di violini e archi lungo la via Aurea, a seguire musica in sottofondo e, alle 21.30, esibizione del quartetto Alter Echo dalla terrazza del cortile di Palazzo Tursi. A chiudere la serata, dalle 22.30 alla mezzanotte, dj set dal cortile di Palazzo Tursi.
Sponsor istituzionale, IREN. Premium sponsor, BPer. Altri sponsor Redelfi, Medov, Gruppo Finsea.