La città per Lele Luzzati: mostre e spettacoli a 10 anni dalla scomparsa

Genova, 13/01/2017.

Il decennale della scomparsa di Emanuele Luzzati - per tutti Lele - è alle porte. L'artista, illustratore, ceramista, scenografo per il teatro di prosa e d'opera, costumista e instancabile maestro per allievi di tutte le età, è scomparso il 26 gennaio 2007. La città tutta, o quasi, chiamata a raccolta dal Comune di Genova - coordinatore del progetto Lele Luzzati 2017 - si riunisce per celebrare nell'arco di tutto l'anno l'uomo e l'artista.

Il calendario di iniziative è stato presentato oggi venerdì 13 gennaio proprio all'interno del nuovo spazio che il Teatro della Tosse ha ricavato dal Laboratorio di scenografia fortemente voluto da Luzzati stesso, da lui acquistato quindi donato al teatro. Già inaugurato durante la seconda edizione del festival Resistere e creare, dopo il restauro a cura dell'architetto Gino Cerminara, questo fascinoso spazio industrial-artigianale, calato in una corte interna lungo salita Sant'Agostino, sarà ufficialmente aperto al pubblico dal 26 gennaio con l'inaugurazione della mostra A quattro mani: i costumi teatrali di Emanuele Luzzati interpretati e realizzati da Bruno Cereseto (di cui anche si omaggia la memoria, scomparso il 21 ottobre 2016). La mostra resterà aperta fino al 5 febbraio.

Oltre alla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, collaborano al cartellone il Museo Luzzati, il Centro studi Lele Luzzati, la Fondazione Palazzo Ducale, il Teatro Carlo Felice, il Centro Culturale Primo Levi, la Società Porto Antico e la Comunità Ebraica. Conosciuto personalmente da moltissime persone, apprezzato artista, ma anche affettuosa e generosa figura molto attiva in città e all'estero, Luzzati ha lasciato molti materiali e un'eredità che le varie istituzioni custodiscono. Ora carte edite e inedite, bozzetti, storie e tracce di varia foggia e materiali torneranno in scena in una serie di proposte - mostre, spettacoli, laboratori e un convegno - che vogliono recuperare le fila del ruolo di Luzzati all'interno dello spettacolo dal vivo e del teatro italiano, quello dell'artista e dell'uomo con la città e con i tanti linguaggi espressivi in cui si è brillantemente applicato. A questo proposito, Pino Boero, assessore alla scuola e alle biblioteche, amico di Luzzati dagli anni '70, ricorda cosa diceva di lui un altro maestro, Gianni Rodari: «È come se Lele avesse tante lingue materne».

Tra maggio e luglio prenderà forma il Labirinto Luzzati, «una raccolta di scritti, bozzetti e dei tanti materiali che non sono mai stati esposti», spiega Sergio Noberini - direttore del Museo Luzzati. Un labirinto perché collezione eterogenea di lavori che include anche carte geografiche disegnate da Luzzati, in un percorso che restituisca «come ha pensato e costruito tutta una serie di cose. Tra le cose più importanti che saranno esposte ci saranno i materiali di preparazione per un film d'animazione: Gilgamesh. Il museo di Porta Siberia per altro ha prorogato la mostra Luzzati racconta Calvino fino al 15 gennaio nell'ottica di un anticipo di «questo girotondo sul decennale», conclude Noberini.

Saranno il Teatro della Tosse e il Carlo Felice a riproporre in teatro alcune storiche produzioni teatrali con scene e costumi. Dal Candido, nell'adattamento di Emanuele e Tonino Conte da Voltaire, per cui Luzzati aveva preparato i bozzetti per scene e costumi poi realizzati da Cereseto e Paola Ratto alla Tosse (dal 17 al 21 gennaio) e al Sociale di Camogli (17 e 18 marzo) e a Bordighera (8 aprile).

A seguire la ripresa de La favola del Flauto Magico Operina, «con i burattini di Cereseto disegnati da Lele», ricorda Emanuele Conte. A marzo, in un allestimento del Carlo Felice tornerà in scena L'elisir d'amore con le scene di Luzzati (19-28 marzo).

Quindi, a giugno, per il terzo anno dell'iniziativa Buon compleanno Lele ai Giardini Luzzati, il Canta canta cantastorie storie in rima. In cui è inserita la proiezione di un prezioso documentario del 1981, messo a disposizione dalla Rai, dove Luzzati viene intervistato a casa sua da, tra gli altri, Salotti e Ghezzi.

L'autunno si aprirà con un convegno a Palazzo Ducale che traccerà le linee dell'attività di Luzzati nell'arco del '900, e altre due importanti mostre: Luzzati in mostra a cura di Eugenio Buonaccorsi affiancato nell'ideazione dell'allestimento dallo scenografo Guido Fiorato alla Loggia di Banchi (tra ottobre e dicembre) e Viaggio mel mondo ebraico di Emanuele Luzzati allestita nel Museo Ebraico a cura del Centro Culturale Primo Levi (tra ottobre e novembre). Quest'ultima ideata dallo stessio Luzzati nel 1991 per ripercorrere vari momenti della storia e cultura ebraica, già ospitata in molte sedi nel mondo, poi donata alla comunità ebraica.

Buonaccorsi descrive così l'impianto della mostra da lui ideata: «L'intenzione è quella di mettere a fuoco la personalità di Luzzati nell'ambito della trasformazione del teatro italiano nel primo novecento. Luzzati si è mosso su vari territori, cinema, illustrazione, ceramica. Nel teatro è stato considerato soprattutto uno scenografo. Questa formula però ne riduce la portata, lo rende, a torto, uno specialista.

Luzzati non era al servizio del regista, ma aveva una sua idea di teatro. Non era solo dentro una pratica ma sviluppava riflessioni. Quindi per noi significa raccontare anche slanci e ritardi degli ultimi 50anni del teatro italiano». Una mostra, sottolinea Buonaccorsi, che si appoggerà su «una collaborazione reale non solo enunciata astrattamente perché Tosse e Museo Luzzati detengono la maggior parte dei materiali».

Fiero dei 32mila visitatori per la mostra su Govi, sempre alla Loggia dei Banchi, Buonaccorsi conclude: «Quella su Luzzati sarà una mostra scientifica ma non erudita che sarà teatralizzata. Vogliamo spiazzare il visitatore. Così come con Govi, ogni spazio sarà una meraviglia, congeniale dunque a quel mondo di magia, fantasia e ironia che apparteneva a Luzzati. Per far vivere questa esperienza ai visitatori nei vari spazi».

Di Laura Santini

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter