Venerdì 19 aprile Fridays for Future torna in piazza in tutta Italia e anche a Torino con lo sciopero globale per il clima.
La manifestazione partirà da Porta Nuova e arriverà davanti al grattacielo della Regione Piemonte. I manifestanti porteranno le loro rivendicazioni davanti alle sedi delle istituzioni che governano una delle regioni più inquinate d'Europa e continuano a fingere che vada tutto bene.
Così scrivono gli organizzatori: «In un mondo di ingiustizie di diverso tipo, i popoli e le persone rispondono con diverse lotte. L’atomizzazione e la divisione di queste lotte però fa comodo a chi continua a guadagnare con sfruttamento, colonizzazione, estrattivismo e disuguaglianza. Però è sempre più chiaro che alla base di tutto ciò che affligge la maggioranza della popolazione e avvantaggia delle minoranze potenti ci sono le stesse radici: discriminazione e ingiustizie sociali».
Per questo motivo, Fridays for Future Italia torna in piazza il 19 aprile contro gli interessi che ostacolano giustizia climatica e sociale inasprendo o generando instabilità e un conflitto mondiale a pezzi.
Quest’anno il movimento scenderà in piazza insieme ai movimenti palestinesi per chiedere anche un cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina.
Come afferma Martina Comparelli, attivista di Fridays For Future Milano: «Gli interessi delle lobby fossili continuano a finanziare gli Stati responsabili di guerre, colonialismo e genocidi, come per esempio accade nel caso del Piano Mattei di ENI voluto dal governo Meloni. La stessa ENI a fine Ottobre 2023 ha firmato un accordo con chi colonizza la Palestina, per esplorare giacimenti di gas nelle acque di Gaza, rendendosi a pieno titolo complice del genocidio del popolo palestinese».