Senza Filtro, mostra di Gianni Lucchesi e Lorenzo Cecilioni

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DA Giovedì27Marzo2025
A Domenica27Aprile2025

Giovedì 27 marzo 2025, alle ore 18, presso la sede principale della galleria Rossetti arte contemporanea in via Chiabrera, ha luogo l'inaugurazione della mostra Senza Filtro, un'esposizione a quattro mani realizzata da Gianni Lucchesi e Lorenzo Cecilioni. L'esposizione resta aperta negli orari di apertura della galleria fino al 27 aprile 2025, dal martedì al venerdì 10-12.30 e 15.30-19, sabato 11-19.

In mostra sono esposte le inedite sculture di Gianni Lucchesi, celebre a Genova per la scultura dell'uomo seduto in cima a una torre di cubi che, nell'autunno del 2023, ha vegliato e incuriosito i passanti di piazza De Ferrari, e le installazioni di Lorenzo Cecilioni, nipote del celebre ceramista Franco Bucci, figura che ha ispirato il percorso dell'artista sino a una riconosciuta ed originale poetica.

L'incontro artistico tra Gianni Lucchesi e Lorenzo Cecilioni innesca la magia della trasformazione: un dialogo in cui l'essenzialità della struttura non rinnega l'estetica della forma, dando vita ad una sorta di brutalismo compositivo, inteso nella sua manifestazione concettuale. Emerge l'esposizione chiara della struttura e la valorizzazione dei materiali, che si mostrano al vero, nella loro natura, senza sovrastrutture e compromessi. Unisce i due artisti l'amore per la materia, la sensibilità compositiva, la predilezione di materiali essenziali, grezzi e destinati a una cruda espressività. La ricerca artistica in mostra vuole porre all'attenzione il brutalismo delle relazioni, dei rapporti, della società odierna. L'essere umano può rivelarsi anche brutale, nel momento in cui mostra aspetti crudi, essenziali, eppure veri.

L'intento di questa mostra è dunque quello di fare un passo indietro, considerabile, in realtà, come un balzo verso l'essenza, per riavvicinarci al fascino di costruire una condizione vera, non inventata, né artificiale. L'idea della sottrazione viene qui sviluppata da un punto di vista concettuale e sociale, applicabile anche alla modalità di percepire ciò che vediamo ed esperiamo. Quel che resta, scegliendo di togliere anziché aggiungere, è la nuda e brutale struttura portante del concetto, l'essenzialità del vero, senza fronzoli e inganni.

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