Alice Mazza e Francesco Assereto: «Il nostro evento per parlare di violenza contro le donne dentro e fuori Unige»

Per motivi tecnici l'incontro è posticipato a mercoledì 6 dicembre, alle 13 in piazzetta Vittime di tutte le mafie

«L'idea di questa iniziativa è nata proprio dal desiderio di voler portare fuori dalle mura accademiche l'argomento violenza contro le donne, dopo esserci confrontati in classe con i nostri docenti», affermano in coro Alice e Francesco.

A novembre i casi di femminicidio in Italia hanno oltrepassato la quota delle cento vittime ed è ancora alta l'eco della vicenda di Giulia Cecchettin, che ha scosso l'opinione pubblica in maniera forse ancora più dirompente di quanto non sia successo in precedenza: «La vicinanza anagrafica con Giulia mi ha particolarmente colpita», dichiara Alice. «Era una di noi, aveva solo un paio d'anni in più di me e di Francesco, stava realizzando il sogno di una laurea, che avrebbe potuto aprirle tante possibilità per un futuro che, invece, non esisterà mai. Nessuno deve avere il diritto di negare il domani ad un'altra persona».

«È come se la storia di Giulia ci avesse fatto scattare la molla, il desiderio di parlare sempre di più di questi argomenti. Credo che in generale si sia accesa una luce che vuole fare luce sempre di più su vicende del genere. Basti pensare che le telefonate al 1522, il numero anti violenza e stalking, si sono moltiplicate. C'è una nuova consapevolezza, oltre che la volontà di smettere di normalizzare la violenza», commenta Francesco.

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