Lovers Film Festival a Torino: il cinema Lgbtqi

Cinema Massimo Cerca sulla mappa

Torino, 28/03/2017.

Il Torino Gay & Lesbian Film Festival si rifà il look e, in occasione del cambio di direzione, già annunciato a fine febbraio, cambia anche il nome. Si chiamerà, infatti, Lovers Film Festival, con il sottotitolo Torino LGBTQI Visions. Un rinnovamento che cerca anche di sottolineare quella tendenza all’inclusione che ha sempre caratterizzato il festival. Giovanni Minerba, fondatore della manifestazione insieme all’ex compagno Ottavio Mai, prematuramente scomparso, ha assunto la carica di presidente. A dirigere Lovers Film Festival sarà la regista e videoartista torinese Irene Dionisio.

Minerba, che ha ricordato brevemente le persone che più hanno accompagnato gli oltre trent’anni di festival, ha introdotto la presentazione – dopo gli “onori di casa” di Donata Pesenti Campagnoni, direttore pro tempore del Museo Nazionale del Cinema – prima di passare la parola alla nuova direttrice del festival. Un simbolico passaggio di consegne carico di emozione.

Sono state poi illustrate le linee guida del nuovo festival, in programma al Cinema Massimo dal 15 al 20 giugno 2017 che sarà preceduto da un’anteprima, il 26 aprile, con un film in arrivo dalla Berlinale il cui titolo sarà annunciato tra qualche settimana. «L’obiettivo – ha spiegato la direttrice – è quello di mantenere l’attenzione sulla nuova struttura e sul nuovo staff del festival».

Partiamo dallo staff, allora. Cambiano i selezionatori, come è naturale quando si assiste a un avvicendamento al vertice della direzione artistica, e l’unico rimasto dal precedente team di selezione è Angelo Acerbi, che ricoprirà il ruolo di assistente alla direzione. L’altra consulente, però alla selezione, è Elsi Perino, scrittrice e sceneggiatrice, che ha già lavorato con Giovanni Minerba.

I nuovi selezionatori invece sono i programmer e critici cinematografici Paolo Bertolin e Daniela Persico, il critico Alessandro Uccelli e Stefania Voli, ricercatrice che si è occupata a lungo di studi di genere.

Quattro selezionatori come quattro saranno i concorsi principali. Resta il Premio intitolato alla memoria di Ottavio Mai, che sarà assegnato al miglior lungometraggio del concorso All the Lovers, al quale possono partecipare lungometraggi di finzione. Il migliore, oltre al premio, riceverà un contributo di 1000 euro.

La sezione Real Lovers, invece, includerà i documentari internazionali. Il vincitore riceverà 500 euro e sarà distribuito in tutta Italia da UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), grazie a un accordo di partnership.

La collaborazione con altri enti e il legame con l’arte, cifra stilistica della nuova direttrice, emergono soprattutto con gli altri due concorsi. Irregular Lovers. Concorso iconoclasta internazionale includerà film di ogni genere e formato con particolare attenzione all’innovazione del linguaggio. Grazie alla collaborazione con Artissima, poi, il vincitore potrà frequentare una Residenza d’Artista Internazionale. Il film, inoltre, sarà riproposto in screening alla fiera torinese del prossimo novembre e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra.

Poi c’è il concorso Future Lovers, dedicato ai cortometraggi, il cui vincitore riceverà il premio Fotogrammi Sovversivi, del valore di 300 euro, dato da Sicurezza e Lavoro, e la menzione speciale sarà assegnata in partnership con il Divine Queer Festival di Torino.

Collaborazioni artistiche anche per il premio del pubblico che, oltre a essere assegnato in partnership con My Movies (assegnato a un film dei primi tre concorsi), riceverà una produzione ad hoc dell’artista visiva Giulia Caira.

«Abbiamo coinvolto le eccellenze culturali del territorio e le associazioni LGBTQI – ha spiegato Irene Dionisio, dopo aver presentato nel dettaglio tutte le novità – con l’intenzione di varcare le frontiere delle etichette e delle categorie, come enuncia il claim di quest’anno. Queering the borders. Si tratta di un gioco di parole tra la parola Queer, che vuol dire insolito, inusuale, e la parola Queering, che vuol dire oltrepassare, mandare all’aria. E noi vogliamo appunto mandare all’aria i confini, le etichette».

Un’idea che, come ha sottolineato l’assessora regionale alla cultura, Antonella Parigi, riprende il tema del confine utilizzato anche dal Salone del Libro, ma sotto una luce diversa.

Il 32° Lovers Film Festival è stato presentato all’interno di un clima molto teso per la cultura torinese, visto l’annuncio dei tagli al budget investito dal Comune di Torino nella cultura, che ammonta a 5,8 milioni di euro. In proposito l’assessora Francesca Leon (assente la sindaca Appendino, presente invece l’assessore alle Pari Opportunità Marco Giusta) ha precisato che nei prossimi tre mesi il Comune di Torino lavorerà per recuperare nuove risorse e appianare, per prima cosa, il “buco” creato nei fondi alla cultura.

Intanto da domani, 28 marzo, sarà attiva la call per l’iscrizione dei film alla prossima edizione del festival, che reterà aperta fino al 28 aprile. Un mese di tempo, esattamente come l’anno scorso, per partecipare alla manifestazione.

Di Paolo Morelli

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Torino e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter