Genova, 25/02/2019.
A Genova se ne parla da anni. Ora, finalmente, sembra arrivare il momento buono: il progetto Mog - Mercato Orientale di Genova, primo food market all'interno del Mercato Orientale dedicato alla gastronomia d’eccellenza, presentato a dicembre del 2017, si prepara all'inaugurazione. Il nuovo polo del gusto racchiuso nel Mercato più conosciuto di Genova aprirà i battenti intorno a Pasqua 2019: ad annunciare la data è stata l’assessore comunale al Commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, confermando che i lavori per l’apertura del piano superiore della struttura di via XX Settembre procedono spediti, in collaborazione con gli operatori del mercato stesso e i Civ.
Un progetto prestigioso, secondo Bordilli, che ha visto il Comune di Genova vincere un premio a Urban Promo Milano. A dicembre 2017, quando è stato presentato il progetto, non era ancora chiaro quando il Mog avrebbe preso posto all'interno del Mercato Orientale di Genova. Non è stato semplice concordare le tempistiche di apertura con la Soprintendenza, perché il mercato nasce in un’area vincolata, quella del chiostro del convento della Signora della Consolazione, un contesto delicato dal punto di vista strutturale.
Sulla data dell'inaugurazione si è detto molto: inizialmente prevista per l'estate 2018, era poi slittata all'autunno, data ancora una volta spostata. Ora, invece, i tempi sono maturi per stabilire l'apertura nel periodo di Pasqua: rimane solo da scoprire, col passare dei giorni, la data precisa del taglio del nastro e gli orari di apertura ufficiali, che a dicembre 2017 erano i seguenti: dalle 10 alle 22, e nei weekend fino alle 24.
Difficile immaginare il Mog una volta conclusi i lavori: per ora, quello che è certo è che che il polo gastronomico sarà una Piazza del Gusto con circa 250 posti a sedere al piano rialzato, dove si possono gustare i prodotti tipici della Liguria. Il Mog spiterà 11 botteghe gastronomiche in altrettanti corner, una scuola di cucina e una di panificazione e pasticceria. Ci saranno un ristorante di carne, uno di pesce, una pizzeria, una trattoria, un corner di street food, una gelateria e una pasticceria.
Le aziende che apriranno un corner al secondo piano del Mercato Orientale sono già state in parte svelate: a occuparsene il consorzio Mog, che si è occupato di ristrutturare l’area e realizzare gli spazi per ristoratori e imprenditori evitando di fermare l’attività dei banchi al piano sottostante. Tra i nomi già annunciati ci sono quello di Daniele Rebosio, sous-chef genovese del ristorante Jules Vernes, al secondo piano della Tour Eiffel, e ancora Francesco Caietta e Cinzia Cevasco, che si occuperanno dell’angolo carne e lo chef stella Michelin Ivano Ricchebono, con il suo Panino d’Autore. Il Comune si occuperà anche di realizzare una zona informativa al piano terra in ottica turistica, per trasformare il mercato in un centro di attrazione per tutti i visitatori.
A pieno regime, una volta inaugurato anche il piano superiore, il polo gastronomico e culturale (è previsto anche uno spazio per eventi e spettacoli, oltre ai corner di street food e al ristorante) dovrebbe offrire tra i 70 e i 100 nuovi posti di lavoro, un esperimento che dopo la chiusura del Mercato del Carmine a Genova, acquista ancora più importanza. Mog Mercato Orientale Genova seleziona già da ora giovani motivati e dinamici da inserire nel personale. Le figure professionali richieste sono quelle di baristi e camerieri di entrambi i sessi, con una buona conoscenza della lingua inglese, per un inserimento con contratto a tempo indeterminato. Per candidarsi, inviare un curriculum vitae a questa e-mail (personale@moggenova.it).
Notizie fresche arrivano anche da Facebook, direttamente dalla pagina Facebook ufficiale di Mog - Mercato Orientale Genova: farà parte del progetto Mog anche Mog Vineria del Mercato: si tratta di un'enoteca rivoluzionaria 2.0, «una parete futuristica in cui il vino del territorio ma anche di tutto lo Stivale recita la parte dell'Attore Protagonista - spiega Raffaele Timossi, nuovo socio del Mog - Sono 40 le etichette in mescita che, direttamente da un dispensatore a parete, permetterà a tutti gli amanti delle uve tricolori di assaggiare, e quindi scegliere e assaporare, il proprio vino prediletto. In tutta la Liguria non esiste un impianto di questo tipo, è senza ombra di dubbio il primo nel suo genere».
Di Fabio Liguori